Sobborghi newyorkesi, fine anni ‘80: Bobby, insofferente figlio e fratello di integerrimi poliziotti che mettono il dovere al primo posto, preferisce crearsi una sua strada nel mondo un po’ equivoco dei locali notturni, dove si fa conoscere con il nome materno per celare il suo legame con gli sbirri con i quali si rifiuta di collaborare per inchiodare uno spacciatore russo, nipote del proprietario del locale che dirige; ma quando le cose precipiteranno, Bobby dovra’ per forza decidere da che parte stare..
Un bel poliziesco di taglio classico con qualche calo di tensione, ma con grandi momenti d’azione, su tutti lo straziante inseguimento sotto la pioggia.
La storia e’ molto lineare e non ha ambiguita’ nel mostrare chiaramente chi sono i buoni e i cattivi, scelta che, paradossalmente, si rivela sorprendente in un periodo in cui il cinema ama mostrarci collusioni tra il bene e il male; in questo il film sembra essere molto fedele al periodo in cui e’ ambientato: la vicenda di Bobby e’ quella di una persona che vorrebbe starsene fuori dai giochi ma e’ costretto suo malgrado a schierarsi e finisce per diventare un eroe, come in quasi tutti gli action movie fracassoni degli anni ‘80
L’elemento che rende non salvifico il film e lo tinge di un tono malato e’ racchiuso nel titolo che ridimensiona il senso di battaglia civica a un mero scontro tra due bande rivali (non c’e’ altro che mafia e polizia, nel film) per il dominio della notte.
Ottimo il cast, anche nelle parti minori: Tony Musante e’ vivo e lotta con noi.. per dire.
Posso dire solo una cosa : Che figata di film :-))
Scritto da: roy | 27 marzo 2008 a 18:57