Attenzione, pesanti tracce di spoiler nell'ultimo paragrafo!
Andrea, detta Andy, aspirante giornalista d’assalto, viene convocata per uno stage di un anno nella prestigiosa rivista di moda Runaway, dominata con pugno di ferro dalla direttrice Miranda Priestly e contro ogni previsione ottiene il lavoro..
Dall’omonimo best-seller scritto da Lauren Weisberger per vendicarsi delle angherie che la direttrice di Vogue, Anna Wintour, avrebbe inflitto all’autrice, e’ stato tratto questo inutilissimo film che vorrebbe essere una commedia brillante ma che snatura completamente i principi di satira e sberleffo della societa’ tipici del genere e trasforma la pellicola in un noioso elogio del perbenismo imperante.
Andy all’inizio e’ una ragazza che non si interessa di moda e arriva al lavoro con improbabili maglioncini usciti dai fondi di un grande magazzino e si fa beffe delle sue colleghe fashion-victim perennemente a dieta per entrare in una taglia 38, mentre lei sfora allegramente in una 42, poi pero’ si lascia irretire dal dorato mondo della moda e da goffa ragazza si trasforma in una elegante fanciulla ripescando tutto il repertorio reso celebre da Audrey Hepburn (da Sabrina a Cenerentola a Parigi senza dimenticare Vacanze Romane) ed infatti l’attrice scelta per il ruolo, Anne Hathaway, gia’ protagonista di pellicole per teen ager dove si compiva la taumaturgica trasformazione della bruttina in magnifico cigno, richiama vagamente il tipo di Audrey Hepburn: figura smilza, capelli scuri con immancabile frangetta ed occhioni da cerbiatta.
A farle da contraltare c’e la perfida direttrice, interpretata da una Maryl Streep che costruisce una simpatica virago in maniera impeccabile ma senza troppa originalita’: forse sara’ il medesimo colore di capelli della Crudelia Demon di Gleen Close a renderla prevedibile, ma la sua interpretazione non mi e’ parsa poi cosi’ grandiosa, non manca neppure la scena madre senza trucco e occhi rossi di pianto in cui si scopre che (udite udite!) dietro la perfetta donna di successo si nasconde una donna dalla disastrosa vita sentimentale.
Insomma tra una sfilata di moda e un vernissage di tendenza il film procede senza che accada nulla di rilevante finche’ a un certo punto la nostra goffa protagonista si accorge di esser diventata una strafiga, ma perfida come la sua datrice di lavoro: se il film fosse finito con il confronto tra le due donne all’interno della lussuosa Mercedes che le scarrozza per Parigi, si sarebbe potuto ancora salvare dimostrando come il diavolo attiri le sue vittime lusingandole con il miraggio di una vita meravigliosa, ma si sa, al diavolo non riescono mai i coperchi cosi’ la fanciulla capisce che persona terribile e’ diventata e torna dal fidanzato cha aveva tradito previa opportuna rottura (e meno male che il regista arrivava dal trasgressivo mondo di Sex and the city!) e fa un altro sacco di cose buone per ripagare le persone a cui aveva fatto le scarpe: con questo insopportabile finale stucchevole e perbenista si uccide in maniera definitiva un film che riesce mai a decollare.
Ho sempre avuto dubbi su Meryl Streep, soprattutto al'inizio della carriera non sopportavo i suoi vezzi da actor studio come tirare su col naso in continuazione e grattarsi la schiena per esprimere disagio. Ma qui invece mi tocca difenderla, la sua interpretazione è grande nella sua leggerezza,Meryl gioca col suo personaggio con la nonchalance di un Maradona che palleggia sulla spaggia.Lei e Tucci sono i veri motivi per vedere questo film, una commedia divertente ma davvero niente di speciale.
Scritto da: alp | 06 novembre 2006 a 14:51
Sarà che non sopporto certo mondo dell amoda, ma questo film mi guarderò bene dal vederlo.
OT Maledizione! Ieri sera ho cominciato a vedere il cofanetto di "24". Ti dico solo che mi sono costretta ad andare a dormire dopo la fine del terzo episodio, altrimenti avrei continuato a oltranza! ;o)
Scritto da: Emanuela | 06 novembre 2006 a 16:25
anche io ho apprezzato la Stree e Tucci, alp, pero' non credo che possano salvare questa ciofeca senza speranza.. tornando alla lor prova e' certamente buona ma nonha nulla di memorabile, un guizzo esaltante.. pero' ribadisco il film mi ha talmente deluso che neppure se avessero fatto chissa' che' mi sarei potuta risollevare.. :-(
Manu, dillo: vuoi litigare! ;-)
cmq e' dal 4° episodio che esce il ragnaccio assasino.. :-P
Scritto da: ava | 06 novembre 2006 a 19:51
secondo me sei un po' troppo cattiva, ava :p
Voglio dire, questo è un film che va preso per quello che è, per i suoi lustrini più che per la storia - che ovviamente è di una banalità telefonatissima. Non è un capolavoro, ma secondo me la sufficienza se la porta. ^_^ Fosse anche solo per la Blunt!
