A Frank Gehry, celeberrimo architetto, e’ stato chiesto spesso di poter girare un documentario sul suo lavoro, con l’originalita’ che lo contraddistingue Gehry ha proposto a Sidney Pollack di girare il documentario proprio perche’ Pollack non si era mai cimentato con questo genere; il lavoro che ne esce rispetta sicuramente i canoni del documentario classico ma come valore aggiunto c’e’ un rapporto paritario ta due artisti: a volte Pollack pone le domande facendo riferimento al personale processo di creazione, quindi il documentario, seppur in maniera indiretta finisce per parlarci anche di Pollack.
Nonostante il rapporto di amicizia che lega i due artisti Pollack non si preoccupa di svelare qualche ombra della personalita’ di Gehry, soprattutto nel rapporto dell’architetto con il suo staff; in ogni caso quel che ne esce e’ il ritratto perfetto del sogno americano: canadese, ebreo (il cui vero nome e’ Frank Owen Goldenberg) figlio di un uomo soggetto a un fallimento economico, Gehry arriva tardi all’architettura ma poi con un azzardato salto nel vuoto ne diventa il rappresentante piu’ famoso, stravolgendone completamente i canoni ufficiali.
Da sottolineare ancora una volta la pessima scelta del doppiaggio italiano che opta per il doppio sonoro: battute originali ripetute poi dalle voci italiane, con il rischio di sovrapposizione e la fatica, da parte dello spettatore di concentrarsi su almeno una delle due lingue: personalmente avrei preferito una versione originale sottotitolata
Ombre? Di che tipo?
Non so se Gehry sia l'architetto contemporaneo piu' importante. Di sicuro è il piu' famoso ed è singolare notare come gli architetti stiano sempre piu' diventando delle sorte di rock-star. Ora non che Gehry non se lo meriti pero' questo modo di leggere la professione se da un lato diffonde le logiche della stessa dall'altro ne distorce un po' la lettura assimilandola a qualcosa di assimilabile a una moda
Comunque, a parte la mia consueta e molesta trombonaggine tu ci trovi dei paralleli con quell'altro film di qualche anno fa fatto su Louis Kahn?
Non è che per caso sta nascendo una specie di genere?
Un bacio
Scritto da: spider | 16 aprile 2007 a 19:50
Ombre? Di che tipo?
Non so se Gehry sia l'architetto contemporaneo piu' importante. Di sicuro è il piu' famoso ed è singolare notare come gli architetti stiano sempre piu' diventando delle sorte di rock-star. Ora non che Gehry non se lo meriti pero' questo modo di leggere la professione se da un lato diffonde le logiche della stessa dall'altro ne distorce un po' la lettura assimilandola a qualcosa a una moda con tutti i limiti che la cosa comporta
Comunque, a parte la mia consueta e molesta trombonaggine, tu ci trovi dei paralleli con quell'altro film di qualche anno fa fatto su Louis Kahn?
Non è che per caso sta nascendo una specie di genere?
Un bacio
Scritto da: spider | 16 aprile 2007 a 19:51
...:) e ti pareva...scusa il doppione
Scritto da: spider | 16 aprile 2007 a 19:52
D'accordissimissimo sui problemi del doppiaggio.Per il resto ho gradito molto.Non so se stia nascendo un genere e se dobbiamo aspettarci anche un film su Fucsas, Piano ecc ma se sono come quello su Kahn e come questo di Pollack ben vengano.
Scritto da: alp | 17 aprile 2007 a 10:26
quello su Khan devo recuperarlo, del resto pure per vedere questo son dovuta andare in trasferta a Milano, sia detto per inciso, quindi sottoscrivo il giudizio di alp a scatola chiusa: se sono tutti cosi' godibili ben vengano!
Anche se i piu' lo giudicano una sorta di agiografia di Gehry, io qualche ombra l'ho scorta nel film e piu' che nel raccogliere qualche giudizio contrario sul suo lavoro o le confessioni di Gehry sulla sua ambizione e voglia di e ibizionismo, l'ho trovata proprio nel rapporto con lo staff, con cui il vantato affiatamento di Gehry a volte sembrava un po' troppo affettato per essere vero, almeno questa e' la mia impressione.. spider spero di aver scritto solo l'architetto piu' famoso e non il piu' importante, non sono troppo addentro alle cose di architettura e poi credo che sia sempre molto difficile per i contemporanei giudicare cosa sara' fondamentale della propria epoca.. mo' rileggo
Scritto da: ava | 17 aprile 2007 a 17:50