Oscar e’ un pesce che fa lo spazzino in un lavaggio per balene, il suo sogno e’ quello di diventare qualcuno, mentre Lenny e’ il figlio del boss degli squali Don Lino, dovrebbe succedere al padre nella gestione degli affari della “famiglia”, ma purtroppo e’ vegetariano e questo crea non pochi problemi. I due si alleeranno per realizzare i propri sogni.
La Dreamworks torna sugli schermi con un cartoon piuttosto diverso da quelli che hanno dominato il periodo natalizio.
Innanzitutto l’ambientazione e’ molto moderna: il reef diventa una metropoli sottomarina che ricorda New York, ma offre anche scorci di San Francisco o Las Vegas ed e’ perfetta la ricostruzione del lavaggio automatico per balene: i cetacei arrivano non solo incrostati di salsedine ma anche pieni di graffiti come i vagoni della metro, una ostenta anche la scritta “lavami” sul muso e dopo esser stati puliti ed incerati, c’e’ un arbre magic offerto dalla casa.
La pellicola e’ una ghiottoneria per cinefili che potranno sbizzarrirsi a riconoscere le innumerevoli citazioni, da Lo Squalo il cui tema e’ l’inno della famiglia di Don Lino, al Titanic il cui relitto e’ l’abitazione degli squali e nell’ufficio del boss c’e’ il famoso disegno di Rose con il diamante.
Non paghi della qualita’ tecnica, lo staff della DreamWorks ha voluto caratterizzare i pesci riprendendo i tratti somatici dei divi hollywoodiani che hanno prestato loro la voce: se Don Lino ricorda De Niro soprattutto per il neo e il nesso tra Sykes e Scorsese sono le folte sopracciglia, la somiglianza tra Oscar e Will Smith e’ impressionante, come quella tra Lola e Angelina Jolie ed anche il cameo di Missie Elliot ha goduto di una fedele riproduzione ittica.
Nel doppiaggio italiano sorprende Tiziano Ferro, mentre De Laurentis, pure adatto per il ruolo dell’insicuro Lenny ha una voce troppo riconoscibile che rimanda piu’ all’artista nostrano che al personaggio. I Pali e Dispari con i loro tormentoni sono perfetti per la caratterizzazione dei due scagnozzi medusa rasta.
Per godere appieno della perfetta qualita’ visiva dei colori smaglianti della barriera corallina e’ consigliabile cercare una sala che trasmetta il film in digitale: sara’ un’esperienza notevole.
recensione pubblicata nel febbraio 2005 su ImpattoSonoro
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