Per me Gian Maria Volonte' e’ sempre stata una figura nebulosa, un attore valido ma che conoscevo poco. Il bel documentario trasmesso in due parti lunedì 29 agosto e lunedì 5 settembre da Rai3 spiega perche’ uno dei piu’ grandi attori italiani del secolo scorso fosse praticamente misconosciuto in patria e ancora oggi sia vittima di un ostracismo che ha reso difficile ai curatori reperire i materiali per questo film .
Lanciato dai grandi sceneggiati televisivi dei tardi anni ’50 in particolare dalla versione de L’idiota di Giorgio Albertazzi, una perla della nostra cultura televisiva che pero’ non e’ possibile rivedere da nessuna parte, Volonte’ diventa, con i film di denuncia a cavallo tra gli anni 60/70, il piu’ grande attore italiano, ambito anche da Hollywood. Le sue ferme convinzioni politiche che gli impediscono di lavorare in film “borghesi” e le sue battaglie per il sindacato degli attori ben presto lo rendono vittima di una sorta di maccartismo all’italiana che ancora oggi passa sotto silenzio. Dopo esser praticamente scomparso dalle scene negli anni ‘80, anche per motivi di salute e familiari, Volonte’ ritorna in auge nel 1990 con Porte Aperte, il film di Gianni Amelio e con Amelio avrebbe dovuto anche girare Lamerica interpretando un vecchio militare rimasto in Albania dopo la fine della seconda guerra mondiale, rinchiuso in una sorta di lager o manicomio, ma il progetto per qualche strano motivo non ando’ in porto.
Escluso ancora una volta dal mondo cinematografico italiano, Volonte’ trascorre gli ultimi anni di attivita’ all’estero, per morire nel 1994 in Grecia sul set del film di Anghelopoulos Lo sguardo di Ulisse.
Al dila’ della sua vicenda umana e politica il documentario mette in luce la sua abilita’ trasformista che gli permetteva di entrare nel personaggio senza l’ausilio di trucchi o protesi, ed anche il suo modo di intendere l’attore come figura il cui apporto e’ fondamentale alla creazione filmica.
Vedendo questa pellicola, quello che mi ha infastidita come appassionata di cinema e’ la scoperta che un simile patrimonio di cultura e abilita’ tecnica (nel 1990 Ingmar Bergman al festival di Glasgow si invento’ il premio di miglior attore europeo per riuscire a dargli un riconoscimento) vada sprecato “solo” per le sue idee politiche, invece di sfruttare la sua lezione per cercare di ricostruire la nostra cinematografia che da qualche anno affida le sue sorti a un vagheggiato premio alla Mostra del Cinema di Venezia, preteso a priori, senza valutare l’effettiva qualita’ delle pellicole italiane in concorso.
grandissimo personaggio, purtroppo ho perso la seconda parte del documentario.
il tuo finale è condivisibile al 100%.
Scritto da: diderot | 07 settembre 2005 a 12:45
Devo dire che per quanto mi riguarda Volontè, nella mia considerazione, era grande quanto i grandi, Mastroianni, e i protagonisti del cinema italiano.
Oltre alle mirabili interpretazioni dei cicli di Sciascia, restano altissime le sue interpretazioni nel ruolo di Moro ed Enrico Mattei.
Che rabbia vederne parenti che me ne ricordano i lineamenti nelle file dell'UDC ad affossare col voto in parlamento l'Italia che l'attore così mirabilmente cercava di dipingere proprio in queste pieghe tristi.
Ma se non ti è capitato di vederlo, anche se pesantuccio, mi pare altissimo il suo ruolo nella versione filmica de L'opera al nero, tratto dal libro della Yourcenar.
Forse un testamento che può essere utile rivedere.
Saluti
Scritto da: Renzo | 07 settembre 2005 a 12:54
grazie diderot..
Renzo, il documentario mi ha davvero colpito (al cuore,ramon,al cuore!) ed ho in mente di sorbirmi dosi massicce dei lavori di volonte'
Scritto da: ava | 07 settembre 2005 a 13:04
E' il secondo post che leggo sull'argomento.
Se ti interessa leggere cosa scrive un'altra blogger:
http://zobeide.splinder.com/
alla data 30 Agosto 2005.
Scritto da: passim | 07 settembre 2005 a 14:11
..grande attore anzi immenso..lo ricordo In "Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto"...quando in Italia si facevano film impegnati e non le solite piagnucolose melasse a base di patimenti nevrotici dell'AMMMMORE...
spider
Scritto da: | 07 settembre 2005 a 14:42
grazie della segnalazione, passim!
vado a leggere, probabilmente avra' visto anche lei il documentario che era fatto proprio bene..
davvero spider si parla sempre dei grandissimi (che cmq non si vedono) Rossellini Visconti, De Sica,ma abbiamo avuto anche una grande stagione di cinema di denuncia.. ovviamente desaparecida!
per non parlare degli sceneggiati che davano negli anni'50, tratti addirittura dalle opere di Ippolito Nievo: come cavolo ci siamo arrivati a ste fiction melassa?
:-/
Scritto da: ava | 07 settembre 2005 a 15:17
Io lo conoscevo eccome ... un grandissimo attore, rigorossissimo nella scelta dei ruoli.
Me lo ricordo nel'interpretazione di "Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto" di Elio Petri e ne "Il caso Mattei", del mio amatissimo Francesco Rosi.
Un saluto.
Rob.
Scritto da: Roberto | 07 settembre 2005 a 21:35
e che dire di "Cristo si è fermato ad Eboli" sempre di Francesco Rosi ...
Scritto da: Roberto | 07 settembre 2005 a 21:36
eeeeeh chettedevoddi' avuccia...moriremo muccinati.... :(
(anche nel caso mattei...a dir poco monumentale)
spider
Scritto da: | 07 settembre 2005 a 22:21
vabbe' roberto, conoscerlo lo conoscevo anche io..non esageriamo 'mo! ;-)))
spider mi sa che al peggio non c'e'mai limite.. lasciami giusto postare.. :-(
Scritto da: ava | 08 settembre 2005 a 12:32
Un grande attore veramente.
Lo ricordo in un film che ho visto di recente che era :"Per qualche dollaro in piu'" di Sergio Leone.
Nella parte del cattivo paranoico che faceva era eccezionale.
Ciao
Scritto da: roy | 08 settembre 2005 a 14:33
Purtroppo non ha lavorato con un solo regista. Per certi versi merita molta più considerazione di Mastroianni.
Cmq davvero un ottimo documentario come anche quello trasmesso da Sky tempo fa.
Scritto da: zieg | 08 settembre 2005 a 18:51
proprio lì... AL CUORE, Ramon
Scritto da: RainingCats | 10 settembre 2005 a 08:18
sto spulciando il possibile su questo autore-attore per la mia tesi di laurea. e ho trovato voi.
Il Manifesto titolo' alla sua morte "L'anima che gioca con il volto"...
ricordate quel giorno triste?
Scritto da: rosa | 26 ottobre 2005 a 22:31
devo ammettere, con molta vergogna, che mi ricordo molto poco di quel giorno :-(
auguri per la tesi
Scritto da: ava | 27 ottobre 2005 a 13:09