E’ uscita da una settimana ed e’ gia’ un tormentone la nuova canzone di Irene Grandi, scritta con insieme a Francesco Bianconi dei Baustelle: non sono una grande fan ne del gruppo senese ne’ di Irene Grandi e l’unica cosa che mi diverte davvero e’ questa apoteosi del congiuntivo, quasi un canto funebre del modo verbale che va sempre piu’ scomparendo, visto che in radio due volte su tre sento annunciare “brucia la citta’”, a proposito nella prima strofa non dovrebbe esserci un rimanga invece di rimani?
Bruci la città
e crolli il grattacielo
rimani tu da solo
nudo sul mio letto.
Bruci la città
o viva nel terrore
nel giro di due ore
svanisca tutto quanto
svanisca tutto il resto.
E tutti quei ragazzi come te
non hanno niente come te
io non posso che ammirare
non posso non gridare
che ti stringo sul mio cuore
per proteggerti dal male
che vorrei poter cullare
il tuo dolore il tuo dolore.
Muoia sotto un tram
più o meno tutto il mondo
esplodano le stelle
esploda tutto questo
muoia quello che è altro
da noi due almeno per un poco
almeno per errore.
E tutti quei ragazzi come te
non hanno niente come te
io vorrei darmi da fare
forse essere migliore
farti scudo con il mio cuore
da catastrofi e paure
io non ho niente da fare
questo e quello che so fare
Io non posso che adorare
non posso che leccare
questo tuo profondo amore
questo tuo profondo amore
gruppo senese? mi pensavo fossero di milano.
Scritto da: abteilung | 28 aprile 2007 a 13:07
Ho sentito questa canzone per la prima volta ieri durante il concerto del primo Maggio.
Lasciamo stare...
ciao :-)
Scritto da: roy | 02 maggio 2007 a 10:55
devo dire che irene come sempre a fatto centro...e vaiiiiiiiiiiiii bruciiiiiiiiiii:)))
Scritto da: antonio | 04 maggio 2007 a 18:02
Che tu rimanga,
seconda persona singolare congiuntivo presente.
Ma senza il "che tu" rimanga da solo suona malissimo e fa perdere senso.
Scritta insieme ai Baustelle? Direi che la canzone è Baustelle al 100%, testo, musica e arrangiamento, basta sentire gli arpeggi finali
Scritto da: | 09 maggio 2007 a 00:51
Su questa canzone, a livello non formale ma contenutistico, ho riflettuto parecchio, diciamo un bel quarto d'ora giungendo ad alcune conclusioni.
I riferimenti ad eventi di cronaca cittadina, localizzati spazialmente nelle strade (Bruci la città, muoia sotto un tram) fanno pensare ad una storia legata effettivamente alla vita di strada. Un'altro indizio mi porta a pensare che la breve relazione descritta dalle lyrics ci porti nelle strade e nel mondo della microcriminalità è la spersonalizzazione del protagonista cantato (E tutti quei ragazzi come te non hanno niente come te). Protagonista del quale emergono anche altre caratteristiche: prima di tutto è un bel ragazzo (io non posso che ammirare), è un uomo in fuga, o almeno nei guai (farti scudo con il mio cuore da catastrofi e paure) ma a farmi pensare ad un uomo in fuga è il fatto che questo incontro non sia un evento strettamente privato ma dia adito ad una riflessione anche sociale (io vorrei darmi da fare forse essere migliore). Insomma tutti questi indizi mi portano a pensare che questa narrazione si riferisca ad un incontro con un sans-papier, costretto alla strada e all'illegalità dall'incoerente legge italiana.
E credo che qui sia il non detto a suggerire la conclusione della storia: la nostra protagonista, di fronte alla tragedia della vita di quest'uomo, ha alcuni interessanti spunti di riflessione su sè stessa e il suo fancazzismo(vorrei essere migliore; io non ho niente da fare questo e quello che so fare) ma non è in grado di fare alcuna proposta di soluzione.
