N.B. Il penultimo paragrafo spoilereggia
Dopo quindici anni di dedizione all'azienda in cui ha lavorato, Bruno Davert, dirigente nel settore delle cartiere viene licenziato; trascorsi inutilmente due anni in cerca di un nuovo impiego, a Bruno non resta che uccidere tutti i possibili rivali per i pochi posti di lavoro disponibili nel suo settore...
Costa Gravas torna al cinema con una commedia nera che analizza spietatamente il mondo del lavoro: se da un lato le logiche del mercato sono perverse nel licenziare l'organico piu' specializzato per delocalizzare il lavoro in luoghi dove la mano d'opera costa meno, dall'altro la mentalita' piccolo borghese dei licenziati non permette loro di adeguarsi alla nuova situazione: un lavoro meno qualificato o in un altro settore viene vissuto come un'onta e l'idea di ridurre il proprio tenore di vita e' pressoche' impensabile in una societa' bombardata dai diktat pubblicitari: il regista enfatizza la presenza di cartelloni pubblicitari dove donne bellissime ostentano simboli di seduzione e potere (un orologio viene impugnato come un pugnale) e sarebbe interessante sapere se in un momento in cui il product placement e' cosi' importante per il cinema, la scelta di non esibire marchi pubblicitari e' stata decisa da Costa Gravas o la satira era troppo forte per attirare qualche fabbrica del lusso.
Quello che colpisce di piu' in questa spassosa e pungente commedia e' che il protagonista riesce a farla franca come avviene in Match Point di Woody Allen: se Allen raccontava la vittoria della furbizia e la sconfitta della giustizia con i toni tragici della letteratura russa, Costa Gravas nella sua vicenda paradossale allude nel finale ad uno squalo piu' cattivo che potrebbe riservare a Bruno la sorte che lui ha riservato ai suoi concorrenti, ma la morale e la giustizia restano comunque concetti obsoleti per riuscire a sopravvivere nella nostra societa'.
Notevole la prova del protagonista, Josè Garcia, che in alcuni momenti fa rivivere la maschera di Jack Lemmon, nevrotico per eccellenza.
Un film molto bello.
Sai che non avevo notato questa presenza di cartelloni pubblicitari ?
ciao
Scritto da: roy | 22 febbraio 2006 a 08:27
distratto! ;-)
Scritto da: ava | 22 febbraio 2006 a 12:32
Come non si fa a notare un faccione cosi seducente come quello di José?
Scritto da: Jiro | 23 febbraio 2006 a 09:03
..seducente? subisci il fascino discreto dell'anonimo? ;-)
Scritto da: ava | 23 febbraio 2006 a 12:45
Anonimo? Se vedessi José bello brizzolato col suo sorrisosone per strada di certo non mi passerebbe inosservato. Ah voi donne... ;-DDDDD
Scritto da: Jiro | 01 marzo 2006 a 13:47
dici eh? mmm.. mo' ci faccio un pensierino, non e' proprio il mio tipo, ma ci penso.. ;-)
Scritto da: ava | 02 marzo 2006 a 17:46