Uno degli attori piu’ bravi, ma innegabilmente anche piu’ belli del cinema italiano: Fabrizio Bentivoglio, nato a Milano il 4 gennaio 1957.
Abbandonata la carriera calcistica per un infortunio (giocava nelle giovanili dell’Inter, il che e’ un altro punto a suo favore) approda ai corsi di recitazione de Il piccolo di Milano, facendosi notare nelle sue prime apparizioni teatrali.
Al cinema debutta nel 1980 con Masoch di Franco Brogi Taviani e per tutti gli anni ‘ 80 fa la gavetta in molti film italiani, spaziando da La storia vera della signora dalle camelie di Mauro Bolognini, accanto a Isabelle Huppert (1980) fino allo scult di Carlo Vanzina, Via Montenapoleone accanto alle top model Carol Alt e Renée Simonsen del 1986.
L'affermazione arriva con la collaborazione con Gabriele Salvatores: la partecipazione a Marrakech express del ‘89 si concretizza l’anno seguente con Turnè di cui l’attore scrive anche la sceneggiatura.
Sempre nel 1990 e’ nel cast del film che piu’ di tutti rappresenta il “minimalismo italiano” tipico dei primi anni ‘90: storie intimiste di trentenni confusi tra i ricordi della giovinezza e le responsabilita’ che avanzano, Italia-Germania 4-3 di Andrea Barzini: di quel cast ritenuto promettente solo Bentivoglio e’ riuscito a mantenere le promesse, Giuseppe Cederna bloccato probabilmente dalla mancanza del phisique du role, Ghini riciclatosi nei film-panettone e la Brilli trasformatasi nello spot vivente del compagno chirurgo plastico.
L’incontro con Silvio Soldini sul set de L’aria serena dell’ovest (1990) ha un seguito nel ‘93 con Un’anima divisa in due (che vale all’attore la Coppa Volpi) e nel 1997 con Le acrobate.
Del 1995 e’ il film di Michele Placido Un eroe borghese dove l’attore offre una misurata ma intensa interpretazione del Giudice Ambrosoli, l’anno seguente supera altrettanto egregiamente la difficile prova del prete pedofilo in Pianese Nunzio 14 anni a maggio di Antonio Capuano.
Nel 1998 partecipa a La parola amore esiste di Mimmo Calopresti e si distingue in La balia di Marco Bellocchio, (1999) entrambi i film hanno come coprotagonista femminile Valeria Bruni Tedeschi.
Nel 2000 per la regia di Carlo Mazzacurati gira il divertente La lingua del santo accanto ad Antonio Albanese.
Nel 2003 la partecipazione a Ricordati di me, il film che ha spedito il regista, Gabriele Muccino in America; nel 2004 viene diretto da Sergio Rubini in L’amore ritorna e nel 2006 Bentivoglio e’ protagonista di un’altra pellicola del regista attore pugliese, La terra. L’ultima fatica e’ il ruolo del guardaspalle svagato con sogni da cowboy ne L’amico di famiglia di Paolo Sorrentino.
Fabrizio Bentivolgio si e’ cimentato anche con la regia, debuttando nel 1999 con il corto Tipota ed e’ imminente l’uscita del suo primo lungometraggio, Lascia perdere Johnny.
Lista aggiornata al 2017 dei film interpretati dall'attore
Happy Family, 2010, di Gabriele Salvatores
Una sconfinata giovinezza, 2010, di Pupi Avati
Scialla! (Stai sereno), 2011, di Francesco Bruni
Tutto tutto niente niente, regia di Giulio Manfredonia (2012)
La sedia della felicità, 2013, di Carlo Mazzacurati
Il capitale umano,2014, di Paolo Virzì
Il ragazzo invisibile, 2014, di Gabriele Salvatores
Dobbiamo parlare, 2015, di Sergio Rubini
Gli ultimi saranno ultimi, 2015, di Massimiliano Bruno
Forever Young, 2016 di Fausto Brizzi
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