Insomma passate le "due ore" dell'incontro lo rimanda in strada a spacciare e la nostra signora perbene in cerca di avventure torna al suo dorato fancazzismo.
Scritto da: Ruphus | 13 maggio 2007 a 10:55
ruphus sai ce mi paice questa tua lettura? la ricercatezza linguistica, il fatto di scrivere tutto il testo al congiuntivo sottolinea la distanza tra i due protagonsiti e rinchiude ancora di piu' la madama nel suo dorato fancazzismo.. e io che mi pensavo solo a un mero esercisio di stile.. :-)
Scritto da: ava | 14 maggio 2007 a 17:46
ava stai attenta, ruphus è sociologo, e come tutti i sociologhi è esperto di cazzeggio...
Scritto da: abteilung | 16 maggio 2007 a 16:15
abteil vuoi forse dire che questo e' un blog serio dove non si applica l'arte del cazzeggio? ;-)
Scritto da: ava | 16 maggio 2007 a 16:44
in effetti è una bella lotta, ma ruphus ha fatto un corso di studio apposito, non possiamo misurarci alla pari...
Scritto da: abteilung | 16 maggio 2007 a 20:19
peraltro..il mio istinto sociologico mi fa adorare ogni secondo di questa: http://www.youtube.com/watch?v=PQxmGkjNi0E
... o sarà perchè faccio pubblicità a Milano?
..o sarà perchè non riesco a divertirmi come gli altri??
Scritto da: ruphus | 22 maggio 2007 a 15:57
il mio dubbio di sempre e' se gli altri si divertano davvero a fare un certa vita o sia un inconsapevole senso del dovere per non essere tagliati fuori.. :-/
e' molto simpatico il video, peccato che io non regga linus e socio :-)
Scritto da: ava | 23 maggio 2007 a 17:22
la canzone è fantastica...mitica come sempre irene...
Scritto da: bonomettiana | 23 maggio 2007 a 18:24
comunque sia irene deve fare qualcosa per il video, second life o no è davvero inguardabile. siccome ascolto tutte le mattine dj chiama italia (e se lo perdo alla radio lo vedo in replica la sera su rete a) frangetta è ormai entrata nella mia vita quotidiana.
Scritto da: abteilung | 25 maggio 2007 a 12:51
nooo abteil, che ascolti radiodiggey, no :-(((
Scritto da: ava | 25 maggio 2007 a 16:58
eccome... ma perché a te non piace?
Scritto da: abteilung | 25 maggio 2007 a 18:49
Mi piace la canzone, ho impiegato un pò a capirne il significato(c'è?): una storia veloce tra un bel disgraziato di strada ed una signora "perbene". Secondo me è giusto non ci sia il congiuntivo di rimanere nella prima strofa, perchè dà più il senso del fatto accaduto e consumato. Orrendo il video, sembra un giochino della play station di vent'anni fa.
Scritto da: marti | 01 giugno 2007 a 17:27
Beh AVA, per come la vedo io chi si diverte sempre a tutti i costi lo fa perchè A)a casa ha qualcosda che non è capace di sostenere e se sei sempre fuori casa ma non sei un barbone allora..ti stai divertendo! B)fai un'attività creativa o legata alla comunicazione e sentire le idee altrui, farti amici manipolabili e creativi etc ti serve per il tuo lavoro (questo riesce, per qualche motivo che preferisco non indagare, di più alle donne, che nel campo della comunicazione effettivamente sono la maggioranza).
Scritto da: ruphus | 02 giugno 2007 a 14:16
Ho letto di qualcuno che sostiene che questa canzone sia la storia "veloce tra un bel disgraziato di strada e una signora perbene". Non sono assolutamente d'accordo, questo è esattamente mortificare il contenuto! Il testo è abbastanza esplicito sui sentimenti della donna, sul desiderio di protezione che nutre nei confronti di lui... se non è amore questo che cos'altro può essere? Dire che si tratta di una "storia veloce" e incentrata sul sesso, in stile Lady Chatterly, mi sembra quasi una bestemmia. E per quanto riguarda l'aggettivo "disgraziato"... evidentemente si tratta di uno che merita più stima di qualsiasi altro fighetto di buona famiglia, se è riuscito a farsi amare così tanto da una donna pur non avendo niente! In ogni caso il ragazzo in questione rappresenta qualsiasi "emarginato", per un motivo o per l'altro, rappresenta chiunque sia oggetto di sofferenza.
