Il remake di Tim Burton di Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato firmato nel 1971 da Mel Stuart ed interpretato da Gene Wilder si distingue dal primo film gia’ dal titolo che diventa Charlie and the chocolate factory a sottolineare che se nella precedente pellicola Willy Wonka e’ la guida di un percorso iniziatico che insegna ai bambini ad esser migliori, nel lavoro di Tim Burton Charlie diventa l’elemento che permette a Willy Wonka di riconciliarsi con la sua parte infantile e con il suo vissuto familiare. Il cioccolatiere di Burton infatti e’ un creatore pazzo che da oltre un decennio vive recluso nella sua fabbrica in compagnia degli strampalati Ompa-Loompa. Quando decide di misurarsi nuovamente con il genere umano il suo imbarazzo e’ evidentissimo: per superare l’impasse deve leggere degli appunti. Il personaggio e’ reso benissimo da un Johnny Depp in stato di grazia che con le sue risatine nervose, gli atteggiamenti infantili a molti ha ricordato Michael Jackson, ma la presunta fonte d’ispirazione questa volta non e’ stata confermata.
Willy Wonka e’ una sorta di evoluzione di Edward Mani di Forbice, a cui rimanda la fabbrica misteriosa, incombente sulla citta’ come lo era il castello in cui Edward fu creato. Se allora il confronto era tra il freak e la comunita’, oggi Burton analizza la costruzione dei rapporti personali e a chiudere simbolicamente il cerchio c’e’ la rappacificazione con il vecchio padre: del resto Willy Wonka sta cercando un erede cioe’ sta passando dal ruolo di figlio a quello genitoriale e il superamento del conflitto con il padre e’ un passaggio obbligato. La figura paterna e' interpretata ancora una volta da un grandissimo del cinema horror, Christopher Lee che sostituisce Vincent Price, il padre che in Edward Mani di Forbice moriva lasciando irrisolto il conflitto generazionale.
Spostando l’attenzione sul cioccolatiere il film guadagna un raro equilibrio tra gli aspetti comici e quelli orrorifici: anche in questa versione Willy Wonka sembra ben conoscere i difetti dei bambini che sta accompagnando in giro per la sua fabbrica e va ancora sottolineata la bravura di Depp che con semplici occhiate sa trasformare il suo personaggio da un insicuro nevrotico ad un saputo conoscitore delle debolezze infantili.
Un altro aspetto che ho amato molto di questa pellicola e’ stato il gioco con le citazioni cinematografiche: Tim Burton lo trasforma in un codice per iniziati per cui chi conosce il cinema capisce in cosa si trasfomera’ la tavoletta ben prima di vederlo sullo schermo e anche l’omaggio a Psyco sebbene in modo diverso, rispetta questo modulo.
Quindi dopo aver rivisto il film una seconda volta ribadisco il mio giudizio iniziale: capolavoro!
Molti dicono che è bello... ma nessuno vuole venire con me a vederlo... lo vedrò al pc mi sa... -_-
Scritto da: | 27 settembre 2005 a 13:42
Ah, ero io sia qui che nel post di calissano... sono ancora abituato a splinder con il login automatico... :\
Scritto da: TerrorSwing | 27 settembre 2005 a 13:43
uhhh che amici cattivi hai! ;-)
Scritto da: ava | 27 settembre 2005 a 13:45
...in effetti sia questo che Edward mani di forbici, sono film edipici. E' probabile, ma del tutto secondario, che in questo abbia influito la biografia dello stesso Burton.
Oltre alle citazioni, il film risulta un capolavoro per lo straordinario talento visionario di Burton. E anche in questo caso si potrebbe scavare sui riferimenti. La fabbrica sembra tratta da un disegno dell'architetto futurista Sant'Elia, la Television room è un omaggio al design pop anni'70 (come del resto anche gli occhialoni e le tutine aderenti degli Oompa Loompa. Straordinaria la stanza col monte innevato di fondente e la psichedelica stanza col paesaggio fatto di dolciumi.
