Mario ha nove anni, un passato di abusi e violenze e la difficile speranza di un futuro migliore riposta nell'affido presso una coppia della Napoli bene.
Sembrerebbe incolmabile, ma non e' poi tanta, per lo meno a livello emotivo, la differenza tra un bambino soldato ed un bambino della periferia napoletana se quest'ultimo si sceglie il primo come alter ego; del resto la guerra di Mario sara' lunghissima, con un infanzia perennemente in bilico tra la speranza di una nuova; famiglia degna di questo nome e il richiamo della vita libera della periferia.
Nessuno sembra avvertire l'esigenza di Mario di non snaturarsi troppo, a parte Giulia, la madre adottiva, con il suo amore indiscriminato che da vita ad un rapporto intenso che opera una trasformazione anche fisica nella donna a partire dall'uso del rossetto: una necessita' di venirsi incontro che la nostra societa' compresa nell'uso di cellulari e videogiochi ha scordato ed il crudo realismo di Capuano non concede sconti nel mettere in luce tutti i punti di vista: la vita sfatta delle periferie dove si cerca di sopravvivere arraffando quel che si puo', la borghesia rinchiusa nel proprio guscio che non osa mettersi in gioco e prendersi le proprie responsabilita' (il rapporto con Mario sara' cosi' difficile per il compagno di Giulia da metterlo in fuga), il cieco rigore delle istituzioni che dovrebbero prendersi cura di Mario, assistenti sociali ed insegnanti che non sono in grado di affrontare la realta' complessa di un bambino gia' indurito dalla vita, ma non per questo meno fragile.
Però non ho capito se ti è piaciuto o no! :o) Mi interessa molto questo film...
Scritto da: Emanuela | 08 marzo 2006 a 11:35
molto, manu mi e' piaciuto molto, sia per l'argomento trattato che per l'interpetazione: brava la golino, stupendo il bambino.
infatti gli ho dato 4 sulla connection, mo' mi piacerebbe sapere chi mi ha fatto il trackback..
Scritto da: ava | 08 marzo 2006 a 12:39
piaciuto molto anche a me.
anche se, da napoletano, ho visto questo film con una chiave diversa...
Scritto da: snorkrom | 08 marzo 2006 a 18:22
Non ho capito se il film ti e' piaciuto :-))
A me e' piaciuto molto.
Ciao
Scritto da: roy | 09 marzo 2006 a 08:28
roy pero' leggiti anche i commenti... :-P
snorkorm, mi piacerebbe molto conoscere la tua visione, vedi di postare.. :-)
Scritto da: ava | 09 marzo 2006 a 18:38
Figuraccia....:-(
Scritto da: roy | 09 marzo 2006 a 20:31
ma come fa valeria golino a essere sempre così bella?
Scritto da: abteilung | 10 marzo 2006 a 14:04
abteilung, sara'l'aver imparato a recitare? te la ricordi quando faceva the Rain Man?
cmq anche lo stare (se ci sta ancora) con quel bonazzo di Bentivoglio avra' il suo peso..
roy :-*
Scritto da: ava | 10 marzo 2006 a 18:41
Bentivoglio bonazzo? Non molto tempo fa hai detto quasi lo stesso di Sergio Rubini. Certo che hai dei bei gusti. Se dimagrisco ancora ti mando una mia foto.
Grazie degli auguri speciali. Sei stata affettuosissima...
Scritto da: KinemaZOne | 17 marzo 2006 a 17:42
ok, accetto che Rubini sia definito un tipo, ma se non e' un figo bentivoglio!!! ;-)
gli auguri erano doverosi! :-)
Scritto da: ava | 17 marzo 2006 a 18:01
Ciao, ho visto il film ieri sera in un buco di sala... e' un film di promesse, di attese, in cui il conflitto non viene mai affrontato, ma rimandato, salvo poi imporre una propria visione ideologica della realta'. Ne escono tutti male, il bambino, la madre, le istituzioni, i rapporti di coppia, le amicizie. Il film sembra quasi salvare la madre, una donna dai bei valori che non vengono mai messi in crisi da questo bambino refrattario a qualsiasi educazione e morale. E il paragone con i bambini soldato e' francamente fastidioso. Insomma deludente.
Scritto da: matteo | 31 marzo 2006 a 14:10