Scritto da: Francesca | 06 giugno 2007 a 16:53
io invece la penso esattamente come marti sul significato del testo. Ascolta bene il testo:"storia di due ore", può essere amore anche quello, senza denigrare nessuno
Scritto da: sparta | 06 giugno 2007 a 17:14
"Nel giro di due ore svanisca tutto quanto, svanisca tutto il resto", come a dire che in poco tempo muoia tutto quel che c'è al di fuori di loro due. Quelle due ore sono intese come elemento che rafforza la catastrofe auspicata. Altrimenti sarebbe stato corretto dire "per due ore", non "nel giro di due ore", credo si capisca che c'è una differenza di significato notevole tra le due espressioni...
Scritto da: Francesca | 06 giugno 2007 a 21:50
"svanisca tutto quanto" quindi compresa la loro storia. La frase è semplice, come tutto il testo, non penso sia necessario cercare di capire, quello che vuole dire è sotto gli occhi
Scritto da: giulia | 10 giugno 2007 a 18:25
secondo me sembra un elogio ai terroristi dell'11 settembre....Non mi garba tanto la canzone se la vedo sotto questo punto di vista. Bruci la città, crolli il grattacielo, nel giro di due ore svanisce tutto quanto....mah. Ciao ciao
Scritto da: Andrea | 13 giugno 2007 a 19:09
scusate se metto il mio modesto commento...bè il senso è quello che ha descritto più o meno ruphus:La sostanza è..una donna che canta la sua speranza forte che tutti muoiano, che il resto del mondo si eclissi per lasciare spazio solo a lei e al suo uomo, "nudo sul suo letto".
Lei è una donna forte (come Irene lo è!!!)..altrimenti non si sarebbe potuta permettere affermazioni di un tale impatto. L'uomo invece è fragile..a me sembra quasi provato dalla vita..il dolore..le catastrofi..le paure..
E' lei e solo lei che nella coppia è la componente forte. E' lei che sente di dover proteggere il suo uomo e il suo amore da tutto e tutti..come una mamma..come una donna vera.
Scritto da: bambinakattiva | 16 giugno 2007 a 15:41
scusate..volevo dire che il senso è ciò che ha scritto francesca..ho fatto un errore nel leggere..
Scritto da: bambinakattiva | 16 giugno 2007 a 15:43
Secondo me questa canzone e' l'inno dei ragazzi semplici e di sani principi contro l'Italia dei fighettini che seguono i reality show, o le Maria de Filippi di turno.
In questi giorni non a caso furoreggiano su youtube video quali "Milano burning", "Messina burning", ecc. ecc. ecc. dove viene messa in risalto una gioventu' basata soltanto sull'apparire. E' questa e' la triste realta' della nostra societa'.
Che muoiano tutti sotto un tram...
Che bruci la citta'...
Spero che molti , come me s'identifichino in questa canzone per trovare energia positiva per spazzare tutta questa gentaglia che vive solo di finzione e perde di vista i veri
valori della vita
Scritto da: Alessio | 16 giugno 2007 a 22:23
Che bella canzone :) Sono inglese e per me e' molto facile per capire. :)
Scritto da: Giovanna | 18 giugno 2007 a 23:41
Mi piace tantissimo questa canzone, e sono d'accordo con la lettura di bambinakattiva, mi piace interpretarla così...ma allora "tutti quei ragazzi" chi sono? ci sono altri elementi oltre alla coppia: che c'entrano? a chi si riferisce Irene Grandi? Risolvetemi il dubbio!!! Non ci dormo la notte!!!:)
Scritto da: Chiara | 25 giugno 2007 a 13:04
davvero Andrea pensi quello che hai scritto? non ci posso credere! :°°°°D
Scritto da: | 11 luglio 2007 a 09:41
Secondo me inneggiare a un terrorista che devasta città e fa crollare torri (nessuno coglie un riferimento all'11 settembre??) é una cosa studiata a tavolino per sconvolgere l'opinione pubblica e manovrarla. Non mi piace.
