Questo film e’ l’esatto prototipo del cinema che non amo: buoni sentimenti in una confezione leccata.
Non so se si possa neppure parlare di veridicità storica e verosimiglianza dato che dubito che gia’ nei primi anni ‘30 l’Everlast ponesse il suo bel marchione sui guanti e i pantaloncini dei boxeur, e mi sembra alquanto strano che un pugile se ne torni regolarmente a casa dopo incontri massacranti con appena due punti sopra l’occhio.
Ma il difetto peggiore che imputo alla regia di Ron Howard e’ quello di ragionare per topos: la stamberga dove vive la famiglia Braddock non e’ per nulla dissimile da quella in cui vive la famiglia del Charlie de La fabbrica di cioccolato: sostituite tre pargoletti al quartetto di nonni e il gioco e’ fatto, le stesse atmosfere, le stesse brodaglie allungate con l’acqua, peccato che il film di Burton sia una fiaba e questo la biografia di un eroe della Grande Depressione!
Il film procede cosi’, in maniera del tutto olografica, per luoghi comuni: esempi di estrema onesta’ e dedizione alla famiglia che pero’ non riescono a far amare i protagonisti di questa vicenda.
La boxe e’ lo sport del riscatto per antonomasia, fatto di sudore e polvere ma in questa pellicola il sudore e il sangue mancano, addirittura Russel Crowe, attore molto fisico e sanguigno viene quasi sublimato nella sua aureola di sacrificio.
Le scene di pugilato sono poi il peggio che si sia mai visto sugli schermi per questo sport: gia’ in partenza si sa che Braddock vince (altrimenti non si sarebbe fatto il film) quindi manca la suspance, se poi ogni pugno viene fermato in un rallenti, in una radiografia del colpo subito, la noia regna sovrana grazie anche al peggior esempio di montaggio parallelo mai visto: mezza scena sul ring, stacco sulla moglie fremente, o sulla chiesa orante o sul pubblico esultante.. da rimpiangere il quindicesimo sequel di Rocky!
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al cinderell'abbraccio rispondo con questo
MITICO
IMMENSO
SPLENDIDO
abbraccio
lov miiiii tendeeeeeer
loooov miiiii duuuuuuuuuuu...
http://www.lynchnet.com/wah/pics/WildAtHeart_PUB07.jpg
;)RC
Scritto da: | 28 settembre 2005 a 15:27
Totalmente daccordo e anche di più. Aggiungerei l'assolutamente condannabile posizionamento come opera d'arte, la volontà di porre ogni scena come una scena madre, ogni sequenza come la summa sentimentale di tutto il film, il fatto di prestare in ogni momento il fianco al sentimentalismo più becero.
Una condanna che è totale.
Scritto da: gparker | 28 settembre 2005 a 16:38
...del resto in un'epoca priva di sentimenti, il sentimentalismo si spreca. Grazie per lo (s)consiglio
Scritto da: spider | 28 settembre 2005 a 18:06
la tua domanda in effetti è giustissima, vedendo quando eravamo re cinderella man chiaramente perde valore. ma non è questo il punto. volendo rincorrere la tua sceneggiatura posso aggiungere anche di peggio: la stamberga dove vive la famiglia braddock è troppo studiata da un architetto per essere una stamberga credibile, i soldi per mangiare non ci sono ma i vestiti sono sempre belli stirati, questa grande depressione è troppo glamour per essere credibile, eccetera eccetera. è un film di ron howard, in fondo, e i contenuti sono quelli di ron howard. ma sull'aspetto tecnico non sono d'accordo per nulla: a me è sembrato veramente bellissimo, magistralmente diretto, magnificamente recitato (la scena in cui crowe va a chiedere la carità è quasi leggendaria per questo) e persino superbamente montato. a venezia entrai in sala con tutti i pregiudizi del mondo, ma alla fine uscii completamente sopraffatto da una tensione che mi aveva tenuto incollato alla sedia proprio perchè sapevo già come sarebbe finita (c'è la sovrimpressione all'inizio, oltre al film stesso). i combattimenti mi hanno fatto saltare il cuore in gola.
confermo tutto, compreso che crowe, l'attore più antipatico del mondo, si fa spaccare la faccia con infinita professionalità. che dire, forse mi vorrebbe una seconda visione.
Scritto da: claudio | 28 settembre 2005 a 18:30
RC, scomodare linch per ricky cunningam.. non ne vale porprio la pena!!!! ;-)
spider evita che potresti sentriti male, per riassumere il concetto e' la depressione rielaborata nel mondo felice di happydays.. :-/
gparker, sonon andata a leggermi il tuo post e lo sottoscrivo in pieno! :-)
clos rispetto ovvimante la tua posizione: non ho trovato il film per niente bello e approvo in pieno il giudizio tecnico che ne da gparker, anche se il mio parere nasce piu' a pelle dall'orticaria procuratami dal sentimentalismo che grondava, non c'e' stato mai un momento in cui le dissaventure del povero braddok mi abbiano toccato!
Scritto da: ava | 29 settembre 2005 a 17:37
oh, finalmente una stroncatura come si deve!
Scritto da: abteilung | 30 settembre 2005 a 00:21
ava grazie, carissimo, lieto che tu cndivida! :-)))
Scritto da: ava | 30 settembre 2005 a 13:18