Riguardo ai difetti dei bambini, io credo che in realtà sostanzialmente ci sia una feroce critica al mondo degli adulti, tanto è vero che gli accompagnatori degli odiosissimi pargoli appaiono tutti come i responsabili dei difetti dei figli...
Vabbeh...scusa la logorrea...Sostanzialmente un film imperdibile :)
Scritto da: spider | 27 settembre 2005 a 14:05
Ecco, appunto, e anch'io ho amici dispersi che non sono venuti ancora con me a vederlo! :o(((
Scritto da: Emanuela | 27 settembre 2005 a 15:40
assolutamente ben accetta la tua logorrea spider!:-)
per la fabbrica quando se ne vede il profilo in lontananza a me e' venuta in mente la sagrada famiglia con tutte le guglie.. dici che ci puo' stare?
Manu, picchiali minacciali ma portali al cinema, e' per il loro bene! :-)
Scritto da: ava | 27 settembre 2005 a 17:17
Certo Ava Le distorsioni espressioniste della catapecchia del protagonista, mi hanno ricordato anche la scenografia del Dr. Caligari...
ps per gli altri...senza polemica....ma al cinema ci dovete andare per forza con qualcuno?! :-O!
Scritto da: spider | 27 settembre 2005 a 18:01
spider non lo conoscevo come il solitario spettatore dell'ultima fila!;-)
pero' ha ragione quando nessuno vuole venire a vedere un film con me ci vado alla spettacolo delle 20 o addirittura a quello delle 17,30 nei multiplex: proiezione privata garantita!
Scritto da: ava | 27 settembre 2005 a 19:28
..e beh ava...ma se un film mi ispira ci vado da solo...questo l'ho visto in compagnia comunque :)
spider
Scritto da: | 27 settembre 2005 a 20:44
a mio avviso il "cambio di titolo" sottolinea una maggiore aderenza al libro originale, cosa che effettivamente e' poi presente nella pellicola. Mentre Dahl nello scrivere la sceneggiatura del film tratto da quello che e' forse il suo libro piu' noto ha prodotto una variazione sul tema (neanche riuscitissima, visto che ha snaturato Charlie), Burton e' stato quasi filologico, decidendo poi di dare un qualcosa in piu' a Wonka rispetto al libro, ossia delle motivazioni.
Per il resto concordo col giudizio e ti invidio per la tua seconda visione... la sto progettando anche io ma ho qualche problema chiamato esami universitari da conciliare... uff!
Scritto da: Misato-san | 27 settembre 2005 a 22:56
Willy Wonka, Willy Wonka, da voi tutti sia acclamatoooo!!
Scritto da: roy | 28 settembre 2005 a 08:28
mocca... che curiosità che mi state immettendo sottopelle...
RC
Scritto da: | 28 settembre 2005 a 11:29
..vacci sorellina vacci...;)
Scritto da: spider | 28 settembre 2005 a 11:48
dai Misato, credo che il film restera' in cartellone come minimo 2 settimane e potrai trovare l'occasione di rivederlo e tra un mese arriva the corpse bride, yuhuu! :-)))
ah roy quella canzoncina ti rimane proprio in testa: willy wonka willy wonkaaa
sempre accompagnatrice vogherese, spider? ;-)
si si RC, vai.. di corsa!!! :-)
Scritto da: ava | 28 settembre 2005 a 12:00
..certo...la poverina lo fa per garantirsi un paio d'ore di silenzio da parte del sottoscritto... :)
Scritto da: spider | 28 settembre 2005 a 12:24
ecco... ogni tanto guardala e dille: c'e' gente che ti pensa e ti e' vicina anhe se non la conosci.. ;-)
Scritto da: ava | 28 settembre 2005 a 12:46
Voghera?
meno male....
temevo fosse NicoleKiiiii????
