<<Non vi piacero'>> esordisce un sensualissimo Johnny Depp mentre guarda dritto in macchina emergendo dalle ombre nere, nel prologo del film.
A non piacere e' il risultato di questa pellicola che non si capisce dove voglia andare a parare rievocando l'esistenza di John Wilmot, secondo duca di Rochester, detrattore del potere reale appena restaurato dopo la parentesi cromwelliana che pero' salva la Corona con un intervento fondamentale alla corte dei Lord, innamorato del teatro e beffato da una teatrante che ha aiutato ad emergere.
Sullo sfondo di una Londra grigia e fangosa le vicende di Wilmot scorrono in maniera piatta senza neppure dare il senso del genio votato all'autodistruzione.
Penso che gran parte dei demeriti vadano alla regia, Dunmore appena arrivato dal mondo dei videoclip si perde in sciocchi ed inutili barocchismi: per esempio un dialogo piuttosto lungo tra Wilmot in primo piano e sua moglie dietro di lui (una banalissima profondita' di campo) viene risolto continuando a mettere a fuoco chi parla e fuori fuoco chi attende la battuta, annoiando a morte lo spettatore e rischiando anche di fargli venire il mal di testa.
Stupisce una volta di piu' la voglia di sperimentare di Johnny Depp, non in una interpretazione memorabile ma sempre pronto a misurarsi con ruoli scomodi: piu' che fare il verso al "Mick Jagger del XVII secolo", qui sembra volere omaggiare Lon Chaney deturpandosi nella sifilide.
A non piacere e' il risultato di questa pellicola che non si capisce dove voglia andare a parare rievocando l'esistenza di John Wilmot, secondo duca di Rochester, detrattore del potere reale appena restaurato dopo la parentesi cromwelliana che pero' salva la Corona con un intervento fondamentale alla corte dei Lord, innamorato del teatro e beffato da una teatrante che ha aiutato ad emergere.
Sullo sfondo di una Londra grigia e fangosa le vicende di Wilmot scorrono in maniera piatta senza neppure dare il senso del genio votato all'autodistruzione.
Penso che gran parte dei demeriti vadano alla regia, Dunmore appena arrivato dal mondo dei videoclip si perde in sciocchi ed inutili barocchismi: per esempio un dialogo piuttosto lungo tra Wilmot in primo piano e sua moglie dietro di lui (una banalissima profondita' di campo) viene risolto continuando a mettere a fuoco chi parla e fuori fuoco chi attende la battuta, annoiando a morte lo spettatore e rischiando anche di fargli venire il mal di testa.
Stupisce una volta di piu' la voglia di sperimentare di Johnny Depp, non in una interpretazione memorabile ma sempre pronto a misurarsi con ruoli scomodi: piu' che fare il verso al "Mick Jagger del XVII secolo", qui sembra volere omaggiare Lon Chaney deturpandosi nella sifilide.
Depp è un figo, peccato per il film
Scritto da: mucio | 15 febbraio 2006 a 16:47
ot per salutarti, visto che è da un po' che non passo da qui...
ciao Ava :)
Scritto da: spider | 15 febbraio 2006 a 21:37
Ho capito, andrò a vederlo solo per Depp... ;o)
Scritto da: Emanuela | 16 febbraio 2006 a 11:22
Beh nei commenti su Travaux... mi dici che la scorsa settimana sono usciti tanti di quei film e poi ti fai ancora del male vedendo certe cose? Comincio a chiedermi se nel tuo armadio non ci siano strumenti in cuoio e manette :-DDDDDDDDDD
Scritto da: Jiro | 16 febbraio 2006 a 13:18
mmmh depp quando cerca di fare per forza il figo mi sta quasi antipatico. il film non l'ho visto, ma dalle rece varie lette e anche dal trailer ultra ruffiano non m'è venuta neanche la benché minima voglia di andare al cinema.
e la tua recensione conferma l'andazzo :P
Scritto da: Noodles | 18 febbraio 2006 a 12:04
concordo in pieno con le critiche fatte.. e mi vien da dire.. pe the Libertine è l'attore che fa il film... trovo Deep sempre insuperabile e perfetto per impersonare John Wilmot.
Scritto da: Fiorelan | 20 febbraio 2006 a 13:40
noodles, depp non cerca di fare il figo anzi! si butta sempre anima e corpo nella recitazione purtroppo il film non ha senso..
fiorelan e mucio: concordo con i vostri pareri :-)
jior, sono maoschista solo al cinema ;-)
manu, nel prologo e nel finale depp e' strafighissimo, fidati! ;-)
ciao, spider grazie della visita :-)
Scritto da: ava | 21 febbraio 2006 a 12:12
mmh no per figo intendevo un'altra cosa: una sorta di propensione a un dannatismo, a cercare personaggi "scomodi", come se da soli bastassero a elevare la recitazione.
sia chiaro, non sto assolutamente denigrando l'arte di depp, che è uno degli attori migliori della sua generazione, e che personalmente adoro. ma proprio perché lo rispetto, mi fa imbestialire quando sceglie queste prove di facile shock, pare che voglia epater per forza.
Scritto da: Noodles | 21 febbraio 2006 a 16:12
messa cosi' noodles, puoi aqnche aver ragione, pero' visto i risultati a cui porta quanto lavora seriamente con burton, vedo questi ruoli "secondari" come una palestra
Scritto da: ava | 22 febbraio 2006 a 12:21
Ma è veramente così pessimo the Libertine....e pensare che mi attirava tanto Jhonny Deep così scompigliato!!!...bhè penso di andarmelo a vedere lo stesso, prima di tutto per avere personalmente un'idea del film e poi...ammirare Jhonny così "maledetto" non può che farmi bene alla salute!!!
un bacio a tutti!
Scritto da: giulia | 24 febbraio 2006 a 13:35
giulia, attenta al prologo e al finale: potebbe farti TROPPO bene, fidati! ;-)
Scritto da: ava | 24 febbraio 2006 a 13:44