« Addio a Shelley Winters | Principale | Brigada »

16 gennaio 2006

Commenti

La cosa strana comunque sia, è che Allen dice di aver scritto il film per essere ambientato a NewYork (certo più europea di altre città USA, però...).
Un'altra considerazione da fare è sul ocme tutto il plot, sempre a detta di Allen si sia sviluppato a partire dall'idea: e se una persona ammazzasse un vicino di casa per coprire un altro omicidio?
---
Chissà anche nella lavorazione di Matchpoint è intervenuto il caso...fatto sta che è un film davvero affascinante.
---
Non sono troppo d'accordo con l'idea (abbstanza diffusa sentendo in giro che Chris sia consapevolmnete un arrampicatore sociale. Mi sembra quasi vittima (grosso merito di Allen questa percezione), una marionetta...Coisì come sulla fortuna non possiamo incidere, così prima sembra quasi che lui sia mosso da una mano superiore che non glio da modo di prendere coscienza delle proprie azioni.
E' un punto di vista, ma penso interessante.

Io mi sono annoiata a morte...

maddai, garnant, come mai?

Eddie, che Chris si lasci trasportare dagli eventi ci sta, che sia totalmeente incosciente lo accetto meno: la fortuna ha una gran parte nella nostra vita ma resta sempre il libero arbitrio: Chris sceglie coscientemente di rischiare il tutto per tutto (in europa l'ergastolo in certi stati americani la pena di morte) per non perdere il suo agio finanziario

No, non intendevo un'assoluta estraneità sulle "scelte", ma semmai introdurre il pensiero che non è così consapevole di quel che fa come da fuori potrebbe sembrare.

..mmmm.. forse son io che non capisco cosa intendi ma visto che uccide anche la vecchia lo trovo molto consapevole, e per consapevolezza intendo premeditazione

I commenti per questa nota sono chiusi.

luglio 2024

lun mar mer gio ven sab dom
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        

social

intrallazzi


PrivacyPolicy


  • Privacy Policy
Blog powered by Typepad
Iscritto da 06/2005

feed


supporto a


counter