Benche' quello del biopic sia un genere molto in voga negli ultimi anni, i film appartenenti a questo filone, risultano piuttosto piatti, senza guizzi creativi, limitandosi a seguire pedissequamente le vicende del protagonista. Il lavoro di Mangold sulla vita di Johnny Cash riesce in qualche modo a distinguersi, raccontando i primi quindici anni di carriera del cantante, con una breve escursione nell'infanzia di Cash segnata dalla morte dell'amato fratello maggiore e dalla disistima del padre che non esita a dire che gli e' morto il figlio sbagliato.
Si narra del primo matrimonio con Viv, donna totalmente disinteressata alla carriera artistica del marito che dopo un fulmineo esordio e' protagonista della prima stagione del rock'n'roll, andando in tournée' con star del calibro di Elvis Presley e Jerry Lee Lewis. Questa e' sicuramente la parte piu' interessante della pellicola, che avrebbe meritato un maggior approfondimento rispetto al cote' romantico della bella storia d'amore con June Carter perche' ci mostra la nascita del mito del rock con i prodromi della ribellione giovanile, le ragazzine in delirio disposte a tutto pur di passare una notte con i loro idoli, i tour massacranti per sopravvivere ai quali e' giocoforza ricorrere all'uso della droga.
Anche Cash finisce nel tunnel della droga, rischiando di mandare in pezzi una magnifica carriera: si riprendera' grazie all'amore per la cantante June Carter, che pur restandogli sempre vicina nei momenti piu' difficili accettera' di sposarlo solo quando Johnny "righera' di nuovo dritto", dando vita a uno dei sodalizi musicali piu' longevi della storia della musica, il cui esordio e' segnato dal celebre album del 1968 Johnny Cash at Folsom Prison, registrato nell'omonima prigione americana, che segna la resurrezione di Cash e la fine del film.
Se il film non spicca per l'originalita' della regia, a folgorare e' la bravura di Joaquin Phoenix che ha compiuto una perfetta opera di immedesimazione con il personaggio da interpretare, non solo nella mimica (il cantante era famoso per imbracciare la chitarra come un fucile) ma anche nel duro lavoro sulla voce per renderla il piu' possibile somigliante a quella di Cash: e' l'attore stesso infatti, a cantare personalmente le molte canzoni del film, ed e' notevole anche l'intesita' con cui rende la passione di Johnny per June, non staccando praticamente mai lo sguardo da lei; anche la buona prova di Reese Witherspoon (anche lei interprete di tutte le canzoni) aiuta a rendere la perfetta alchimia della coppia sul palco.
Il film e' stato premiato con tre Golden Globe: miglior film, miglior attore protagonista e migliore attrice protagonista.
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