Mentre per i fratelli Pevensie e’ trascorso solo un anno dalla loro avventura nel regno di Narnia, in quel fantastico mondo sono passati mille cinquecento anni che hanno visto cadere in declino il regno di Aslan e gli uomini prendere il potere mettendo al bando tutte le creature magiche; ma quando il giovane principe Caspian viene minacciato di morte dallo zio Lord Miraz, che vuole sottrargli il regno, sara’ il corno di Susan e la magia di Narnia a venirgli in soccorso facendo tornare i quattro sovrani del passato..
Secondo capitolo tratto dalla saga di Clive Staples Lewis, emulo di Tolkien e forse per restare fedeli allo spirito di emulazione dello scrittore, il film sembra mettere insieme spunti da tutte le saghe fantasy cinematografiche degli ultimi anni: se il modello resta sempre Il signore degli anelli, con uno scontro che ricorda la battaglia al Fosso di Elm e l’intervento risolutore degli Ent, questo secondo capitolo richiama anche Harry Potter, infatti se il celebre maghetto parte per il fatato mondo di Hogwarts dalla stazione di King's Cross, sono sempre le rotaie a fungere da porta verso il mondo magico per i fratelli Pevensie che si involano nella metropolitana di Londra.
Il simpatico ratto Reepicheep poteva essere una rivelazione, ma e’ stato battuto sul tempo dall’apparizione sugli schermi di Remy, il topo protagonista di Ratatouille e il look da spadaccino guascone del piccolo eroe di Narnia richiama quello del gatto con gli stivali di Shrek. Persino il nostro Castellitto che gigioneggia superbamente nel ruolo del perfido zio e’ pettinato con una zazzera e una barbetta che ricorda quella sfoggiata nello sceneggiato su Padre Pio.
Il combattimento con la sensazione di dejavu perdura quindi per tutti i 150 minuti del film, ma qualche piccolo miglioramento rispetto al precedente capitolo c’e’, tacendo la soddisfazione campanilistica di vedere Castellitto e Favino dare dei punti agli insulsi ragazzotti inglesi, sottolineero' un uso miglior degli effetti speciali: mentre nel primo capitolo il signor Tumnus, il fauno che per primo incontra Lucy, pareva indossare una salopette di moquette, questa volta i centauri sono davvero stupefacenti.
Fortunatamente il doppiaggio italiano ha dato ad Aslan una voce piu’ consona al suo ruolo, mentre nel primo episodio si era affidato alla voce tremula di Omar Sharif, che con tutto il rispetto per il vecchio leone del deserto, era inadeguata al personaggio.
Le cronache di Narnia si confermano quindi come una grande produzione fantasy destinata ai bambini e alle famiglie, purtroppo non riesce ad affascinare un pubblico piu’ adulto o scafato come accade ai grandi cartoon.
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