Il regno di Elisabetta II non fu mai cosi’ poco amato come in quella settimana di delirio mediatico che segui’ la morte di Diana Spencer, ex principessa del Galles. Lo scollamento tra Elisabetta e i suoi sudditi e’ l’occasione per Stephen Frears di mostrare due idee del mondo ormai inconciliabili, al di la’ del loro significato politico: non e’ necessario essere monarchici per apprezzare la dignita’ della Regina che preferisce gestire il dolore nella privacy, forse del proprio cuore piu’ ancora che nel seno della sua famiglia, una sovrana cacciatrice che e’ ancora in grado di andare a rendere omaggio alla bellezza di un cervo ucciso in malo modo da un ricco londinese che ogni tanto si diletta a praticare la caccia a pagamento.
C’e’ sicuramente una similitudine, anche visiva tra l’immagine del cervo ucciso ed Elisabetta in piedi, costretta a manifestare in televisione il suo cordoglio, ma piu’ che la fine della monarchia, presumo che questa simbologia alluda alla fine del legame con le tradizioni per cedere all’invadenza dei media.
Diana ed Elisabetta sono poi cosi’ diverse? Sicuramente nel modo di gestire le loro esistenze si’, ma se ci si sofferma su quel silenzio della regina prima di commentare un’affermazione di Blair nel finale, quando le ricorda che era cosi’ giovane quando e’ salita’ al trono si puo’ scorgere lo stesso destino che accomuna le due donne: assumere in giovanissima eta’ dei ruoli esorbitanti.
L’interpretazione di Ellen Mirren e’ stata giustamente glorificata dalla Coppa Volpi alla recente Mostra del Cinema di Venezia: quello che mi ha colpito di piu’ della sua recitazione perfetta, e che ancora una volta sottolineava la distanza del mondo di Elisabetta con quello attuale, e’ stata la sua postura perfetta che risalta particolarmente nel montaggio alternato delle telefonate con Blair, ripreso sempre scomposto alla sua scrivania.
Veramente un bel film e condivido completamente l' interpretazione che e' stata data alla tragica vicenda.
ciao
Scritto da: roy | 28 settembre 2006 a 20:14
Ava, ma sai che non ho capito se il film -interpretazione della Mirren a parte- ti è piaciuto..? Dai, entra anche tu nel mio esclusivo club (http://www.delikatessen.splinder.com/post/9282209) dei verbalmente lapidati! Ammettilo che hai sbadigliato e che di spiare dal buco della serratura dei Reali non te ne potrebbe fregare di meno, su!!!
;o)
BenSG
Scritto da: BenSG | 29 settembre 2006 a 02:18
dopo aver visto questo film tanto carino quanto sciocco e inutile ho sentito il bisogno di vedere THE ROAD TO GUANTANAMO, sono troppo moralista? Comunque quest'ultimo non te lo perdere
Scritto da: alp | 29 settembre 2006 a 14:31
veramente a me The queen e' piaciuto e non poco: l'ho trovato ben fatto e interessante come ennesima riflessione sui danni della sovresposizione mediatica: un punto di vista decisemaent einusuale quello scelto da Frears, dovete riconoscerlo
The road to guantanamo magari me lo perdo: non ho mica la forza di farmi angosciare da questa storia tanto io a questo governo americano lo manderei a quel paese a prescindere..
Scritto da: ava | 29 settembre 2006 a 18:02
sono perfettamente d'accordo in particolare con la chiosa finale: mentre guardavo il film avevo proprio l'impressione che la Mirren avesse come inglobato in sé postura, andamento, movimenti della regina. ovviamente sulla voce posso discuterne poco, avendolo visto in italiano.
Scritto da: Noodles | 30 settembre 2006 a 14:00
si' sulla voce non possiamo dir nulla, Noodles ma la Mirren era davvero regale.. mi ha colpito molto anche quel suo modo di stringere il labbro superiore, che mi sembra caratteristico di Elisabetta II, oltre che sintomo di un grande sforzo di volonta' per adeguarsi al suo ruolo.
Scritto da: ava | 30 settembre 2006 a 15:23
MA POI...SARà DEVVERO COSì?
Scritto da: monica | 02 ottobre 2006 a 16:55
Questo film è stato dipinto come qualcosa di eccezionale...
BEh, come prodotto cinematografico a me non è sembrato tale.
A tratti pure pallosetto. l'ho visto all'ultimo spettacolo e la stanchezza si faceva sentire. Due posti sotto di me un'uomo non solo dormiva ma russava rumorosamente.
Certo, gli attori sono tutti perfetti, dalla Mirren all'interprete di Carlo, da Blair ai dièpendenti di Buckingham palace, la moglie di Blair ed il suo scribacchino. Perfetti nella ricostruzione di ogni gesto o movimento.
Però...
Ok, non è Hollywood e non siamo negli States...però...
Il montaggio con inserti di video reali...rende particolare la pellicola ma non certo originale.
Oltre alla recitazione gli ho trovato un'altra sola cosa molto bella....e per cui rendo merito e grazie a Frears.
Il fatto di aver mostrato le ragioni della regina; il fatto di aver ipotizzato che la Diana pubblica non fosse corrispondente a quella privata e magari a quella vera; il fatto che Elisabetta II meriti riconoscenza da parte del suo popolo...per la vita privata che, sin da piccola, ha sacrificato al suo Paese, per non aver mai potuto comportarsi spontaneamente ma sempre guardare alle conseguenze di ogni suo gesto. E' pur sempre di una monarchia che regge da 400 anni, che parliamo. Una nazione a cui tutto il mondo guarda con rispetto e ammirazione.
In questo aspetto...è proprio bello e originale.
Hola Ava
Scritto da: El gordo loco | 05 ottobre 2006 a 12:31
hola gordo!
anche io ho amato il ritratto di Elisabetta sia come donna che come simbolo non tanto di una monarchia ma di un modo ormai scomparso (o irrimediabilmente destinato a scomparire) fatto di dignia' e privacy
Scritto da: ava | 05 ottobre 2006 a 17:54
Il film mi è piaciuto e ottima l'interpretazione dell'attrice
Scritto da: Mariangela Gianturco | 16 dicembre 2018 a 22:59