Inno dei ragazzi di sani principi? Alzi la mano chi ha mai commesso le atrocità descritte!!
Senza contare che l'egoistico e perverso desiderio che tutto vada a farsi fottere (a parte la signora Grandi e la sua marchetta wu cumprà)mi pare non solo squallido, ma addirittura ridicolo. A 40 anni calmasse gli ormoni...
Scritto da: Diana Kornfeld | 23 luglio 2007 a 23:32
io chiedo un chiarimento sulla frase "io non posso che leccare"che,se si riferisce al sesso orale,trovo un po' esagerata:preferivo un assaporare,anche se metricamente non ci stava
Scritto da: felpa | 24 luglio 2007 a 11:47
ma quante pippe vi fate?
bruci la città etc...sono semplicemente un augurio che tutto sparisca perchè nulla, eccetto questa persona, conta, evidentemente.
'rimani tu da solo nudo sul mio letto' non ha bisogno di congiuntivo nè altro,è una semplice constatazione (quindi l'indicativo basta e avanza)
il sesso orale non c'entra nulla..se vi scandalizzate per una frasetta così quando sentite una canzone degli afterhours che fate?sgranate il rosario?
Scritto da: sara | 30 luglio 2007 a 10:13
"sentite una canzone degli afterhours che fate?sgranate il rosario?"
onestamente in questo momento non ricordo canzoni di questo gruppo,ma ti assicuro che ascolto moltissima musica e Prince è tra i miei preferiti,quindi non ho problemi di rosario.
Non seguo molto la musica Italiana,ma
tornando alla Grandi devo precisare che mi ispirò subito simpatia quando a Sanremo cantò Fuori, poi nei successivi anni mi sembrò che il personaggio di maschiaccia (a volte sembrava anche sbronza,come quando ha presentato il festivalbar)fosse una semplice manovra per allungare un po' la carriera facendone una Vasco in gonnella:è noto che in italia le cantanti hanno successo per meno anni dei loro colleghi maschi.
Quando qualche mese fa ho iniziato a sentire per radio questa canzone ho pensato che ,anche se non era niente di speciale,era cantata bene e aveva una melodia e delle parole più interessanti di roba tipo La tua ragazza sempre e Prima di partire par un lugo viaggio (a mio parere canzoni pessime!)
Per la frase "non mi resta che leccare",mi sembra sia omologa alla precedente"prima di pretendere l'orgasmo":sono frasi studiate a tavolino per colpire l'ascoltatore come quando Renato Zero o Lucio Dalla
,per arrivare al successo,facevano canzoni come Sbattiamoci o Disperato ,erotico,stomp,probabilmente vergognandosene anche un po'.
Scritto da: felpa | 30 luglio 2007 a 21:54
'prima di pretendere l'orgasmo' è una frase piuttosto chiara,che non lascia spazio a grandi ambiguità,che sia stata studiata a tavolino non lo so,la canzone in sè non mi è mai piaciuta peraltro,nè sono una fan di irene grandi.
di prince conosco poco,ricordo parecchi urletti simil-erotici e ammiccamenti vari nei video,peraltro piuttosto pacchiani (non sto giudicando la musica che invece trovo valida)....quello sì mi dà l'idea di qualcosa di simil-pruriginoso
gli afterhours dicono 'lasciami leccare l'adrenalina' ,dicono 'ti si aprono le gambe oppure le hai aperte tu' dicono 'ti entravo dentro,lo sai,solo per capire chi sei' e altro.ma nulla è gratuito,nelle loro canzoni,e non è certo gente che va al festivalbar davanti a ragazzetti urlanti e butta lì due frasette spinte o una parolaccia per far parlare di sè.sono anni che hanno un loro pubblico fedele che li segue perchè portano avanti con coerenza un loro stile.
