Carissimo cinematografo,
sono passati 110 anni da quella prima proiezione pubblica del 28 dicembre 1895, a Parigi.
Purtroppo questo tuo genetliaco e' un po' sottotono perche' l'attenzione si e' spostata dal tuo fascino ai nuovi supporti che hai conquistato: dvd, multisale e telefonini snaturerebbero il tuo senso piu' profondo tanto che dovresti assumere un altro nome! Insomma, si grida ad un'imminente morte del cinema..
Pur non essendo un'amante delle nuove tecnologie (probabilmente non vedro' mai un film sul cellulare, ma mai dire mai) non sono cosi' disfattista sul tuo futuro, anzi!
Difendo le tanto deprecate multisale perche' da quando ci sono, in provincia la scelta di film e' aumentata e ho visto in sala film di cui, fino a pochi anni fa, avrei dovuto attendere il passaggio in televisione.
Non ho nulla contro all'home theatre perche', se in ogni casa non deve mai mancare un buon libro, non dovrebbe neppure mancare un buon film!
Di certo i problemi ci sono, causati principalmente da quella figliastra irriconoscente che e' la televisione, che, soprattutto in Italia, ti usa per tappare i buchi dei palinsesti festivi o degli scioperi di categoria.
Io auspico che questo sia un momento di trasformazione che rendendoti piu' fruibile paradossalmente aumentera' anche il valore dei capolavori artistici che ci hai regalato (e continui a donarci) trasformando il cinefilo da semplice persona in cerca di un passatempo ad un turista raffinato che, come viaggia per mostre, altrettanto fa per festival e rassegne perche' il fascino del film visto in sala e' incommensurabile, meglio ancora se la sala non e' vecchia, scomoda e con un pessimo audio!
Quindi tantissimi auguri mia amatissima settima arte, costretta a combattere fin dalle origini con menagrami (leggi il signor Lumiere padre) che non fanno altro che darti per spacciata: sono certa che vedrai ben altro che i prossimi 110 anni!
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