E’ stata, e continua ad essere una delle pubblicita’ piu’ martellanti di quest’estate, ed io non riesco ancora ad abituarmi al suo stupido messaggio razzista. Mi riferisco alla pubblicita’ dell’aranciata San Pellegrino, fatta con sole arance siciliane quindi le povere arance clandestine che non passano la prova di Ciuri Ciuri vengono aspirate da un tubo e vanno incontro ad un ignoto, ma si presume terribile, destino.
E’ l’ingresso ufficiale della figura del clandestino nel dorato mondo della pubblicita’, che era gia’ stata introdotta con toni piu’ paternalistici dalla mucca esclusa dai verdi pascoli del Parmigiano: se la’ tutto era camuffato da toni sorridenti (“che buffa!” era la battuta che spesso concludeva lo spot) nel commercial dell’aranciata gli argomenti si fanno piu’ decisi: la scenografia bianca ed asettica lascia poco spazio al confronto e alla mediazione, l’arancia che conosce la cucaracha trema dopo esser stata scoperta e viene cacciata senza possibilita’ d’appello..
Sara’ solo un ridicolo messaggio pubblicitario, ma mi manda in bestia e non ci trovo niente di ironico come sostiene l’articolo di hideout: se e’ proprio necessario ragionare per luoghi comuni avrei trovato piu’ divertente un picciotto siciliano che mette in fuga a colpi di lupara le arance infiltrate..
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Ed inoltre, era da tanto tempo che non rieditavano uno spot per farlo capire a tutti tutti tutti: hanno aggiunto le frasucce didascaliche perché, evidentemente, qualche potenziale cliente faticava a seguire la trama.
La trama, diocristo.
Scritto da: Kekule | 24 agosto 2005 a 17:35
E comunque vorrei proprio vedere veramente da dove arrivano ste arance....:-))
Scritto da: roy | 24 agosto 2005 a 17:44
sai che non me la ricordo mica la pub?
vuoi dire che nemmeno quello che dovremmo ricordarci perchè fatto per essere ricordato da tutti ricordo?
o sarà perchè guardo la tv come se fosse una radio?
come sottofondo al mio incessante digitare?
Scritto da: cyrano1972 | 24 agosto 2005 a 20:52
Ciao! :o) A me invece fa ridere tutte le volte che la guardo... Non ci ho visto nessun messaggio politico; mi fanno solo ridere le povere arance che esultano quando segna il Brasile e vengono smascherate. ;o)
Scritto da: Emanuela | 25 agosto 2005 a 01:42
credo di averla vista una sola volta, di sottofondo anche io mi sa.
Si, il messaggio è xenoaranciofobo.
Però se ne facessero una sulla Cucinotta contro la Kidman, esulteresti pure tu ;)
:D!!!!
Scritto da: RainingCats | 25 agosto 2005 a 10:26
ecco RC, hai colto il punto! l'articolo di hideout parlava di questo msg ironico volto a difendere il prodotto tipico di una zona e invece di toccare un tema scottante come quello dei clandestini c'erano milioni di modi per giocare sull'orgoglio del prodotto nazionale lo scontro tra due bellezze tipiche poteva essere un'ottima idea e detto tra noi tanto che i "fans"
latitano ancora, tra la cucinotta e nikoletta, stavolta avrei tifato x nicole, ma zitta, eh? ;-)))
ciao manu, pero' le chiami "povere arance" pure tu! non credo neppure io che ci sia un msg politico, solo uno specchio dei tempi, con la figura del clandestino che fa parte del nostro mondo..
cyrano, non credo proprio che le pubblicita' siano fatte per esser ricordate, almeno lo spero!
mentre scrivo mi sovviene che forse alludevi al msg consumistico: ricordati di comprare l'aranciata!
meno male che ne sei immune, allora.. :-)
un saluto a roy e kekule, grazie delle visite
Scritto da: ava | 25 agosto 2005 a 16:44
Io sono per il MapoMapo, non fa male a nessuno :)
Scritto da: zieg | 25 agosto 2005 a 21:19
Io sono siciliano, anzi catanese per la precisione e non avevo assolutamente colto questo messagio xenoaranciofobico perché si..sono stati furbi nello scegliere nazionalità poco commiserabili, ma hanno centrato l'obiettivo. Sarò provinciale, ma questa discriminazione che indigna non la vedo proprio visto che tutti credo ci si trovi d'accordo sulla necessità di proteggere i prodotti tipici e quindi intepretata in quest'ottica ogni sigletta DOC dovrebbe essere un'anticamera di razzismo.
Bah!
Sappi pure che a noi, la figura del piccotto con la coppola ha veramente rotto le scatole e questa è stata ultimamente la più geniale maniera per promuovere la sicilianità. D&G con i loro spot hanno veramente fatto la muffa!
Se poi vogliamo parlare delle arance che ci mettono dentro, allora lì dovremmo fare tutt'altro discorso.
Scritto da: Antonio LdF | 26 agosto 2005 a 01:34
sinceramente non credo che per difendere il DOP o il DOC sia necessario schifare tutti gli altri, senno' sai la tristezza! inoltre penso che certi prodotti tipici si sposino benissimo con cibi di altre culture per cui invece che una chiusura preferirei delle unioni, ma credo che si stia esulando dal discorso dato che il prodotto sponsorizzato non e' certo tipico visto che stiamo parlando di una bevanda della SanPellegrino, azienda (mi pare) in mano alle multinazionali..
quello che a me da fastidio e'l'ambiente settico e l'espulsione "cruenta" dell'arancia che a me ricorda un po' troppo la situazione dei clandestini, mi fa arrabbiare il pessimo gusto non il concetto di prodotto tipico, che ribadisco qui non centra prorio nulla..
capisco che i siciliani siano stufi delle macchiette sulla sicilianita', cosi'come tutte le altre regioni presumo, e infatti chiudevo il post dicendo "se e’ proprio necessario ragionare per luoghi comuni.."
un saluto e grazie per la visita :-)
zieg, la pubblicita' del mapomapo e' proprio cretina, ma un sorriso me lo strappa sempre :-)))
Scritto da: ava | 26 agosto 2005 a 17:03
quello spot è cult, è diverso :)
Scritto da: zieg | 26 agosto 2005 a 18:37
mi spiace dirlo, ma se la discriminazione avviene in base al disprezzo per la musica latino americana io sono d'accordo.
Scritto da: abteilung | 27 agosto 2005 a 23:20