Il 6 giugno 1906 nasceva a Roma Paolo Stoppa, piu’ noto per la sua attivita’ teatrale che cinematografica, anche se il suo curriculum cinematografico e’ lunghissimo: da La Corona di ferro a Miracolo a Milano, da L’oro di Napoli a Vanina Vanini da C’era una volta il west, alle diverse partecipazioni ai film di Toto’, per Stoppa c’e’ sempre una caratterizzazione possibilmente negativa, data la vocetta querula e lo sguardo vitreo.
Nel 1938 entra a far parte della compagnia del Teatro Eliseo di Roma, dove incontra Rina Morelli che sara’ la sua compagna di vita e di lavoro.
Nel dopo guerra sara’ determinante l’incontro con Luchino Visconti: sotto la guida del grande regista, la coppia Morelli-Stoppa dara’ vita a indimenticabili rappresentazioni del teatro contemporaneo americano, da Tennessee Williams ad Arthur Miller.

Visconti lo vuole anche per i suoi film, in Rocco e i suoi fratelli, ma soprattutto ne Il Gattopardo: la fisicita’ Stoppa e’ perfetta per il ruolo di Don Calogero Sedara, il plebeo arricchito padre di Angelica; ma il ruolo cinematografico con cui viene maggiormente identificato Stoppa e’ pero’ quello di un Papa, Pio VIII, ne Il Marchese del Grillo di Mario Monicelli, del 1983.
Il primo maggio 1988 l’attore si spegne nella sua Roma.
Ammazza non te ne perdi uno di anniversario ! Almeno c'è qualcuno che ricorda artisti troppo dimenticati come Stoppa. Il mio rapporto con lui è fatto soprattutto di ricordi d'infanzia, sceneggiati tv e qualcuna delle ultime cose che ha fatto a teatro.Sulla scena e sul piccolo schermo è stato grande attore, al cinema è stato usato solo come caratterista
Scritto da: alp | 06 giugno 2006 a 12:59
eh lo so che sono un po' fissata, cmq questi sono i post che mi divertono di piu': almeno ripasso leggo le critiche di film che non vedo da secoli..
e' un piacere del tutto personale che riverso sui poveri avventori di questo blog.. :-)
Scritto da: ava | 06 giugno 2006 a 13:37
un genio. anche se forse dovrei recuperarne l'attività teatrale - per quanto possibile. il lungo sodalizio con visconti lascia ben sperare. La scena del vedovo pentito di essersi mangiato "a pizza" mentre la moglie moriva è da antologia.
Scritto da: Noodles | 06 giugno 2006 a 15:48
ricordando questa scena mi fai pensare che Stoppa, se ben utilizzato, avrebbe potuto essere una maschera cruda della meschinita' italiana, la versione "cattiva" di Sordi.
Scritto da: ava | 06 giugno 2006 a 17:49
Desordre: appunti sparsi tra decessi e compleanni
Si fa per scherzare, eh! ;)
Sei pur sempre l'unica a riportare all'attenzione artisti di cui altrimenti non ci ricorderemo. Ad esempio la Monroe.
Cmq attenta, gli spostati iniziano a farti concorrenza ;)
Scritto da: snaut | 06 giugno 2006 a 21:35
Ti consiglio un ottima rivista di cinema on line, tra le migiori che mi è capitato di leggere.
www.frameonline.it la conosci?
Scritto da: Linda Fiorentino | 07 giugno 2006 a 09:54
buona la buttuta snaut! solo che essendo desordre magari per due mesi non vi propino piu' nessun anniversario.. ;-)
magari fossi ingrado di fare concorrenza a gli spostati, venerati ed amati critici!
Non , linda, sinceramente non conosco la rivista, ma rimediero' prestissimo, grazie della segnalazione
Scritto da: ava | 07 giugno 2006 a 10:50
verissimo. in effetti la faccia arcigna, da profittatore assoluto l'ha vestita in Siamo uomini o caporali? dove addirittura interpretava TUTTI i "caporali" del film, immagine stessa del sopruso secondo Totò.
Scritto da: Noodles | 07 giugno 2006 a 23:23
azz noodles, che preparazione su Stoppa: insospettabile! chapeau davvero! :-)
Scritto da: ava | 08 giugno 2006 a 12:20