Le ore che precedono l'assassinio di Bobby Kennedy raccontate attraverso la vita di diverse persone che quella notte si trovavano all’Hotel Ambassador di Los Angeles
Un film corale, che piu’ che ad Altman rimanda a Grand Hotel citato espressamente dall’ex portiere Anthony Hopkins, e che il Mereghetti definisce "il prototipo dei film all-star con storie parallele che si incrociano"; ma qualunque sia il referente, la gente che quella fatidica notte dell’8 giugno ‘68 si ritrova all’Ambassador e’ lo spaccato di un’America che sta cambiando e perdendo definitivamente la sua innocenza, alcuni personaggi sono tipici di quell’epoca: la ragazza pacifista che si sposa solo per impedire che un ragazzo finisca in Vietnam, la moglie ricca che si identifica nel suo status sociale, il marito che invece e’ tra i primi ad andare in analisi per ritrovare se’ stesso, la ex bellona finita a fare la parrucchiera e tradita dal marito (un'intensa Sharon Stone, imbruttita per l’occasione ma soprattutto amara e fintamente cinica che con questa prova si riscatta alla grande dal “razzy” meritato per Basic Instinct 2).
Il regista Emilio Estevez, figlio di Martin Sheen, non sempre riesce a dominare le varie storie che compongono questo affresco sociale, pero' il film, che ha tra i suoi punti di forza quello di di amalgamare perfettamente le scene di repertorio con la fiction, colpisce nel segno ed e’ tragicamente commovente nell’attualita’ dei discorsi di Bobby Kennedy che punteggiano i film: non solo la necessita’ di lasciare il Vietnam si equivale alla necessita’ di uscire oggi dall’Iraq, ma di estrema attualita’ sono anche i discorsi sull’ecologia e quelli contro le lobby delle armi: peccato non aver dato una chance alla pace!
Credo proprio che sia come scrivi alla fine, cioè è un film che pur nelle sue imperfezioni non si può non amare.
E poi chi tesse le lodi di Miss Stone ha sempre il mio incondizionato rispetto. L'altro giorno parlandone con un amico gli dicevo più o meno ciò che scrivi tu: fortuna che è arrivato Bobby a riequilibrare il meritato Razzy per quella mondezza di Basic Instinct II. E poi c'è questo Alpha dog che dovrebbe uscire e che pure sembra interessante...
Scritto da: | 31 gennaio 2007 a 18:06
io l'ho adorato nella versione Veneziana denominata "work in progress"... sarebbe stato ancor più bello in quella veste, aperto non concluso, programmaticamente in divenire. Non che le differenze siano poi molte fra le due versioni, ma - per riallacciarmi a ciò che dici - quest'ipotesi avrebbe giustificato le discontinuità e le imperfezioni.
Scritto da: Oson | 31 gennaio 2007 a 19:32
Un ottimo film. Ma davvero per te Sharon Stone l'hanno imbruttita? Mmm... non è che sia "solo" una conseguenza, per così dire, anagrafica..?
Eh!
BenSG
Scritto da: BenSG | 01 febbraio 2007 a 10:05
Il discorso di Bobby è tremendamente attuale...
Già, se si fosse data quella chance alla pace chissa se oggi parleremmo ancora di quelle cose...
Scritto da: olmo | 02 febbraio 2007 a 16:26
il guaio olmo, e' che non lo sapremo mai e siamo ancor qua a barcamenarci cono gli stessi problemi :-(
benSG, il parruccone era imporponibile e quelle due rughe ai lati della bocca erano quantomeno approfondite ;-)
molto probabilmente ahi raigione orson, tra l'altro ho notato nei traler delle battute diverse da quelle del film, vabbe' che quella ormai e' pratica assodata..
un anonimo che ama la stone... echissara'mai? Noodles?
;-)
Scritto da: ava | 05 febbraio 2007 a 17:54
La malinconia del sogno spezzato che viene fuori specialmente dalle ultime sequenze di questo film rimarrà a lungo nella mia anima.
Inoltre per la prima volta ho trovato Demi Moore convincente, io che l'ho sempre considerata una cagna insipida.
Scritto da: alp | 12 febbraio 2007 a 09:55
alp, mi ha divetito la tua definizione della povera Demi che non e' mai stata un idolo neppure per me e nemmeno stavolta ha suscitato il mio interesse, sara' che la sua era una delle storie piu' sfilacciate del film... :-)
Scritto da: ava | 12 febbraio 2007 a 13:11
In questo film, Emilio Sheen Estevez è certo meglio come regista che come attore. Mi piace come mette la mdp e come la muove nello spazio. Non credo questo film rimarrà a lungo nella memoria ma certo la moltitudine di bravi interpreti che danno grande prova di sè fa molto della fortuna del film.
Grandi la Stone e la Moore. Bella prova del compagno della Moore, in quella ch'è forse una delle sue migliori interpretazioni. Perfetto e misurato Hopkins. Bravo il padre del regista che dopo The departed si conferma un grande attore non protagonista, seguendo la moda dei vecchi grandi attori americani. Certo che dai tempi del primo Apocalyse now n'è passata d'acqua nei fiumi del Vietnam e della Cambogia.
NEl complesso m'è piaciuto ma non quanto la cameriera mora, tale Mary Elizabeth Winstead.
Un pò stucchevole il finale ma ci può stare, eppoi bellissime le foto sui titoli di coda.
Un pezzo di storia con cui criticare e dalla quale imparare.
Hola
Scritto da: El gordo loco | 25 febbraio 2007 a 14:36
cioa gordo, mi dai l'occasione di dire una cosa che mi ha un po' infastidito: in quelle foto finali, ok che erano l'esaltazione di bobby, ma una foto con marilyna ce la dovevano mettere, no?
;-)
Scritto da: ava | 27 febbraio 2007 a 18:01
si riscatta eccome zia sharon. Imbruttita, ma insomma... ho come la sensazione che sia impossibile imbruttirla lei. (Va be' la finisco che sono disgustosamente di parte).
A me il film è garbato molto, fosse anche solo che per una volta scèro interpreta un personaggio degno. Certo magari qualche personaggino faceva un po' troppo tappezzeria da rivista storica.
Scritto da: Noodles | 27 febbraio 2007 a 21:16
E già.
D'altraparte la cosa non avrebbe scalfito il valore del personaggio, sarebbe stato un film più vero e meno ipocrita.
Certo...il film non voleva parlare della vita privata di Bobby ma in quelle foto si parlava anche di quella.
Eppoi...negli states, da quando in qua un fatto come quello è irrilevante?
Però può anche darsi che la cosa dipenda da un taglio della Produzione più che da una scelta di totale devozione religiosa da parte di Emilietto Sheen.
Hola
Scritto da: El gordo loco | 28 febbraio 2007 a 08:05