Si e’ spenta ieri a Palermo, all’eta’ di 82 anni una delle dive del cinema italiano degli anni ‘50 e '60, protagonista di molti film sentimentali ma anche sensibile interprete di diversi film importanti della cinematografia italiana.
Nata a Quinto (Genova) il 23 settembre 1925, Palmina Omiccioli inizia la sua carriera nel mondo dello spettacolo come indossatrice. Passaggio obbligato anche Miss Italia nel 1947 ma viene esclusa dalla gara perche’ sposata e gia’ madre. Il cinema non si lascia sfuggire la sua bellezza raffinata e seducente e la arruola con il nome altisonante di Eleonora Rossi Drago.
Il debutto e’ con una piccola parte ne I pirati di Capri del 1949 e il successo arriva nel 1951 con il drammatico Persiane chiuse di Comenicini nel quale la Rossi Drago interpreta una donna sulle tracce della sorella finita nel giro della prostituzione.
Nel 1955 e’ protagonista de Le amiche di Antonioni e negli stessi anni inizia la sua collaborazione teatrale con Visconti.
Nel ‘59 e’ Liliana ne Un maledetto imbroglio la trasposizione cinematografica che Germi fece del romanzo di Gadda Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, sempre nel 1959 l’attrice gira Un'estate violenta di Zurlini che narra l’amore tra la vedova di un combattente e il figlio di un gerarca nell’estate del ‘43. Per quest’interpretazione Eleonora Rossi Drago vince un nastro d’argento. Del ‘59 e’ anche L’impiegato che la vede coprotagonista accanto a Manfredi.
Molti i film girati anche negli anni ’60 tra questi una partecipazione a La bibbia di John Huston come la moglie di Lot; nel frattempo a dare lustro alla sua carriera arrivano gli sceneggiati RAI e in particolare La cittadella accanto ad Alberto Lupo.
L’attrice si e’ ritirata dagli schermi nei primi anni ‘70 dopo il matrimonio con il barone Domenico La Cavera.
social