Nel 1917 viene assunto alla Keystone, la casa di produzione cinematografica di Mack Sennett che mette il giovane Keaton in coppia con Roscoe "Fatty" Arbuckle. Il duo comico raggiunge ben presto i vertici del successo: la malizia infantile del rubizzo "Fatty" Arbuckle ben si lega con l'imperturbalita' dello smilzo Buster (che ancora aveva il diritto di ridere). La coppia si scioglie nel 1920 in seguito al terribile scandalo che coinvolse Arbuckle accusato di aver stuprato ed ucciso un'aspirante attrice in una notte brava. La carriera di Fatty e' bruciata e solo Keaton che aveva fondato una sua casa di produzione, la Buster Keaton Comedies offre qualche lavoretto al decaduto re delle comiche.
La maschera di Keaton e' perennemente impassibile (lo chiamavano faccia di pietra) e i suoi film sono caratterizzati dai ritmi concitati di un'azione catastrofista e pericolosissima: arrivando persino a lasciarsi imperturbabilmente crollare addosso la facciata di una casa, posizionandosi con precisione millimetrica nello spazio di una finestra.
Buster Keaton e' una maschera quanto mai attuale di un'umanita' che cammina sul baratro della follia cercando di ritagliarsi un'oasi di pace che la ripari da una natura e una tecnologia che non riesce a dominare.
All'apice del successo Keaton passa alla MGM: la rinuncia alla propria indipendenza artistica nasce dai problemi economici che affliggono il comico:ad una certa ingenuita' per gli affari si uniscono le pretese da jet-set della prima moglie, Natalie Talmadge, appartenente ad una influente famiglia hollywoodiana.
I rapporti con la MGM sono conflittuali per le limitazioni che la politica dei grandi studios impongono all'artista che per giunta non riesce ad adattarsi all'avvento del sonoro.
Da indiscusso protagonista delle sue opere Keaton si vede declassato a ruoli sempre meno importanti fino a ridursi a scrivere battute per altri; nel frattempo nel 1932 divorzia dalla Talmage che si prende ogni bene e gli impedisce di vedere il figlio a cui viene addirittura cambiato il cognome.
Per Buster Keaton inizia la discesa negli inferi dell'alcolismo con soggiorni in case di cura.
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Il ritorno sugli schermi avviene nel 1950 con un cameo in Viale del tramonto, nel '52 Chaplin lo chiama per Luci della ribalta e leggenda vuole che per evitare il confronto con la bravura del collega limitasse al minimo la gag che li vedeva recitare insieme.
Nel 1964 e' il protagonista di Film di Samuel Beckett, capolavoro dove la comicita' del grande genio si coniuga perfettamente con il teatro dell'assurdo del drammaturgo.
Nel 1965 Keaton e' in Italia per partecipare ad uno sgangherato film di Franco&Ciccio, Due marines e un generale: il film e' banalissimo ma quando i due marines rivestono il generale nazista in fuga con gli abiti di uno spaventapasseri, ovviamente la paglietta piatta, il cravattino stringato e i pantaloni troppo larghi, vera divisa di Buster Keaton, la commozione e' assicurata.
Nel 1966 esce Dolci vizi al foro per la regia di Richard Lester, ma il grande comico si era spento il primo febbraio 1966.
Ciao,
hSo visto che su Studio Universal danno dei suoi film.
Scritto da: roy | 02 febbraio 2006 a 08:35
lo so roy e l'iniziativa e' interessante perche' daranno 28 corti chevanno dal '17 ai primi anni '20: materiale piuttosto raro,da collezione!
Scritto da: ava | 02 febbraio 2006 a 12:39
Bello che tu abbia ricordato uno dei veri geni cinematografici di tutti i tempi!
BenSG
Scritto da: BenSG | 12 febbraio 2006 a 11:44
mi sembrava doveroso bensg, e poi lo adoro da sempre! :-)
Scritto da: ava | 13 febbraio 2006 a 12:15
Idem!!!
;o)
BenSG
Scritto da: BenSG | 13 febbraio 2006 a 19:25
mannaggia a splinder, bensg: e' 2 giorni che non mi piglia un commento da te! :-(
Scritto da: ava | 14 febbraio 2006 a 18:08