Magicamente
muoviamo nasino
tutti ASSIEME, su!!
M U O V I A M O
N A S I N O!!!
Scritto da: RainingCats | 28 settembre 2005 a 12:50
http://www.repubblica.it/2003/e/gallerie/spettacoliecultura/streganicole/esterne281115422809111711_big.jpg
... i link....
Scritto da: Rc | 28 settembre 2005 a 12:51
rc la prossima settimana ci scatenniamo, dai!
hihihih... non vedo l'ora!
Scritto da: ava | 28 settembre 2005 a 13:00
...riferiro'...:D!!!
Scritto da: spider | 28 settembre 2005 a 16:08
@Misato non sprecare tempo a rivederlo in italiano, indipendentemente da come sia il doppiaggio, pensa piuttosto a preordinarlo in dvd.
@Ava a Parigi ci sono già le gigantografie che esce il 19, la prima volta che le ho viste ho avuto un tuffo al cuore, nonostante la locandina mi piacia poco. Ma prima di quello mercoledi esce l'ultimo Gilliam.
Scritto da: jiro | 29 settembre 2005 a 08:32
RC mi raccomando affila gli artigli che ci sara' uno scongro epocale! (spider stavolta tu e il tuo amico venite con l'armatura, che vi distruggiamo! :-P)
jiro, trovo che fare uscire the bride corpse il w.e. di halloween sia una bella mossa, molto in linea con la filosofia burtoniana, me lo vo a veder proprio il 31! :-)
Scritto da: ava | 29 settembre 2005 a 17:28
uhm, può darsi, ma il vero willy wonka rimane e rimarrà sempre e solo gene wilder.
Scritto da: abteilung | 30 settembre 2005 a 00:24
nononono.. non sonn d'accordo, abteilung! :-)
Scritto da: ava | 30 settembre 2005 a 13:17
Va che a me non è che mi sia piaciuto molto... carino si... ma boh... hummmmm... ci sarebbe da discuterene... :)
Scritto da: | 30 settembre 2005 a 21:07
Sono io... scusa... ancora non ho capito che devo mettere il nome. -_-
Scritto da: TerrorSwing | 30 settembre 2005 a 21:08
nooooo terror, non mi dare questo dolore!!! ;-(
almeno discutiamone..
Scritto da: ava | 02 ottobre 2005 a 15:49
Mah... io preferivo il vecchio del 1971. Era meno buonista, meno disperatamente alla ricerca di un fondo psicologico nei personaggi. Wonka freudianamente analizzato non lo capisco. Come manca tutta la parte pedagogica del vecchio, che era tipica del libro di Dahl. Essendo un film rivolto ai piccoli, era un divertente insegnamento di vita, favoleggiato coi pochi mezzi dell'epoca. Certo qui è stato possibile fare la scena degli scoiattoli, impossibile nel 1971. Ma gli Oompa Loompa sono un signore anzianotto!!! O_O Nel vecchio avevano ingaggiato dei veri nanetti, era storico! Poi nel vecchio c'era un bel po' di cantato solista dei personaggi (ma bisogna sapere l'inglese) che rendeva in maniera completamente diversa la personalità dei singoli. Il nuovo film si avvale dei prodigi della tecnica, ma non mi è piaciuto, troppi bei ricordi del vecchio, che riusciva anche ad essere commovente per un bambino. Nel nuovo Charlie vince solo per esclusione, non c'è alcuna prova di onestà che deve superare... :(
Scritto da: Piero | 20 ottobre 2005 a 01:01
piero, la tua analisi e' molto approfondita e dimostra una buona conoscenza del primo film, che purtroppo io ricordo molto vagamente, anche se sono certa ghe gli preferirei cmq il lavoro di burton! ;-)
sicuramente il libro di dahl e' un'ottima fonte d'ispirazione
Scritto da: ava | 20 ottobre 2005 a 11:38