Aveva compiuto 90 anni il 1° maggio di quest’anno, essendo nato nel 1916 in Canada. La famiglia si trasferisce ben presto in California e Gwyllyn Samuel Newton Ford viene naturalizzato come cittadino statunitense nel ‘39, mentre sta muovendo i primi passi nel mondo cinematografico.
Il primo film di un certo spessore e’ Seduzione , diretto da Charles Vidor nel 1940 dove per la prima volta si forma la coppia esplosiva Rita Hayworth/Glenn Ford che insieme girera’ cinque film diventando celeberrima con Gilda del 1946.
Nel frattempo Ford era stato in guerra, distaccato in Francia e per le sue eroiche azioni la repubblica Francese lo insignira’ della Legion d’Onore nel 1992.
Del 1946 e’ un altro film, il melodrammatico L’anima e il volto che lo vede recitare accanto a Bette Davis, l’attrice veste il doppio ruolo di due gemelle sfoggiando trucchi simili a quelli di un altra pellicola dello stesso anno, Lo specchio scuro di Siodmak interpretato da Olivia De Havilland.
Dopo l’enorme successo di Gilda Glenn Ford diventa un attore acclamato e richiestissimo, nel 1950 lo troviamo anche accanto ad Alida Valli in uno dei film della sua parentesi americana, La Torre bianca, mediocre pellicola che narra una (dis)avventura alpinistica.
Nel 1953 e’ il protagonista di uno dei capolavori di Fritz Lang Il grande caldo, dove interpreta Dave Bannion, sergente di polizia che sventa in solitaria una banda di criminali che era arrivata a uccidergli la moglie e farlo dimettere dal corpo.
La collaborazione con Lang prosegue l’anno seguente con La bestia umana, rivisitazione del romanzo di Zola, accanto a Ford c’e’ ancora Gloria Grahame, come ne Il grande caldo.
Da ricordare anche il film del 1955, Il seme della violenza dove Ford e’ un insegnante in una scuola “difficile” dove fatichera’ non poco a guadagnarsi la stima dei propri allievi. La storia e’ banalissima e rivista piu’ volte, ma il film di Richard Brooks si segnala per essere il primo ad impiegare una canzone rock’n’ roll nella colonna sonora, niente meno che Rock around the clock.
Tra il ‘56 e il ‘57 Glenn Ford e’ protagonista di grandi film western firmati da Delmer Daves: Vento di terre lontane che rivista in chiave western l’Otello e l’immortale Quel treno per Yuma.
Sempre della coppia Daves/Ford e’ uno dei western che prediligo in assoluto, non tanto per qualita’ artistica ma per una particolare impressione infantile, il film e‘ Cowboy che narra il realizzarsi del sogno di un ragazzo di citta: diventare cowboy. Frank Harris (Jack Lemmon) si unisce alla squadra del mandriano Tom Reese (Glenn Ford) e provera’ sulla sua pelle la dura vita del west che sgretola la sua ingenuita’: la scena del gioco col serpente che causa la morte di uno dei cowboy e il trafugamento degli stivali del cadavere rimarra’ sempre indelebilmente impressa nella mia memoria!
Oltre ai western che segneranno quasi tutta la carriera di Ford negli anni ‘60, l’attore non disdegna le commedie: in Angeli con la pistola del 1961 e’ il gangster dal cuore d’oro Dave Lo Sciccoso, che aiuta la barbona Annie (Bette Davis) convinto che le sue mele gli portino fortuna. Il film e’ un remake di Signora per un giorno del 1933 sempre diretto da Frank Capra.
Nel ‘63 e’ il padre vedovo a cui il figlio (un pestifero Ron Howard) trova la moglie ideale in Una fidanzata per papà firmato da Vincente Minnelli, regista che aveva diretto Glenn Ford anche l’anno precedente nel mediocre remake di un grande film degli anni ‘20 che aveva per protagonista Rodolfo Valentino, I quattro cavalieri dell'apocalisse.
A partire dagli anni ‘70 l’attore si dedica alla televisione, l’ultimo ruolo degno di nota la cinema e’ il ruolo del padre “terrestre” (Jonathan Kent) di Superman nell’omonimo film del 1978 ed e’ una triste coincidenza che l’attore sia venuto a mancare ieri, 30 agosto 2006 mentre nei cinema di tutto il mondo spopola il nuovo blockbuster dedicato al supereroe.
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