Recuperato al cineforum, l'esordio dell'attore emergente Zach Braff alla regia e' una commedia generazionale divertente che risolve i buchi di sceneggiatura puntando su un cast molto ben preparato dove spicca un'incantevole Natalie Portman.
La storia invece non mi ha convinto molto: Andrew Largeman torna a Garden State dopo nove anni di lontananza, per il funerale della madre, una donna paralizzata morta annegata nella vasca da bagno: nonostante il crescente climax emotivo del film (si scopre che la madre e' diventata disabile a causa di un incidente provocato dal figlio che per questo motivo e' stato messo in collegio) lo scarso approfondimento del rapporto con i genitori in favore di una galleria di personaggi divertenti ma superficiali, lascia un grosso interrogativo sulla vicenda materna per definire la quale si e' scelto una morte che puo' essere letta anche come un suicidio, creando così una grande aspettativa nello spettatore che rimane deluso.
hey io sono stato anche nel garden state, ma è storia lunga e c'entra poco :)
stammi bene e buone feste
alessandro
Scritto da: eìo | 22 dicembre 2005 a 18:10
si', ora rischi di fare lo sborone! ;-)
auguri
Scritto da: ava | 22 dicembre 2005 a 18:27
Feste serene, ciao Leo
Scritto da: filmleo | 22 dicembre 2005 a 19:01
auguri anche a te filmleo :-)
Scritto da: ava | 22 dicembre 2005 a 19:17
Bravissima Natalie Portman e bellissime le musiche. Comunque un buon film.
Scritto da: Kenneth | 23 dicembre 2005 a 00:22
.. discreto, direi.. :-)
Scritto da: ava | 23 dicembre 2005 a 18:40
urka ava.. a me ha emozionato, ma questo vuole dire poco e nulla. secondo me questo è un film spontaneo e sensibile, ma anche banale, pieno cioè di trovate vecchiotte, scontate o già utilizzate da altri. però dopo averlo visto avevo una gran voglia di raccontarlo a tutti, quasi per rivivere le scene che più mi erano piaciute. braff comunque tiene un profilo di scrittura altissimo, comincia solo facendo ridere e continua con "crescente climax emotivo". non so se regge e quanto alla seconda visione, questo sì, ma a me pare davvero un buon film.
(poi, certo: cameron crowe in elizabethtown racconta la stessa storia in maniera sicuramente meno emozionante, ma decisamente più simpatica e attenta, e l'hanno stroncato a piedi pari; braff invece è diventato subito idolo di critica, pubblico e cinebloggers).
Scritto da: claudio | 26 dicembre 2005 a 10:40
anche io l'ho trovato carino, clos solo che sono uscita dalla sala con un senso di insoddisfazione e penso che dipenda da dal fatto che mi ero immaginata che la madre si fosse suicidata, forse se 'sta povera donna fosse morta che so, in un incidente avrei avuto meno aspettative e mi sarei goduta di piu' il film.. resta il fatto che mi e' piaciuto di piu' elizabethtown, meno "moderno" ma piu' equilibrato nelle parti, cmq se avessi votato sulla connection avrei dato 3 a garden state, non di meno.
Scritto da: ava | 27 dicembre 2005 a 12:39
Salve...ho visto da poco questo film...
non è sicuramente un enfant prodige...ma neppure un vanzina...questo Zach Braff.
é riuscito a suscitare qualcosa nell'animo di coloro che hanno avuto la fortuna, o la sfortuna , di vedere il suo primo film.
E diciamoci la verità: la cosa importante è che se ne parli, nel bene o nel male...se ne parli.
Forse nella scrittura ci sono dei piccoli problemini, e si rischia che tutto vada a farsi friggere.(vedi la scena dell'aereoporto o quando la Portman passa le cuffie al piccolo Regista e pronuncia il fatidico nome: "Shins")
Scusate...ma Crowe non ha qualche anno in più del piccolo Braff? magari diamo tempo al tempo...magari...chissà
Scritto da: rk | 16 febbraio 2006 a 15:55
rk, sicuramente non e' una vanzinata, ma calcavalca l'onda del giovanilismo ammmericano, tema molto piu' interessante di come viene descritto in italia
Scritto da: ava | 21 febbraio 2006 a 13:10