Scritto da: Noodles | 07 novembre 2006 a 02:53
Ah, ecco, mi chiedevo da quando sarebbe uscito... ;o)))
Scritto da: Emanuela | 07 novembre 2006 a 12:14
tranquilla che arriva, manu! :-P
no noodles, siete voi che siete troppo buoni! :-P
Ok un grande cast che si dimostra all'altezza della propria fama ma a parte che non ho riso una volta, quello che mi sconvolge e' la passivita' con cui si accetta la morale del film: non trombate in giro, non fate le scarpe ai colleghi ma trasgredite spendendo una fortuna in vestiti ed accessori perche' tanto anche l'ultimo maglioncino nasce dall'intuizione di un grande artista.. ecco questa morale consumista che si nasconde dietro un paravento di perbenismo mi disgusta.
Scritto da: ava | 07 novembre 2006 a 13:28
Prada o Praga?
leggi qui:
http://informasatira.blog.excite.it/permalink/454795
:-)
Scritto da: passim | 07 novembre 2006 a 23:13
Ben tornato passim! :-)
sono andata a leggere quel post divertente, pero' anche tu: rimandarmi su un blog sushi di excite, come quello dei miei esordi.. :-)
Scritto da: ava | 08 novembre 2006 a 16:57
Meno male che non sono andato a vederlo!
Scritto da: roy | 08 novembre 2006 a 17:31
.. oltre alla morale fatta di inviti all'acquisto, credo non sia da tralasciare la serie infinita di "spot" pubblicitari che attraversano la pellicola.. oltre al prevedibile marchio che da il titolo, è un trionfo di chanel, fendi, marc jacobs, starbucks, mercedes, apple, e chi ne ha visti latri si accomodi pure, oltre al creare in anticipo attesa per il nuovo harry potters che uscirà realmente
Scritto da: andrea | 11 novembre 2006 a 01:29
il placement product e' ormai pratica consolidata ma che il film faccia anche un pretrailer di harry potter e' una bella (?) novita'.. grande andrea che l'ha notato
Scritto da: ava | 12 novembre 2006 a 01:28
bellissimo........
Scritto da: aurelia | 25 novembre 2006 a 14:57
secondo noi questo film e molto significativo xchè fa vedere di come la ragazza viene catapultata nel mondo della moda ,cosa che non si aspettava di fare ma con il suo look non era ben accettata da l'altra ragazza ma si nota la differenza di come cambia quindi state zitti se non l'avete visto brava autore
Scritto da: paola&erica | 29 novembre 2006 a 12:26
io penzo che il film sia da oscar e che andy sia una bravissima attrice! il titolo forse rimane un po banale!
Scritto da: gianni | 29 novembre 2006 a 17:49
noodles ha segnalato la Blunt che io segnalerò a chi di dovere per gli Oscar (in a supporting role).
Il film, come hanno fatto notare riviste come Duel, e qui mi accodo, ricorda molto quelle commedie anni '60, dove il bello era proprio il fatto che fossero telefonate, non è che si va sempre al cinema per essere sorpresi, per avere uno sguardo sul mondo e soffrire per l'umanità che sta male e, belli rassicurati, poi tornare a casa e mettere su un dvd mangiando una vaschetta di gelato.
A volte si va al cinema per godere della fuffa, del divertimento fine e se stesso, del professionismo degli attori, di una colonna sonora che ci fa muovere le chiappe e godere di una recitazione (quella della Streep da godere in originale assolutamente) da applausi.
Mica si vive solo per le faccette da "Oh, Dio quanto soffro mi hanno stuprato la figlia" di Sean Penn. O per le espressioni monocorde di un Nicolas Cage.
Ve lo dico io: avete tutti un disperato bisogno di chanel! ^_^
Scritto da: hstruman | 30 novembre 2006 a 20:53
hstruman tesoro, io ho una passione per le commedie, ma se osi paragonare questa ciofeca moralista (risottolineo che e' il moralismo da 4 soldi a nausermi in questo film) anche solo con un film di Doris Day ti picchio con un tacco a spillo! ;-)
ah! il mio profumo e Mademoiselle Coco, anche se le soddisfazioni che mi dava il primo Gianni Versace non le provero' mai piu'.. sigh!
Scritto da: ava | 01 dicembre 2006 a 17:38
è vero ava, il primo Gianni Versace non tornerà più. Da quando l'azienda è stata impugnata da quel trans di Donatella... lasciamo perdere.
un abbraccio ava, splendore e un bacio.
Senza malizia che sono già fidanzato con un ragazzo stupendo. ^_^
Scritto da: hstruman | 04 dicembre 2006 a 21:21
ah, grazie di cuore per avere messo il link al mio sito. un gesto gentile che non ha prezzo. Scusa se sono sentimentale. ;-)
Scritto da: hstruman | 04 dicembre 2006 a 21:23
e' stato un piacere mettere il link. il tuo blog mi piace, poi ora che so della tua passione per Gianni Versace, la mia stima e' aumentata a dismisura e ti perdono anche il sentimentalismo (con l'eta' succede) ;-)
Scritto da: ava | 05 dicembre 2006 a 17:25