Sono lieta di aderire alla richiesta di pubblicizzare le iniziative cinematografiche del Palazzo delle Esposizioni di Roma anche se la distanza mi impedisce di partecipare.
Al Palazzo delle Esposizioni un viaggio entusiasmante nel cinema degli ultimi trent'anni attraverso le opere di un genio, David Cronenberg: dagli esordi nel genere horror sino ai film che lo fanno conoscere al grande pubblico, Scanners e La zona morta, il suo cinema ci trasporta in realtà parallele, abissi dell'animo umano. Se il grande successo internazionale arriva con La mosca, la sua sfida più grande è senza dubbio Il pasto nudo, che ricrea il delirio paranoico di Burroughs dopo numerosi tentativi andati a vuoto di altri registi. Cronenberg ottiene il suo primo riconoscimento a Cannes nel 1996 con Crash, che gli vale il Gran Premio della Giuria, mentre nel 1999, Existenz conquista l'Orso d'argento a Berlino
26 ottobre e 5 novembre, ore 21.00
con Peter Weller, Judy Davis, Julian Sands, Ian Holm. USA, Canada, Giappone 1991 (115’)
Macchine da scrivere come schifosi insetti, striscianti esseri sessuati, alieni che secernono droga lattiginosa: il mondo delirante di Burroughs e del suo libro di culto in una rappresentazione sul confine tra l’assurdo dell’incubo e l’assurdo della realtà, allucinata materializzazione dell’inconscio.
Cronenberg si avventura nella realtà virtuale con le sue malsane pulsioni che si concretizzano in un’efficace commistione di carne, macchina e cervello. Grande il fascino visivo e un gioco insinuante e disturbante che trasmette inquietudini sulla realtà ormai prossima.
Un viaggio nella follia tratto dal romanzo di McGrath: mondi che si intrecciano, discesa nell’incubo, virtuosistico gioco di specchi con cui Cronenberg, maestro dell’ambiguità, ci immerge nella stessa incertezza di prospettiva del protagonista, nella sua memoria e nella sua coscienza frantumate.
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