Scritto da: sara | 31 luglio 2007 a 01:59
ciao sara
in effetti l'atteggiamento di prince nei video e nei concerti a volte è un po' eccessivo,ma a mio parere ha un effetto più comico che eccitante quindi sostanzialmente sono d'accordo con te.
tra perentesi,quando per alcuni anni è diventato testimone di geova(ora pare sia rinsavito!)ha dovuto togliere dalla scaletta dei concerti metà repertorio o sostituire parole proibite.
a volte è meglio la metafora!
per chiudere con irene grandi,che ,come ripeto,trovo simpatica ma niente di più,il fatto stesso che ne stiamo scrivendo dimostra che il testo ha raggiunto il suo scopo:incuriosire l'ascoltatore grazie a qualche astuta
e ambigua parola come leccare e crolli il grattacielo inserita in un contesto abbastanza classico (la tipica situazione "quando siamo insieme,scordo tutto il resto").
Conosci canzoncine come Soli di Celentano o Se bruciasse la città di Ranieri?il tema è sempre quello.
per chiarirmi,una delle poche canzoni di Baglioni che apprezzo,specialmente come musica ,1000 giorni di te e di me,ha quella frase "e una storia và a puttane ,sapessi andarci io" che è gratuita,volgarotta e anche narcisistica:baglioni vuole comunicarci chiaramente che lui a puttane non ci và,ma a noi non ce ne può fregà de meno!
per gli afterhours devo confessarti che mi devo documentare
Scritto da: felpa | 01 agosto 2007 a 13:32
A mio avviso parla di un figlio che non può venire al mondo.
Sarebbe amatissimo ma la madre è una prostituta e non può dare lui che un po' di amore.
Scritto da: alessandro | 02 agosto 2007 a 20:16
Scusate se insisto sul modo verbale, come mai fate tanti discorsi sul congiuntivo se si tratta di IMPERATIVO?!?
ciao
Scritto da: simona | 13 agosto 2007 a 12:32
... è la canzone per un bambino, il figlio... nudo sul mio letto, e tutti quei ragazzi come te... mi pareva così semplice...
Scritto da: IO LO SO... | 16 agosto 2007 a 15:24
Ora tutto acquista un significato!
Però non sono il solo ad aver male interpretato!
Stanotte dormirò sonni tranquilli!
Scritto da: felpa | 19 agosto 2007 a 22:27
Salve a tutti ragazzi, vorrei postarvi le mia interpretazione personale della canzone "bruci la città" di Irene Grandi.
Ecco secondo la mia modesta opinione a grandi linee si riescono ad individuare 4 punti chiave per capire questo testo, il primo è il grattacelo, bruci la città e crolla il grattacelo, è chiaro ed evidente il richiamo al capitalismo, il grattacelo è il simbolo del capitalismo, ok andiamo avanti e precisamente al punto "tutti quei ragazzi come te non hanno niente...., ecco cosa significa,mm riflettiamo , a me sembra evidente la condizione di un giovane e bravo ragazzo come tanti che lottano contro le leggi del capitalismo modermo e cercano di sopravvivere in un mondo avverso che li ostacola tecc.. e tutte quelle cavolate sul comunismo e bla bla bla...ok? ci siete
Bene ma allora Irene che centra? Irene è una prostituta, si fà la parte di una prostituta, lo si evince da questo punto della canzone: "..io non hò niente da fare, questo è quello che sò fare.."; molti di voi non saranno d'accordo con questa mia interpretazione, ma secondo me è realistica, ma andiamo avanti certo tra i due ci sarebbe a quanto pare qualcosa di più di una semplice s-----a, o ci vorrebbe essere qualcosa di più e tutti e due vorrebbero che la vita si fermasse lì a quel loro incontro,"...muoia tutto il resto.." etcc,,.
Quindi le varianti che girano intorno alle vite dei due protagonisti alterano i loro desideri e non gli permettono una relazione etcc...
