Giovane aspirante mago si lega di amorosi sensi ad una bella duchessa ma per i problemi di casta i due fanciulli vengono inesorabilmente divisi; quindici anni dopo lui torna in quel di Vienna come illusionista di successo, mentre lei e’ promessa sposa all’erede al trono dell’impero Austro Ungarico: il nuovo incontro sara’ fatale!
Secondo film della stagione che ha per protagonista il mondo della magia all’inizio del secolo scorso, ma una rondine non fa primavera, e non credo che da questo si possa desumere la nascita di un nuovo genere, per giunta The illusionist con The Prestige non ha nulla a che spartire e l’unico paragone tra le due pellicole che sono riuscita a cogliere gioca a favore di The illusionist dove la scenografia mette in campo qualche arredo del mio amato liberty, anche se di gusto razionalista (ma non si puo’ avere tutto!).
The illusionist e’ un solenne melodramma che non riesce a sollevarsi oltre la media nonostante la presenza di due attori affermati come Ed Norton e Paul Giamatti, colpa della illusione che deve portare a conclusione la vicenda e che qualsiasi spettatore un po’ scafato riesce ad intuire; nonostante questo la noia non mi ha sopraffatto ho avuto l’impressione che il film riuscisse a giocare un minimo con un meccanismo che non riusciva o non poteva tenere nascosto, ma forse e’ solo una mia tattica di sopravvivenza di fronte ad un film prevedibile, quello di trovare sviamenti all’ineluttabile svolgimento della trama.
Ava...g...
Quanto tempo è passato?
Boh! 'Na frega... (come direi in Marsicano)
Ogni volta che guardo un film, una serie Tv... penso a te e alla Zini.
Solo che è un po' che inopportune rotture di maròni mi tengono lontano da multisala e schermo.
A presto e un bacio
Nighty
Scritto da: Nighty | 20 aprile 2007 a 09:08
ohy nighty! ben trovato :-)
Scritto da: ava | 20 aprile 2007 a 17:27
The illusionist mi pare un melodramma nel senso peggiore del termine, nel senso che non diventa mai davvero incalzante, è prevedibilissimo e dopo un po' annoia mortalmente. Ed Norton dovrebbe rinsavire e tornare a ruoli congeniali...
Scritto da: Noodles | 22 aprile 2007 a 20:07
noodles mi vuoi dire che il "ma che davero.." cioe' il farti credere che il finale sara' banale e poi effettivamente farlo banale non e' una raffinata tecnica registica? ;-)))
su Norton non so ho da che ridire stava talmente bene col pizzetto che io son contenta cosi' :-)
Scritto da: ava | 26 aprile 2007 a 17:28
per l'appunto lo trovo irritante anche per quello. Mi immagino il registucolo che dice uuh uh ahha ora spettatore ti metto il finale banale che tu ti aspetti così tu dici ah però che gioco perverso...
perverso un corno, è solo una maschera pseudo-autoriale per sopperire alla mancanza di idee.
capisco l'appunto su Norton... ma come dire, mi pare un commento poco... cinematografico LOL (anche se rispettabilissimo).
Scritto da: Noodles | 26 aprile 2007 a 23:27
discriminatore! vogliamo vedere quanti tuoi commenti poco cinematografici sulle attrici trovo sul tuo blog ???
:-DDD
per il gioco perverso mi autoaccuso: e' una cosa a cui mi presto durante la visione di questo genere di film ma solo per non soccombere alla noia, scusatemi :-(
Scritto da: ava | 27 aprile 2007 a 17:07