L'arrampicata sociale nel bel mondo londinese di un giovane insegnante di tennis belloccio e squattrinato potrebbe essere bruscamente interrotta da una liason con la sensualissima ex fidanzata del cognato..
Un film che mi e' piaciuto molto, forse perchè non sono mai stata "alleniana praticante" e di conseguenza non mi ha turbata il cambio di stile operato dal vecchio maestro newyorkese che lascia Manhattan per ambientare in una Londra livida questo apologo cinico e amaro (ma veritiero) sul ruolo preponderante che la fortuna ha nelle nostre esistenze.
Non si salva nessuno in questa pellicola: da subito la ricca famigia Hewett si rivela insopportabile e lo spettatore parteggia istintivamente per i due outsiders, la bella Nola, americana in trasferta per tentare una carriera artistica che non decollera' mai e l'aitante Chris, irlandese, figlio di minatori che "si e' tirato fuori" dai bassifondi grazie allo sport, ma ben presto anche i due protagonisti dimostrano una smania di non perdere quel che hanno ottenuto che li rende simili ai ricchi borghesi a cui si sono agganciati e la sfida puo' essere vinta solo dalla fortuna che deciderà il risutato finale.
Nonostante ci sia molto del "classico" Allen soprattutto nelle scene d'interni dove l'alta borghesia interagisce, il film e' intriso di cultura europea, non solo nell'ambientazione ma anche nei modelli: una storia che in fondo e' un classico americano (giusto ieri, ricordando Shelly Winters, citavo Un posto al sole) assume i toni più lenti e assoluti della letteratura europea (nel film si leggono Dostoevskij e Strindberg) e anche nei referenti cinematografici Allen pare distaccarsi dai suoi maestri preferiti per concedersi un beffardo gioco finale degno di Hitchcock.
La colonna sonora e' composta esclusivamente da arie d'opera e talune tornano a caratterizzare i vari momenti: un brano giocoso, da commedia, scandisce il rapporto tra il protagonista e la ricca moglie viziata, mentre un brano piu' languido sottolinea il rapporto passionale tra Chris e Nola.
Molto piacevole la coppia di attori protagonisti la cui visibile alchimia si nota sullo schermo: soprattutto Scarlett Johansson conferma definitivamente le sue capacita' recitative e il suo fascino.
La cosa strana comunque sia, è che Allen dice di aver scritto il film per essere ambientato a NewYork (certo più europea di altre città USA, però...).
Un'altra considerazione da fare è sul ocme tutto il plot, sempre a detta di Allen si sia sviluppato a partire dall'idea: e se una persona ammazzasse un vicino di casa per coprire un altro omicidio?
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Chissà anche nella lavorazione di Matchpoint è intervenuto il caso...fatto sta che è un film davvero affascinante.
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Non sono troppo d'accordo con l'idea (abbstanza diffusa sentendo in giro che Chris sia consapevolmnete un arrampicatore sociale. Mi sembra quasi vittima (grosso merito di Allen questa percezione), una marionetta...Coisì come sulla fortuna non possiamo incidere, così prima sembra quasi che lui sia mosso da una mano superiore che non glio da modo di prendere coscienza delle proprie azioni.
E' un punto di vista, ma penso interessante.
Scritto da: EddieValiant | 18 gennaio 2006 a 17:28
Io mi sono annoiata a morte...
Scritto da: Garnant | 19 gennaio 2006 a 21:03
maddai, garnant, come mai?
Eddie, che Chris si lasci trasportare dagli eventi ci sta, che sia totalmeente incosciente lo accetto meno: la fortuna ha una gran parte nella nostra vita ma resta sempre il libero arbitrio: Chris sceglie coscientemente di rischiare il tutto per tutto (in europa l'ergastolo in certi stati americani la pena di morte) per non perdere il suo agio finanziario
Scritto da: ava | 20 gennaio 2006 a 13:27
No, non intendevo un'assoluta estraneità sulle "scelte", ma semmai introdurre il pensiero che non è così consapevole di quel che fa come da fuori potrebbe sembrare.
Scritto da: EddieValiant | 21 gennaio 2006 a 17:29
..mmmm.. forse son io che non capisco cosa intendi ma visto che uccide anche la vecchia lo trovo molto consapevole, e per consapevolezza intendo premeditazione
Scritto da: ava | 22 gennaio 2006 a 20:12