Quentin Tarantino e’ tornato con un film praticamente opposto dal precedente Kill Bill ma altrettanto magnifico: se l’epopea della sposa aveva una lunga trama complessa, fatta di flashback e digressioni temporali, questa volta il film e’ breve (tanto da nascere come parte di un dittico con l’amico Rodriguez) e con un plot semplice e lineare, che riesce comunque a trasmettere la genialita’ del regista.
Pur con stili diversi, Tarantino continua a portare avanti il suo modello di femminilita’ aggressiva e vincente e se in Kill Bill si poteva obbiettare sulla poca verosimiglianza di donne stupende e letali, questa volta le protagoniste sono donne, sempre strafighe, ma molto piu’ reali: le protagoniste della prima parte del film non sono patinate bellezze da copertina, ma bombe sexy con qualche buchino di cellulite e se il naso di Vanessa Ferlito non e’ da catalogo di chirurgo plastico, e’ un peccato meno che veniale di fronte alla sfrontata sensualita’ della sua lap dance; le protagoniste della seconda parte del film sono amazzoni reali, vere stunt-women sicuramente in grado di prendere a mazzate un auto mentre il ruolo dell’unica diva riconosciuta del film, Rosario Dawson e’ in fondo quella della comparsa di lusso.
Il mitico Kurt “Jena Plinski” Russell, e’ perfetto nei panni del maniaco, diabolico ma con un lato malinconico che conquista anche il pubblico, oltre che le sue vittime.
La violenza di Grindhouse e’ ancora piu’ ironica e liberatoria che negli altri film di Tarantino, piu’ che in Pulp Fiction che il regista cita nelle discussioni surreali in macchina o al un tavolino di un bar: insomma, se la morale del film e semplicistica, una sorta di “chi la fa l’aspetti” il film trasmette un energia scanzonata ed ironica che e’ estremamente liberatoria, sostenuta dalla solita abilita’ di ripresa di Tarantino che gira degli incidenti di macchina dalla spettacolarita’ estrema.
Visto il film si puo’ anche capire il senso dell’esternazione del regista sulla morte del cinema italiano che tanto scalpore ha suscitato tra le nostre maestranze cinematografiche: e’ indubbio che il cinema di genere e’ scomparso dall’Italia, un cinema di cui eravamo maestri, basta pensare ai folli inseguimenti dei poliziotteschi, omaggiati da Tarantino con ben tre brani presenti in Grindhouse tratti dalle colonne sonore di film italiani degli anni’70.
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La figaggine assoluta della ferlito sta proprio nel suo corpo non perfettissimo, ma terribilmente sexy. Ciò la dice lunga sulla sensualità che spesso c'entra assai con la "presunta" perfezione di ogni comparto del corpo.
Tarantino ci ha divertiti assai, anche se io continuo un po' ad avere nostalgia dell'elganza di Pulp e Jackie :(
Scritto da: Noodles | 09 luglio 2007 a 21:30
pickpocket è tornato, sottoforma di forum, il primo forum di cinema gestito da critici cinematografici. Uscite dai vostri blog dorati, venite e partecipate, dite la vostra, mettete alla prova le vostre idee, apriamo il dibattito, ammazziamoci di insulti, fateci il culo se ne siete capaci ; )
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Foxy Brown
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Scritto da: Foxy Brown | 09 luglio 2007 a 22:13
è uno splendido film di intrattenimento, davvero divertente per un'ora e mezzo. basta non volerci trovare altri significati.
Scritto da: abteilung | 10 luglio 2007 a 12:29
Bello...Bellissimo.... ma adesso aspetto planet terror! ih-ih
Cercati su youtube i trailer finti da cinema grinfhouse americano che in Italia purtroppo hanno rimosso (in america li proiettavano tra un film e l'altro).
Scritto da: TerrorSwing | 10 luglio 2007 a 13:42
terror tarantiniano? e chi se lo aspettava! ;-)
abteil per il concetto di femminilita' fa piu' un tarantino che una campagna antianoressia, secondo me :-)
noodles io resto killbilliana ma grindhouse insidia.. :-)
Scritto da: ava | 10 luglio 2007 a 18:30
per me anche Kill Bill è sopravvalutato (sebbene non mi dispiaccia). Ripeto, il sole zio Quentin l'ha visto con Pulp e Jackie. :D
Scritto da: Noodles | 10 luglio 2007 a 21:57
Meravigliosamente vacuo, ma è più importante l'avverbio che l'aggettivo.
Scritto da: alp | 11 luglio 2007 a 11:05
vero.
Scritto da: abteilung | 12 luglio 2007 a 13:48
Ragazza... te non ci crederai ma io da pulp fiction in poi(e se fai il calcolo vedrai quanto ero un giovane segaiolo, ma promettente ih-ih) i film di tarantino sono i pochi che sono sempre andato a vedere al cinema :)
Anche ora, che non regalo mai un euro al circuito cinematografico, i suoi 7 euri grindhouse se li è presi :D
Scritto da: TerrorSwing | 12 luglio 2007 a 14:44
Le colonne sonore degli anni 70 le avevo riconosciute! :-)
Scritto da: roy | 19 luglio 2007 a 10:36