Il film della Comencini mi ha lasciato del tutto insoddisfatta, anche se ho apprezzato la storia principale dei due fratelli molestati dal padre nell’infanzia; non capisco perche’ con un tema cosi’ scottante da approfondire ci sia stata la necessita’ di disperdersi in storie parallele molto piu’ convenzionali: forse si avvertiva l’esigenza di alleggerire i toni della pellicola, un modo come un altro per giustificare la mancanza di coraggio.
Non ho capito assolutamente la continua diatriba tra cinema e televisione che coinvolge il marito della protagonista ed i suoi colleghi impegnati in una fiction: credevo che avesse una qualche valenza particolare visto che nel primo incubo relativo alla propria infanzia, Sabina inizia a prender coscienza di cio’ che ha subito vedendolo su uno schermo, invece le frustrazioni artistiche di attori e registi costretti a ripiegare sulla banalita’ della tv per campare diventano solo uno sterile refrain, addirittura un po’ ridicolo se si pensa che Alessio Boni e’ arrivato al successo con Incantesimo, seriale medical-televisivo tra i piu’ melensi.
Non mi ha convinto del tutto neppure l’amore lesbo tra l’amica cieca di Sabina e la cinquantenne abbandonata dal marito interpretata da Angela Finocchiaro, l’ho trovato piuttosto stereotipato e la scena in cui la cieca si dichiara guardando in un altra direzione mi ha fatto cadere le braccia per l’evidente significato che si voleva dare all’amore che procede a tentoni e non riesce mai a centrare il proprio bersaglio e per la soluzione della scena con una battuta (scontata) della Finocchiaro. Ma il vero grande interrogativo che mi ha posto questo film e’ il seguente:perche’ tutti i non vedenti della storia del cinema, da Audrey Hepburn in poi, devono vivere in un seminterrato?!?
lo splinder ha parecchi problemi mi pare. fra qualche ora riprovo, comunque lo tengo ben presente che devo aggiugere il voto.
comunque giovanna mezzogiorno comincia già recitare solo con il fiatone. come stefano accorsi. e infatti la volpi l'han vinta tutti e due.
(questo commento è sponsorizzato dal cioccolato wonka).
Scritto da: claudio | 04 ottobre 2005 a 14:43
Quindi non vado a vederlo?
Scritto da: angelocesare | 04 ottobre 2005 a 15:50
Quindi non vado a vederlo?
Scritto da: angelocesare | 04 ottobre 2005 a 15:52
Quindi non vado a vederlo?
Scritto da: angelocesare | 04 ottobre 2005 a 15:53
angelocesare,se posso evito di dare giudizi categorici, diciamo che ti consiglierei di andare solo se sei fortemente incuriosito e hai gia' visto tutto quello che passano i cinema dalle tue parti.. ;-)
grazie clos,so che aggiornerai la scheda quanto prima! :-)
ho evitato di (s)parlare della recitazione della mezzogiorno che poi sembro troppo cattiva, ma io l'ho preferita ne la finestra di fronte..
ma il metodo di recitazione studiato con accorsi quando stavano insieme evidentemente da'i suoi frutti
ecco la bastardata me l'avete tirata fuori!;-)
Scritto da: ava | 04 ottobre 2005 a 17:00
...perchè nel seminterrato c'è meno luce che a loro non serve a granchè :)...
in effetti è un film che a posteriori non mi ha lasciato granchè...
Scritto da: spider | 04 ottobre 2005 a 17:28
Sono d'accordo con te: il tema dominte del film e'la dispersione.
Ciao
Scritto da: roy | 04 ottobre 2005 a 18:49
Ava, forse per fare un bel film non è necessario e sicuramente non è sufficiente mettere sullo schermo la sofferenza, la frustrazione e storie di infanzia negata. Mi immagino un trailer tipo quello dei Fantastici quattro in cui invece della voce fuori campo che appell LA DONNA INVISIBILE, LA COSA, LA TORCIA UMANA e MR FANTASTIC ce ne è una che dice IL PEDOFILO, LA DEPRESSA, LA CIECA LESBICA e L'ABBANDONATA!!!
E basta!!!! Cinema Italiano svegliati, muoviti, fa qualcosa! "Va arrubbà, tuocc''e' femmene" (M. Troisi)
Scritto da: KinemaZOne | 04 ottobre 2005 a 21:18
spider lo sospettavo anche io! :-)
ma allora ci saranno delle convenzioni, sconti sugli affitti o sull'ici?
ahahah kinemazone, bellissima questa! :-DDD
Scritto da: ava | 04 ottobre 2005 a 22:36
ecco, alla domanda finale non ci avevo pensato, ma è giusta. e la risposta è: dal momento che un cieco non ha bisogno di luce, si affitta il seminterrato che costa meno e tanto per lui fa lo stesso. logico no?
Scritto da: abteilung | 05 ottobre 2005 a 14:07
...AH!...piccolo inciso da deformazione professionale (la mia) I seminterrati non sono per regolamento d'igiene, abitabili. Possono essere adibiti solo come laboratori senza che i lavoranti vi risiedano....i ciechi hanno quindi la sfiga di essere anche degli abusivi...
Scritto da: spider | 05 ottobre 2005 a 15:55
hum..quindi il cinema sara' stato cattivo maestro o avra' preso atto di un mal costume? :-/
meditiamo gente, meditiamo..
Scritto da: ava | 05 ottobre 2005 a 17:19
Il film non sembra riuscito completamente. Il difetto principale è che il lavoro presenta varie storie che non paiono intrecciate nel modo giusto, una struttura ad incastri poco unitaria ed omogenea. Forse c’è troppa carne al fuoco e il tutto narrato da storie slegate e disarmoniche. Sembra di vedere un insieme di film diversi (ognuno interessantissimo) con tanti personaggi separati l’uno dall’altro... La regista nel bellissimo "Il più bel giorno della mia vita" (2001) era riuscita a comporre una complessa e variegata tavolozza di sfumature e di relazioni, mostrando un'ampia coralità di personaggi perfettamente amalgamati in qualcosa di unitario e non separabile. Qui, al contrario, si ha l’impressione che le tante storie narrate vivano ognuno per conto proprio e che più di una si possa eliminare senza che il film, nel suo complesso, ne risenta ( man mano che il lavoro va avanti si ha quasi la sensazione di assistere a un ottimo prodotto televisivo che ha esigenze proprie che nulla hanno a che vedere col cinema).
Scritto da: filmleo | 08 ottobre 2005 a 17:42
anche io avevo apprezzato molto di piu'
Il più bel giorno della mia vita
Scritto da: ava | 09 ottobre 2005 a 23:00