Novembre 1959: il massacro di una famiglia in Kansas attira l’attenzione del celebre scrittore Truman Capote che decide di utilizzare il caso per tentare una nuova formula letteraria ibridando romanzo ed inchiesta giornalistica.
Raggelato nel suo fascino disturbante, un biopic sui generis che invece di narrare l’intera parabola esistenziale del protagonista concentra l’attenzione su un particolare episodio della sua vita che si rivela fondamentale per capirne l’esistenza.
Il personaggio in questione e’ Truman Capote controverso protagonista della letteratura e del bel mondo newyorkese che, forte delle sue capacita’ intellettive osa l’inosabile diventando amico degli assassini che compirono lo sterminio della famiglia Clutter per poter ottenere informazioni di prima mano per il suo romanzo-verita’.
Mentre nel biopic tradizionale il protagonista e’ quasi angelicato , perennemente giustificato anche nelle scelte piu’ sconsiderate , in questo film lo spettatore rimane sconcertato perche’ l’immagine che viene data di Capote non e’ molto confortante.
Il titolo che Capote sceglie per il romanzo A sangue freddo si potrebbe adattare perfettamente anche al suo lucido e spietato proposito di utilizzare un sentimento di amicizia a fini letterari; solo le didascalie finali che raccontano come lo scrittore non si sia mai veramente ripreso da questa esperienza permettono allo spettatore di simpatizzare nuovamente per il protagonista del film.
Piu’ che narrare una biografia, o parte di essa, la pellicola indaga sul superomismo che affligge l’artista costretto (?) a mettere l’arte prima dei rapporti umani, un tema assai poco presente nella cinematografia contemporanea.
Grande film e grande P.S.Hoffman. :o)
Scritto da: Emanuela | 28 marzo 2006 a 11:50
Bello, bello...
Scritto da: roy | 29 marzo 2006 a 16:28
stavolta si capiva che e' piaciuto anche a me?
;-)
Scritto da: ava | 29 marzo 2006 a 16:55
Mah, a me non ha convinto proprio del tutto...
Ciau!
BenSG
Scritto da: BenSG | 01 aprile 2006 a 09:22
bensg, troppo gelido, forse?
Scritto da: ava | 03 aprile 2006 a 13:36