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15 maggio 2006

Commenti

finalmente ci sei riuscita .. e comunque ci avrei scommesso che se c'era un gatto in una scena quella era la scena più bella sei una gattara...
vabbhè.. comunque ... alla fine dove sei andata a vederlo a torino??

Ava, stai esagerando! Stai vedendo troppi film! ;o)) Io ho un arretrato clamoroso invece...

Misteriosamente ipnotico

Credevo che mi sarei annoiato e invece queste quasi 3 ore di film sono volate.

ciao

feda mi hai sgamato! ;-)
cmq il film e' al comunale, sala ferrero

roy e alp concordo in pieno con i vostri pareri

nella grande metropoli hai la scusa che i film restano mesi, qui bisogna approfittare dell'occasione, manu! :-)

per quanto io sia molto interessato alle tematiche religiose, Il Grande Silenzio non è riuscito a trasmettermi assolutamente nulla, il regista è a mio parere un mediocre che usa ripetutamente tecniche da spot televisivo; gli effetti sono esteriori; l'iterazione è caotica e non dà il senso dello scorrere uguale del tempo, come credo dovrebbe; le scene si succedono senza legame e criterio - proprio il contrario della REGOLA che regge ogni comunità monastica.
a ciò si aggiunge la disonestà della distribuzione, che non ha neppure sottotitolato i rari - ma importanti, proprio perché rari - passaggi parlati.
sono perfettamente d'accordo con il trafiletto di Ceronetti sulla Stampa di domenica scorsa.
Pollice verso.
ciao
F

oh! :-(
forse e' rivolto ad un pubblico non moltro addentro alle cose monastiche che puo' subire il fascino di un mondo cosi' diverso?

Forse invece bisognerebbe dire che è un film brutto, malfatto; che affronta un argomento difficilissimo da rendere cinematograficamente e non ci riesce.
l'altra sera, ho rivisto, per la terza /quarta volta "C'era una volta il West" - a parte il fastidio delle interruzioni pubblicitarie, siamo sicuri che sia davvero un capolavoro? Non potremmo dire che ha un 10% di momenti artisticamente riusciti e il 90% di una lentezza e inutilità (tutti i dialoghi, tra l'altro) insopportabili?
Sulla fine del west (del mito del west) non ci sono vagonate di film migliori?
secondo me, sì. Però bisogna per forza inchinarsi al genio di Sergio Leone (dopo morto, poi, è stato santificato).
insomma, Il Grande Silenzio sfrutta un'aura di sacralità (mancanza di commercialità) per evitare la critica; viene infatti spontaneo dire che un film di tre ore sui certosini "deve" essere diverso, quindi bello. Peccato che Bresson e Kieslowski, ad es. , siano riusciti a parlarci del rapporto tra Dio e uomo facendo "anche" dei bellissimi film tradizionali.
IMHO, naturalmente.
F.

sinceramente mi sfugge il senso del paragone che fai con C'era una volta il west: probabilmente non e' un capolavoro assoluto del genre western, ma ha punte di genialita' che coprono ampiamente i possibili buchi di scenggiatura.
Tornando al grande silenzio, a me e' piaciuto: forse la sorpresa di riuscire ad appassionarmi ad un film (ma preferirei chiamarlo documentario) che dura tre ore e che non ha ne' trama ne' dialoghi, puo' togliere un po' di obbiettivita' nella valutazione del valore oggettivo: se posso accettare che tu lo trovi brutto mi pare decisamente eccessivo definirlo un'operazione furbastra per incantare la critica..
IMHO pure io, ovviamente :-)

in effetti, il paragone non c'entrava molto; anzi proprio non c'era.
è solo per dire che molta critica - non la tua, ovvio (se no manco ti leggerei :-))- segue unicamente stereotipi culturali: sergio leone è riconosciuto come maestro, quindi ogni sua inquadratura trasuda genio -amche quando invece trasuda noia e inutilità; la grande certosa è un argomento sublime, quindi anche il film che ne parla deve essere sublime, anche se non trasmette alcun senso della vita monastica (mi piacerebbe infatti sapere cosa sai tu ora- dopo visto il film - di più di quanto sapevi prima sull'argomento; quindi anche se visto come documentario mi sembra assolutamente carente).
insomma, amio parere una bella occasione mancata; ci sarebbe voluto un altro regista, probabilmente.
chiudo qui
ciao
F

effettivamente ne so tanto come prima, ma forse il fine del film non era quello di istruirci sulla vita monastica , c'e' tutto un discorso sul segno in uno dei pochi dialoghi tra i frati..
ehm.. cmq credo di aver scritto anche io un post panegirico su c'era una volta il west dopo averlo visto sul grande schermo.. spero di non essermi giocata uno stimato lettore ;-)

Per chi si sente abbrutito dai mille rumori quotidiani e dai milioni di inutili parole che ci sovrastano, questa immersione nel "grande silenzio" rappresenta una rara esperienza. Anche chi non è credente o non è portato al misticismo non può non godere di questa atmosfera magica, di questa lenta contemplazione dove ogni gesto, ogni oggetto, ogni movimento hanno un significato ben preciso.

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