Hotaru no haka
Giappone 1988
regia e sceneggiatura di Isao Takahata
Isao Takahata, cofondatore, assieme al celebre Hayao Miyazaki, del Ghibli Studio firma questo classico dell’animazione giapponese poco conosciuto qui da noi, che racconta le drammatiche vicende di due fratellini, l’adolescente Seita e la piccola Setsuko nel 1945, mentre la Seconda Guerra Mondiale sta per volgere al termine. Il padre, ufficiale di Marina, e’ disperso in guerra e la madre muore in seguito ad un bombardamento aereo; i due fratellini trovano rifugio presso una famiglia di parenti ma ben presto la zia inizia a far pesare questa forzata ospitalita’ allora i due ragazzi si rintanano in una grotta abbandonata lungo il fiume ma gli stenti e la fame costeranno la vita alla piccola Setsuko: il destino di Seita dopo esser costretto a cremare la sorellina con le proprie mani non viene indagato ma la storia viene narrata come un lungo flashback dal fantasma di Seita.
Un crudo realismo nelle scene di guerra impressionante e insolito per il genere: la scena della madre completamente ustionata, fasciata nelle garze sanguinolenti, si contrappone alla piacevolezza della natura, “matrigna” indifferente alla sorte dei due ragazzi e dell’umanità. Un percorso formativo senza speranza (l’incontro della piccola Setsuko con il cadavere sulla spiaggia, Seita costretto a rubare e a sfruttare gli allarmi antiaerei per intrufolarsi nelle case in cerca di un sostentamento per se’ e la sorella) che nella sua crescente disperazione trova qualche affinita’ con Germania Anno zero di Rossellini.
Non sarò un conoscitore profondo di rossellini ma questo si che lo conosco. Bellissimo.
Scritto da: TerrorSwing | 07 dicembre 2006 a 07:59
Raramente ho visto film più strazianti.
Mi ha spaccato il cuore. Poi io sono anche fratello maggiore di due e l'immedesimazione è stata totale. Ne sono uscito devastato.
Scritto da: gparker | 07 dicembre 2006 a 15:41