Nei primi anni ‘70 un giovane medico scozzese, appena laureato decide di andare alla scoperta del mondo e si trasferisce in Uganda, dove casualmente incontra il neoeletto “presidente” Amin che lo prende a ben volere e lo sceglie come suo medico personale..
Uno dei film piu’ fastidiosi visti negli ultimi anni, per colpa della psicologia del protagonista, Nicholas Garrigan un giovane medico completamente cretino convinto di essere amico di Amin, senza accorgersi delle manie di grandezza del dittatore e dei giochi di potere che stavano dietro a quel governo. Avrebbe potuto essere interessante se la personalita’ certamente magnetica di Amin si fosse svelata a poco a poco, invece e’ lampante fin da subito la psicopatia del personaggio, per tutti, tranne che per il nostro eroe.
Il rapporto tra i due personaggi sarebbe stato molto interessante se la figura del medico fosse stata delineata come quella di una persona interessata che chiudeva gli occhi davanti alle magagne di Amin per il proprio tornaconto, invece no: il ragazzo e’ proprio tonto (parlare di superficialita’, per come viene descritto, mi pare eufemistico) e si spera disperatamente che prima o poi ci lasci la pelle: direi che e’ lampante che il processo d’identificazione con il protagonista in questo film non riesce proprio a scattare.
Buona la prova di Forest Whitaker che gli e’ valsa l’Oscar come miglior attore protagonista, mentre neppure la regia mi ha entusiasmato: Kevin McDonald viene dal documentario, peccato che abbia cercato di infarcire una pellicola gia’ scombinata di qualche scena “autoriale” come le inquadrature degli uccelli da rapina anticipatori della tragedia finale.
la regia non è piaciuta molto neanche a me, troppo finto-documentaristica e spesso tendeva a frenare la grande prova di Whitaker.
Scritto da: | 05 marzo 2007 a 17:00
il commento era mio ma mi sa che il sito è un po' flashato ora :p
Noodles :)
Scritto da: Noodles | 05 marzo 2007 a 17:01
Anche a me il film non ha entusiasmato, ma per fortuna, c' era Forest Whitaker che lo seguo dai tempi di Good Morning Vietnam :-)
Ciao
Scritto da: roy | 06 marzo 2007 a 09:59
Purtroppo il punto di vista è quello del medico, sulle cui (deboli) spalle viene fatto poggiare il film che frana miseramente.
Vogliamo anche parlare del fatto che questo medico non fa che scopare? Prima la sconosciuta sull'autobus (così si vede che non sono razzista), poi ci prova con la dottoressa, che fa tanto La mia Africa.
Altrimenti chissà che pensa il pubblico (che fai, è bona, è sposata e non ci provi?).
Infine va a letto con una delle mogli del dittatore perchè, cavolo, va in giro tutta in tiro... Non posso non farmela!
Ammazza che fregola il ragazzo!
Ma la cosa più irritante è la schematicità con cui il film procede nel tentativo disperato di dimostrare le proprie tesi, affastellando gli avvenimenti senza che essi risultino credibili.
Per me nessuno degli attori meritava nulla, e in ogni caso Whitaker qui è un non protagonista.
Non ho trovato nessuno degli attori memorabile e scandaloso l'Oscar a Withaker: primo perchè semmai doveva concorrere come non protagonista, secondo, viste le prove degli altri candidati. L'unica cosa bella sono le immagini di repertorio del vero dittatore. Non era meglio un documentario?
Scritto da: hstruman | 06 marzo 2007 a 14:24
Non sono molto brava a giudicare gli attori, ma per me Whitaker era in parte: e' un grande attore alla cui energia non si puo' restare indifferenti ma tutto sommato penso che si tratti dell'ennesimo oscar compensativo, penso in particolare a Ghost dog che non fu neppure preso in considerazione dalla academy.
Scritto da: ava | 06 marzo 2007 a 17:13
Sono d'accordo con roy su Forest Whitaker. Il film lo considero una "americanata", ovvero un tentativo di presentare al pubblico dei yankees un argomento talmente vasto e complesso che gli Americani non potrebbero mai capire se non in una versione coca cola. Idi Amin Dada, come quasi tutti i dittatori americani era una persona prima di tutto carismatica (il fascino del male...): alto 2 metri, 120 chili di peso, campione di pugilato per 10 anni, musicista, stregone, si intitolava "Feldmaresciallo, signore delle bestie sulla terra e dei pesci nel mare ecc." e il povero Forest è ancora una volta la prova che un attore nero americanon non può entrare nella complessità del carattere di un africano
Scritto da: firebird | 01 dicembre 2007 a 17:46