Finisco perchè mi stò annoiando anch'io e mi rendo conto di non avere forse ben spiegato il tutto, chiudo con questo riassunto:
La canzone ha un forte colore politico di sinistra ed è contro il capitalismo moderno che distrugge i desideri e le emozioni delle persone, il freddo grattacelo del capitalismo simbolo del potere viene bruciato e quindi distrutto ed anche scaldato dal fuoco, quale fuoco? ma quello del giovane ragazzo, il fuoco dell'emozione della personalità della voglia di far emergere il suo io in un mondo avverso e pieno di contraddizioni ebla blààà blàà
Questa è solo la mia analisi della canzone e non vuole ledere nessuna fede politica anche se i riferimenti vanno fatti per capire il senso della canzone; comunque la canzone è bella e fà sognare evoca giovani eroi persguitati e blà blà blà, stronzate ma è bello sognare no?
Il mio giudizio infine sulla canzone è.....OTTIMA.
Spero di non èssere stato troppo chiaro :-)); ma + chiaro di Irene..
Scritto da: kano | 21 agosto 2007 a 21:53
La canzone Irene Grandi la canta, ma l'ha scritta quel meraviglioso paroliere di Baustelle...
Scritto da: marti | 22 agosto 2007 a 18:07
Che dire? Una canzoncina dal ritmo accattivante ma sinceramente non l'avrei fatta passare. Non si può scrivere quello che ci pare, e non mi tirate in ballo licenze poetiche o stronzate del genere. Il testo trasuda rancore, e cantato da un'arrivista ignorante e incompetente come la "cantante" in questione... bah, ma ha dato un'occhiata alle porcherie a cui si è prestata fin qui?
Branchi di pecore a parte, non si può non essere d'accordo sulla stupidità insita in questa canzone.
Scritto da: Bah | 31 agosto 2007 a 12:27
de gustibus non disputandum est cara/o bah
Scritto da: io | 02 settembre 2007 a 20:25
Finalmente qualcuno ha scritto che non è un congiuntivo....è un IMPERATIVO!! Come "muoia Sansone e tutti i Filistei"!
Scritto da: Maurizio | 06 settembre 2007 a 15:07
congiuntivo???E' imperativo!!!Gnurant!!!
Scritto da: noia | 08 settembre 2007 a 20:01
beh ragazzi, lasciatevelo dire, voi parlate tanto di congiuntivi verbi parole, esatto parole, solo quelle.
io conosco il vero senso della canzone, solo perchè sono un' amica di amici di francesco( dei baustelle),tutto quello che posso davvero dirvi, e lo dice una che studia scienze della comunicazione, e che la canzone parla come uno di strada, uno di strada, uno spacciatore di solito a scuola ci va, ma di sicuro non per le lezioni, e di sicuro non perde tempo a coniugare due o tre verbi che si trova tra se e il suo cliente.
con questo non voglio dire che è giusto dimenticarsi dell' italiano vero e della sua grammatica, ma se proprio dobbiamo criticare una canzone facciamolo per altro, o con altro.
nek ne"la stanza 26" parla di prostituzione, e neanche lui perde molto tempo a coniugare i verbi, ma cantare e comporre è un'arte.
d' altronde neanche picasso faceva molto caso all' abbinamento dei colori nei suoi quadri, giusto? ;) un bacio a tutti.
Scritto da: chiara | 17 settembre 2007 a 18:09
Cara Chiara, ti senti bene??????? Non si è capito niente di quello che hai scritto e studierai anche scienze delle comunicazioni, ma qualche volta faresti bene a ricordarti qualche accento sulle e...
Scritto da: io | 20 settembre 2007 a 16:31
Avevo già scritto il mio commento ma qualcuno bah... lo ha tolto. Chissà il perché... penso che non entrerò più in questo sito.
Scritto da: Alessandro | 21 settembre 2007 a 22:40
Caro Alessandro ci sono due pagine di commenti, se le scorri troverai il tuo, mamma mia!!!
