Sono tra le poche persone che tra un libro e un film preferiscono vedere prima il secondo e poi leggere il primo, per non dovere scontrare il proprio immaginato letterario con l’immagine visiva.
Espiazione e’ uno dei rarissimi casi in cui la mia percezione del romanzo, che avevo letto l’estate scorsa, coincide con quanto mostrato sullo schermo: quell’estate del ‘35 di una ricca famiglia inglese, devastata dai danni causati dalla fantasia galoppante di una ragazzina sulla soglie della puberta’ che teme l’amore e ha una cotta per il ragazzo di sua sorella, io me la immaginavo cosi’, con un atmosfera un po' annoiata fatta di luci calde e naturali.
Mi godevo decisamente soddisfatta un buon spettacolo per il grande pubblico, nonostante la pecca di reiterare le stesse scene per mostrare il punto di vista di Briony e quanto accaduto in realta’ ma rimediava la presenza di una delle scene d’amore piu’ sensuali degli ultimi tempi e la perfezione dei costumi: Keira Knightley che si tuffa con la cuffia sembra la materializzazione di una figurina art deco; quando all’improvviso tutto e’ cambiato: quel lungo inserto sulla battaglia di Dunkerque io non l’ho proprio apprezzato e non tanto per la distanza dal romanzo, ma per lo scarto improvviso del film: cambiano totalmente le luci e da un’atmosfera malinconica e naturale si precipita nei colori cupi e bluastri delle scene elaborate elettronicamente, sconcerto che si e’ trasformato in chiaro fastidio per il lunghissimo piano sequenza della ritirata, inutile sfoggio di bravura tecnica e altrettanto inutile compendio della follia della guerra.
Il film poi si riprende nel finale, ma il fastidio provocato da quel borioso inserto e’ irrimediabile.
Mi sfugge il concetto iniziale: se uno ha già tutto pronto e "visualizzato", a cominciare dalle facce die protagonisti, poi la sua lettura non è inevitabilmente limitata? e soprattutto molto influenzata dal taglio dato dal regista? Io quando leggo un libro dopo aver visto il film, finisce quasi sempre che il libro mi semrba prolisso. Non che lo sia ma passando da una forma d'arte all'altra l'avverto così.
Scritto da: | 08 ottobre 2007 a 19:35
la regia non mi influenza anche perche' un libro e un film sono per forza di cose molto diversi, pero' trovo molto comodo immaginarmi i protagonisti con le facce degli attori, quello si' :-)
Scritto da: ava | 08 ottobre 2007 a 19:59
Siamo dello stesso avviso..per molte cose
Scritto da: El gordo loco | 08 ottobre 2007 a 22:36
Secondo me Espiazione è il racconto meno entusiasmante di Ian Mc Ewan Il film è così così, il regista è bravo ( ma quella sequenza di guerra,s', concordo, lunga e emotivamente spiazzante), l'attrice continua a non convincermi, non buca,( già aveva rovinato un personaggio straordinario come quello in Orgoglio e pregiudizio) , la bambina è insopportabile, la Redgrave si vede troppo poco. Riguardatevi MESSAGGERO D'AMORE di Losey per scoprire la differenza tra un buon prodotto e un capolavoro.
Scritto da: alp | 09 ottobre 2007 a 12:17
che paragone crudele, alp: confrontare un film patinato, semplice confenzione di lusso per un romanzo di successo, con un film d'autore.. dai non si fa, e' cattiveria pura! :-DDD
Scritto da: ava | 10 ottobre 2007 a 12:09
non mi sembra poi così male il film, anche se non pretendo di avere la conoscenza cinematografica necessaria per distinguere "un buon prodotto da un capolavoro".
E cmq io ritengo Keira Knigthley un'attrice molto capace, versatile per i ruoli che interpreta.
Scritto da: Chiara | 07 gennaio 2008 a 14:43