Il cinema di Michael Moore e’ sempre controverso, considerato estremamente fazioso ma questa volta i dati da cui parte la sua indagine sono terribilmente oggettivi: che gli USA siano privi di una sanita’ pubblica e’ cosa risaputa, piu’ sconvolgente scoprire che nella nazione considerata la prima potenza mondiale la mortalita’ infantile sia piu’ alta che in nazioni considerate terzo mondiste. Ammettendo pure che i casi di mala assicurazione sanitaria raccontati dal film siano episodi piu’ o meno isolati, pecche macroscopiche che si possono trovare anche nel miglior sistema sanitario del mondo, questo e’ relativo perche’ partendo da un’opera di denucia il lavoro di Moore si trasforma nel confronto tra modi opposti di concepire la sanita’: per quanto il regista sia come sempre accanito contro i repubblicani, traspare tra le maglie dell’ironia anche la sua difficolta’ di americano di accettare un sistema sanitario impostato su presupposti del tutto diversi.
La fine del film con il viaggio della speranza prima verso Guantanamo poi a Cuba ha momenti veramente toccanti e ben vengano faziosi come Michael Moore che gridano che il re e’ nudo e svelano che il peggiore nemico di sempre, Cuba e’ in grado di accogliere e onorare gli eroi dell’undici settembre: credo che siano piu’ utili quelle immagini che la diplomazia per riavvicinare due popoli.
Una cosa che non mi e’ proprio piaciuta nel film c’e’: quando Moore narra di aver pagato le cure mediche per la moglie del suo piu’ accanito detrattore: mi auguro sinceramente che il personaggio in questione fosse stato avvisato e avesse approvato quello spezzone di pellicola, in ogni caso l’uso strumentale che Moore ne ha fatto cancella gran parte del valore umanitario del gesto compiuto.
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Un bel film, ma concordo con te sull' episodio dalla moglie del suo piu’ accanito detrattore.
Mi ha fatto impazzire la scena dello "scassone" :-))
ciao
Scritto da: roy | 04 settembre 2007 a 18:09
Cari amici bloggers,
AIUTIAMOCI A NEUTRALIZZARE I ROMPICOGLIONI DEL BLOG
da qualche giorno avrete notato che un minchione, il cui blog ha l’indirizzo riportato più avanti, posta 50 volte al giorno: o finti posts vuoti che spariscono subito dopo, o cose assolutamente insensate.
http://gpdimonderose.typepad.com/gpdimonderose/
Questo comportamento fa sì che sulla colonna laterale dei blogs typepad la sezione “Blogs recentemente aggiornati” è quasi sempre intasata solo o quasi dall’indirizzo di questo demente, vanificando l’utilità della sezione stessa.
Ho segnalato la cosa a typepad tramite l’apertura di un ticket nella funzione “Help”. Mi hanno risposto che non possono farci niente, pur avendo constatato la “stranezza del comportamento”.
Io invece sono convinto che qualcosa si possa fare: da oggi, ogni volta che appare il suo indirizzo sulla lista dei “blogs recentemente aggiornati”, copio negli appunti l’articolo di giornale più lungo che trovo, apro il suo blog e glielo posto sui commenti (una decina di volte su tutti i posts che trovo, e cioè centinaia di volte, ovviamente con un nich diverso dal mio e con una email di fantasia).
L’obiettivo è quello di fargli “perdere il vizio”, con le buone o con le cattive, perché uno che utilizza in questo modo la piattaforma danneggia tutti gli altri, quelli che si comportano correttamente.
Ovviamente la cosa funzionerebbe molto meglio se fossimo in tanti ad adottare questo sistema. Se fossimo in tanti, riusciremmo ad intasargli il web-space a sua disposizione, o comunque lo costringeremmo ad un immane lavoro continuo di ripulitura del suo blog (ammesso che sappia come si fa).
Manderò questo messaggio a tutti gli utenti “veri” di typepad, contando sulla collaborazione di molti, che mi seguano in questa operazione.
Un cordiale saluto, ed un grazie anticipato.
Tafanus
www.tafanus.it
Scritto da: Tafanus | 04 settembre 2007 a 18:20
tafanus, scusa ma non ho nessuna intenzione di seguirti in questa operazione, un po' perche' non guardo mai i blog aggiornati di typepad, salto la pagina ed entro direttamente nel mio blog, ma soprattutto questa tua campagna sta solo attirando attenzione su quel blog di cui continui a riportare il link, andando contro a quanto propugni, penso che l'arma migliore sia l'indfferenza verso chi usa questi mezzucci per cui ti pregherei di lasciarmi fuori da questa storia, a mio parere e' il mio modo di lottare conto quel blog fasullo.
Grazie e saluti
Scritto da: ava | 05 settembre 2007 a 11:54
Con SICKO Moore è tornato ad essere " ficcante " e poco importa se il riferimento al suo accanito detrattore non è stato il massimo dell'eleganza nè che la gentilezza dei medici cubani sappia di costruito.
E' un pamphlet a beneficio dei compatrioti ma fa bene anche a quegli italiani che non fanno altro che lagnarsi del servizio sanitario nazionale. Con tutte le sue pecche, ringraziate il Cielo !
Scritto da: alp | 05 settembre 2007 a 12:07
concordo alp, soprattutto il riferimento al nostro sistema sanitario!
A me il riferimento al'accanito derattore tocca, un po' per scarsa eleganza, ma anche perche' son queste cadute di tono che danno adito alla critiche contro Moore, che in tutti i suoi lavori piu' o meno riusciti ha avuto il coraggio di essere una voce fuori dal coro e di questi tempi non e' davvero poco, direi..
Scritto da: ava | 05 settembre 2007 a 12:11
Ho un po patito il momento di piagnisteo generale a pochi minuti dall'inizio, quando piange la donna, piangono i nipoti, piangono un po tutti. Poi quà e là qualche grossa baggianata (tipo : "trapianto di midollo spinale" anzichè "osseo") sulle quali il pubblico di specialisti non transige perchè porta il film nel regno dei ciabattoni approssimativi. Però è un bene che ci sia un Michael Moore.
ciao!
massi3v
Scritto da: massi3v | 11 settembre 2007 a 11:41
ciao massi3v, ben ritrovato :-)
Scritto da: ava | 13 settembre 2007 a 15:48
...quando riesco ad andare al cinema, vengo qui sempre molto volentieri :-)
Scritto da: massi3v | 13 settembre 2007 a 23:44
Il problema è che lui vuole sempre esagerare (lasciamo stare il film sull'11 settembre, un capitombolo può capitare a tutti), così finisce per sbagliare.
Scritto da: angelocesare | 29 settembre 2007 a 10:01