Koistinen, fa la guardia notturna in un grande magazzino, incapace di instaurare dei rapporti coi suoi colleghi di lavoro e di rendersi conto che c’e’ una donna che potrebbe amarlo (la ragazza del chiosco) forse perche’ chiuso nei suoi sogni di gloria, quelli di formare una ditta tutta sua e diventare qualcuno. L’uomo si lascia irretire dalla bella Marja che in realta’ vuole solo scoprire i codici per entrare nel centro commerciale e fare un colpo nella gioielleria; Koistinen si accorge della manovra della ragazza ma va incontro al suo destino di vittima predestinata senza ribellarsi..
Si conclude con questo film la “trilogia dei perdenti” che ha toccato i disoccupati de Le nuvole in viaggio gli emarginati senza casa e senza memoria de L’uomo senza passato e ora la solitudine dettata da il mito economico della vita moderna. Il film si chiude quasi come si apriva l’opera precedente: il protagonista pestato e buttato fuori da un auto, aiutato da una donna: forse solo al di fuori delle regole schematiche di questa societa’ si puo’ pensare di trovare la felicita’?
Anche nello stile Kaurismaki resta sempre splendidamente fedele a se’ stesso: la gelida fotografia dai colori smorzati “tipici” dell’Est Europa, i primi piani insistiti, la macchina da presa quasi fissa e quasi sempre frontale rispetto alla scena, i dialoghi laconici e tanta musica.
Bello e toccante.
molto bello questo commento. e anche molto giusto. Hai ragione su Aki. Rimane meravigliosamente estraneo al mondo consumistico/materialista. Sa di perdere la sua battaglia ma è felice di farlo.
Scritto da: hstruman | 25 gennaio 2007 a 19:52
ma hai scritto anche questa recensione?
http://filmup.leonardo.it/lelucidellasera.htm
Scritto da: aki | 26 gennaio 2007 a 21:59
sto facendo un giro fra i miei blog preferiti per avvisarli che li inserirò fra i link del mio blog e tu/voi siete fra questi... ti/vi leggo spesso e mi complimento assai.
Scritto da: Orson | 29 gennaio 2007 a 12:32
grazie orson, ben gentile con un nome cosi', poi.. ;-)
aki non so come ti venga: non sarei in grado di sostenere in una recensione che e' un film senza speranza e qui dire che invece una speranza di felicita' c'e'..
grazie hstruman, anche le tue precisazioni sono sempre molto puntuali e sottili! :-)
Scritto da: ava | 29 gennaio 2007 a 12:49
implacabile aki e grandissimo
Scritto da: deliriocinefilo | 30 gennaio 2007 a 13:15