Chantal è un'avvocatessa progressista che si occupa dei diritti dei sans papiers; quando deve ristrutturare il suo appartamento si affida ad un cliente colombiano e la sua squadra di operai improvvisati...
Una commedia di puro intrattenimento piuttosto riuscita dal punto di vista delle gag: si ride molto grazie a meccanismi basilari di comicita': gia' solo vedere la bella Chantal accanto all'orrido amante di una notte (Jean-Pierre Castaldi) che e' diventato appiccicosissimo e' esilarante!
La casa da rifare e' la metafora di una nazione che si deve riattare alla convivenza con persone straniere, dopo molte difficolta' il risultato e' stupendo: assunto ottimista ma che talvolta sfugge di mano alla regista che cade un po' nel macchiettismo: tanto per cambiare tra i muratori (interpretati da veri operai extracomunitari) c'e' anche un italiano meridionale e canterino interpretato da un Aldo Maccione che fa il verso a Mario Merola.
Quello che invece e' incomprensibile e' l'uso degli stacchetti danzanti: il fascino di Carole Bouquet e' cosi' evidente che le appendici musicali riescono solo a spezzare il ritmo.
Non mi stupiro mai abbastanza del coraggio che hai a sottoporti a certe prove.
Scritto da: Jiro | 11 febbraio 2006 a 09:24
ahahahah.. contavo sul tuo lapidario giudizio jiro! :-DDD
pero' la scorsa settimana non e' uscito nulla di decente 'sta settimana bisognerebbe andare tutti i giorni al cinema, uffi!
Scritto da: ava | 13 febbraio 2006 a 12:13