Ho visto le prime due puntate del serial canadese Il segreto di Grande Ourse e non mi e’ piaciuto per nulla, a conferma che anche sul satellite l’estate diventa l’occasione per raschiare il fondo del barile, soprattutto in concomitanza con grossi eventi sportivi.
Nonostante il chiaro rimando, anche iconografico, a Twin Peaks la trama si segue a fatica risultando molto confusa: siamo di fronte alla classica, pittoresca cittadina spersa tra le foreste dove accadono sconvolgenti fatti sovrannaturali, nello specifico ad improvvisi scompensi nella ricezione televisiva iniziano a seguire fatti sanguinosi; probabilmente gli intrecci troveranno un loro equilibrio nei prossimi episodi, ma sono stata infastidita anche dalla pessima delineazione dei personaggi, tutti estremamente sopra le righe, caricaturali, a cui si mettono in bocca di tanto in tanto delle battute sceme per cercare di smorzare la tensione (che per altro non si crea mai).
Come se non bastasse anche la scenografia lascia a desiderare: tra macchine d’antan e abbigliamenti bizzarri non si riesce a capire in quale periodo la vicenda sia ambientata: se 10, 20 anni fa oppure al giorno d’oggi.
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