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08 novembre 2006

Commenti

Acuta osservazione (anche se il film di Eastwood non l'ho visto), sebbene la menzogna sia uno degli argomenti cinematografici preferiti da sempre... Prova a pensare a Welles, Hitchcock, ecc. ecc.


Ciau!


BenSG

neppure io ho visto il film di Eastwood, ho dedotto dai trailer e spero di non aver azzardato troppo ;-)
Sicuramente la menzogna e il doppio hanno sempre affascinato i grandi reigsti, ma e' questa contemporaneita' che mi incuriosisce..

Ho letto la tua recensione che sostanzialmente condivido tranne per quanto riguarda le riserve su Damon e Nicholson. Considero anch'io molto acuta l'intuizione " politica" che hai avuto e, se fosse così rivaluto Scorsese anche in questo senso, infatti mi aveva deluso quando agli Oscar 2004 scuoteva la testa all'ascolto del discorso antibush di Micheal Moore.
Che THE DEPARTED non sia un capolavoro è chiaro, ma ci si avvicina molto e soprattutto è il miglior Scorsese da 15 anni a questa parte.

mah, che il tema della menzogna sia attuale sono d'accordo, che le guerre preventive nate sulla menzogna siano una cosa mai vista un po' meno...

Ottime, le tue considerazioni sulla menzogna, specie legate alla guerra in Iraq e Afghanistan.
A me il film è piaciuto molto. Con quello di Mann non c'è paragone. L'unica voce che mi ha riabilitato un poco Miami Vice è quella di chi ha saputo mostrarmi come Mann abbia voluto fare un film imperfetto per strutturare una caratteristica dell'uomo...anche filmato.
E nonostante tutto, poche cose oltre alla buona fotografia, mi han segnato... di quel film.
Ho adorato l'estetica e i contenuti di Nuovomondo e Babel...ma "The departed", film perfetto, continua a scorrermi nelle vene dopo molti giorni dalla visione. Gli spunti di riflessione sono moltissimi e profondi.

Hola Ava

gordo, babel non so se vederlo: tu me lo consigli?

abteil, le guerre preventive e non ci son sempre state, e' vero, ma mi concederai che stavolta l'han sparata davvero grossa e infatti gli si sta finalmente ritorcendo conto..

alp non e' un capolavoro ma e' un bellissimo film, questo e' indubbio! :-)

Ok, ok, non sarà un capolavoro per i più... ma é decisamente un film che spacca parecchio, come ho scritto sul mio blog (aggiungo che il mio é un giudizio dato a pelle, non avendo i mezzi per fare critica cinematografica). Io mi auguro abbia i meritati riconoscimenti.
Byez

McQueen
www.cineipsedixit.splinder.com

McQueen, ribadisco: dire che non e' un capolavoro non vuole ASSOLUTAMENTE dire che sia una ciofeca, anzi! ce ne fossero di film di questo livello!

Babel a me è piaciuto moltissimo. Se Ti piace Inarritu e ne hai la possibilità...io te lo consiglio eccome. Ne scriverò nel week end, se mi lasciano un pò di tempo!

Smuack

Amores Perros a parer mio rimane la sua opera migliore. Babel mi é sembrato solo un buon esercizio di stile e niente di più. Ma forse io NCUCDC e quindi é tutto IMHO.
Byez

la lettura trasversale delle ultime pellicole amerinde all'insegna della menzogna mi piace molto. complimOnti. bella intuizione.

grazie noodles :-)

Steve McQuenn, IHMO lo conosco ma NCUCDC sta per..

Bella riflessione, anche se credo si carichi Scorsese di una valenza politica eccessiva.
Io sono convinto che ragionare sui soliti schemi cristologici e mitologici sia nel caso di The Departed più aderente al sottotesto filmico.
è interessante la specularità dei due protagonisti, e come il lato oscuro dello specchio (Damon) sia colui che uccide i due "padri" (uno direttamente l'altro indirettamente). Qui siamo in pieno mito e in pieno Shakespeare!
Forse di così significante con la realtà di oggi è l'egoismo crescente (non ti fidare di nessuno - niente ricevuta niente biancheria) che purtroppo ammorba la società odierna. Altro che guerre globali: la vera guerra è quella combattuta contro il nostro vicino di pianerottolo.
Su Eastwood, direi che siamo alla retorica dell'antiretorica (nel momento in cui si "dileggia" la bandiera se ne riconosce la sua formidabile forza iconica).
Eastwood, fedele a se stesso come sempre, esprime in questo film come in altri suoi, quel tipo di conservatorismo (per favore non ne facciamo un democratico...) come filosofia politica della diffidenza verso l'Autorità.
Scusate la lunghezza e complimenti per gli interventi.
hstruman

complimenti a te per l'acume,hstruman..
a colpirmi , con le debite differenze tra i film (e clint non l'ho ancora visto) era questo tema comune della menzogna e questo rifugiarsi in temi del passato, storie gia' viste (remake, riprese di telefilm o nuovi punti di vista su vicende gia' portate sul grande schermo) sguardo verso al passato che mi pare colpire anche in altri settori aritstici come la musica, pensa all'ultimo disco di Springsteen o addirittura Sting che canta testi del '500: da grandi artisti come sono caratterizzeranno ognuno a modo proprio la propria opera, pero' e' una coincidenza troppo ampia per definirla tale senza pensare che ci sia un sentire comune sotterrraneo che forse capire tra diverso tempo

Non lo so. Probabilmente dietro tutto questo c'è una sorta di atteggiamento nichilista.

Però è vero che è raro trovare acute riflessioni sul presente che non segnalino la grande difficoltà di comunicare se non codici che siano quelli fisici (lotta, aggressione), quasi si senta la necessità di un ritorno alle origini, segno forse della progressiva fine della civiltà.
Non a caso i film della Coppola hanno riscosso un inusitato consenso.
La solitudine dell'uomo (ora tecnologico) unita alla vita vissuta sotto mentito nick(name) non è più vezzo di una borghesia annoiata ma lancinante necessità di una umanità lacerata non più in grado di parlarsi.
Non vorrei fare un discorso forzato, ma non so spiegarmi altrimenti la fascinazione crescente per giochi/film in cui la sopraffazione dell'altro siano gratificanti per lo spettatore, anzichè motivo di turbamento.
Se non con l'egoismo, vissuto come necessità a volte dolorosa, a volte indifferente.

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