Ieri sono andata a Milano per vedere la mostra Cracking art, come al solito all’ultimo giorno e se ve la siete persa mi spiace per voi perche’ vi siete persi qualcosa di davvero piacevole e divertente.
Dopo la mostra era praticamente d’obbligo una visita al Castello Sforzesco, con tanto di macchina fotografica e cavalletto per immortalare le luci della sera; sono entrata al castello da un ingresso laterale, quello piu’ vicino alla Fondazione Mazzotta da dove arrivavo. Una volta nel cortile, sulla sinistra di questo ingresso ci sono alcuni reperti marmorei in esposizione e una simpatica combriccola di persone stava usando queste antichita’ come gradino per rialzare la seconda fila nella foto di gruppo, alle rimostranze della custode che ha gentilmente chiesto di scendere perche’ non si puo’ salire sui monumenti la risposta e’ stata “cinque minuti”, al che la custode ha fatto presente che si trattava di tombe e ancora una volta sono stati garantiti solo cinque minuti di vandalismo per finire il reportage fotografico.
I protagonisti di questa gustosa scenetta non era una banda di bulletti usciti dalla suburra, neppure un gruppo di provincialotti “gnurant”: gli abiti eleganti e l’italiano senza accento testimoniavano che non si trattava ne’ di baluba venuti giu’ dai monti con la piena o saliti dal profondo sud, erano proprio dei perfetti rappresentati dell’imperante razza italiota.
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Povera Italia...:-(
Scritto da: roy | 23 ottobre 2007 a 08:53