Sono riuscita a recuperare in sala il bellissimo film di Paul Haggis, che riesce a far provare allo spettatore una gamma di sensazioni molto vasta, che raramente si riscontrano in un unica pellicola: si ride per l'assurdita' di alcuni scene, ci si indigna per altre, ci si commuove e ci si preoccupa per la sorte di alcuni protagonisti, soprattutto per la piccola Lara che si salva grazie a un tocco di genio degno di Frank Capra.
E' un film corale dove le sorti di una quindicina di personaggi si intrecciano in una qualunque giornata losangelina, cosi' diversa dal mondo perfetto che ci rimandano i telefilm americani e credo che ci sia una satira feroce del mondo televisivo, non solo nella vicenda del regista di colore, ma anche nell'episodio in cui il ricettatore racconta dei docu-fiction che spiegano come, grazie al luminal oggi si possa scoprire la piu' piccola traccia di sangue, spiegando cosi' il fiorire del genere del poliziesco-scientifico che intende calmare le apprensioni delle classi ricche e far sentire il peso del controllo su quelle povere.
Visto in questi giorni, in cui e' ancora vivido il ricordo dei funerali di stato celebrati per Loretta King, moglie del grande Luther King, Crash e' ancora piu' doloroso nel mostrare il profondo razzismo che affligge la metropoli californiana e i recenti fatti delle banlieu francesi ci rammentano che il problema va ben oltre i confini americani. C'e' anche un forte messaggio di speranza nel film mostrando come basti poco per disinnescare la rabbia e tornare a comportamenti piu' umani, ma i personaggi paiono afflitti da una certa distonia visiva e non riescono a capire chi veramente e' "l'angelo" che si prende cura di loro e questo e' estremamente malinconico.
Da un punto di vista stilistico il film si segnala per la qualita' del montaggio: e' perfetta la sincronia con cui una porta si cui si chiude su una storia e si apre su un'altra e l'ottimo lavoro di scrittura risce a far incastrare magistralmente le tessere delle varie vicende creando un grande affresco di vita metropolitana dove tutti sono potenzialmente buoni o cattivi.
Sono davvero contenta di essere riuscita a vederlo: ora ho il film per cui tifare agli Oscar 2006 e il miglior attore non protagonista: Matt Dillon.
Vorrei vederlo anche io...:-)
Scritto da: roy | 13 febbraio 2006 a 14:20
era all'ambra e lo sai che e' aperto solo e festivi e lunedi'.. sorry
Scritto da: ava | 14 febbraio 2006 a 17:53
Gran bel film, davvero!
Ho la recensione da postare lì ferma da una settimana, ma giovedì la inserirò nel blog.
Peccato non averlo visto al cinema...
Ciao!
BenSG
Scritto da: BenSG | 15 febbraio 2006 a 00:02
Pussa via pussa via...contento di essere tra i detrattori di questo film che inizia a diventare davvero sopravvalutato. Piuttosto non dimenticare che devi tifare anche per Corpse bride et Howl ;-)
Scritto da: Jiro | 16 febbraio 2006 a 13:21
La critica s'ostina ad accostarlo ad Altman, ma il confronto è impietoso... piuttosto si veda quanto già detto da Haggis in Million dollar baby... Dillon da oscar, sì...
Scritto da: JerryGarcia85 | 16 febbraio 2006 a 23:08
mah! a me e' piaciuto davvero molto non capisco cosa non vi abbia convinto, jiro e garcia..
OVVIO che tifo la sposa cadavere, jiro ma e' solo tra i migliorimfilm d'animazione,,uffa!!!
bensg, io l'ho recuperato al cine, per fortuna!
Scritto da: ava | 21 febbraio 2006 a 12:52
Mi piacque, mi piacque... solo che non capisco perchè lo si debba accostare ad America oggi... preso in sè, è un gran bel film... magari lo sguardo di Haggis va smussato, ma l'occhio c'è tutto...
Scritto da: JerryGarcia85 | 21 febbraio 2006 a 21:43
...A leggere i critici seri (tipo Mereghetti, ma non sempre) pare che tutto debba essere catalogato... è questo il problema...
Scritto da: JerryGarcia85 | 21 febbraio 2006 a 21:46
io trovo delle differenze con america oggi: la erano episodi separati qui siamo di fronte a tessere di un mosaico che si incastrano perfettamente tra loro, di certo la critca sociae dell'america contemporanea fa pensare al grande altman poi ora che gli danno l'oscar alla carriera ovviamente tutto si ricollega a lui..
Scritto da: ava | 22 febbraio 2006 a 12:28