Scritto da: io | 24 settembre 2007 a 17:02
visto che del congiuntivo ho parlato io offro anche un ripasso di grammatica da http://www.dizionario-italiano.it/grammatica-italiana/grammatica-105.php ripassate gente ripassate modo imperativo tempo congiuntivo presente..
§ 1. L'IMPERATIVO esprime direttamente la volontà che una cosa avvenga o si faccia. È quindi il modo del comando, del consiglio, della preghiera. Di sua natura avrebbe solamente le seconda persona tanto singolare, quanto plurale; per la prima plurale e per la terza persona sing. e plur. adopera il congiuntivo. I quattro verbi avere, essere, sapere, volere, mancano eziandio della seconda plurale, e la prendono pure dal congiuntivo dicendo abbiate, siate, sappiate, vogliate. Spesso crediate (da credere) si usa per credete.
Scritto da: ava | 24 settembre 2007 a 17:07
Il fatto che alla terza persona l'imperativo prenda le forme del congiuntivo non comporta nulla. Si tratta comunque di un imperativo a tutti gli effetti, e non esiste, nè è mai esistito, un "tempo congiuntivo". Perchè pontificare su un blog di argomenti che non si conoscono? Hai fatto una figura misera, mi spiace.
Scritto da: allart | 26 settembre 2007 a 01:56
"Bruci la città e crolli il grattacielo" - "Bruci la città o viva nel terrore nel giro di due ore svanisca tutto quanto svanisca tutto il resto" - "Muoia sotto un tram più o meno tutto il mondo esplodano le stelle esploda tutto questo."....chi ca**o glieli scrive i testi, un terrorista?!?
Scritto da: Elvis | 26 settembre 2007 a 12:56
secondo me "rimani" modo indicativo è corretto, è la proposizione principale.
Rimani tu da solo nudo sul mio letto (sia che) bruci la città e che crolli il grattacielo (subordinate con il congiuntivo invece).
Bella canzone, anche se col tiro musicale un po' basso rispetto allo standard Baustelle (specie dei primi due album).
Per me Bianconi resta un mito, lo ritengo uno degli ultimi autori di canzoni che ci siano rimasti.
Ciao,
ale
Scritto da: alessandro | 27 ottobre 2007 a 14:02
...trovo che le strofe con cui si conclude la canzone salvino tutto il resto...forti e poetiche...
Scritto da: mirtylla | 04 novembre 2007 a 23:46
Io analizzo il testo della canzone semplicemente guardandolo dal mio punto di vista e come mi piacerebbe che fosse...a parte che secondo me utilizza il congiuntivo quando si riferisce ad eventi esterni...invece quando il testo riguarda lui e loro insieme è naturale che parli al presente...almeno per evidenziare la parte più importante del testo...Io, da persona ultraromantica quale sono, penso che lei è ultrainnamorata di quest'uomo...e a prescindere da ciò che succede fuori...anche catastrofi...esiste il loro amore nella più totale bellezza a prescindere dalla sofferenza..evidenziando la voglia da parte sua di proteggere il loro amore a tutti i costi..a costo di annullardsi per lui...
Scritto da: Marisa | 24 febbraio 2008 a 13:25
ciao a tutti
Credo che sia giusto la mancanza del congiuntivo, io lo vedo più un imperativo, un invito rivolto a lui.
Per quanto riguarda il significato, a me sembra che lei voglia fare sesso con lui, e che non le importa cosa accade a tutto il resto del mondo, che spariscano tutti, almeno per un poco. Anche se dovesse bruciare la città ecc non gliene fregherebbe nulla, purchè stia con lui.
Non so se sia amore; a me sembra più passione.
Cmq a me piace molto, è molto forte e molto provocatoria; davvero coraggioso il riferimento al grattecialo che crolla, dopo quello che è successo l'11 settembre.
Scritto da: Barbara | 24 maggio 2008 a 00:42
questa canzone me gusta
Scritto da: marta | 06 luglio 2008 a 17:12
Nessuno pensa che faccia cagare??
Scritto da: Dux | 14 dicembre 2013 a 10:20