The Ox-Bow Incident
Usa 1943
con Herny Fonda Dana Andrews, Antony Quinn
regia di William A. Wellman
Nevada 1885. Un paese e’ scosso da grandi razzie di bestiame e quando si sparge la notizia che un allevatore e’ stato assassinato, un drappello di uomini decide di farsi giustizia da solo: finira’ per impiccare tre uomini innocenti.
Uno dei primi film che demolisce il mito della frontiera facendo dell’ambientazione western una scusa per un intensa galleria psicologica di personaggi girata quasi tutta per intensi primi piani in campo e controcampo.
Da Gil Carter (Gino, nel doppiaggio dell’epoca), il personaggio interpretato da Henry Fonda che torna con un amico al paese natio e con poche battute ci introduce l’atmosfera del luogo, al maggiore Tetley che gira con una divisa sudista ma forse non ha neppure partecipato alla guerra e ha un rapporto conflittuale con il figlio che ritiene troppo poco virile, ai due personaggi positivi che si uniscono alla spedizione nel tentativo di fermare la mattanza fino ai tre poveri disgraziati che per una serie di circostanze non hanno prove per dimostrare la loro innocenza: grandissima prova del sempre sottovalutato Dana Andrews e con un notevole Antony Quinn nelle vesti del messicano.
La tensione emotiva e’ sempre alta ma il finale e’ da brividi, con il figlio del capitano costretto a frustare il cavallo di uno dei condannati che non trova la forza di compiere il suo gesto cosi' l’impiccato dev’essere finito a colpi di fucile (tutto rigorosamente fuori dall’inquadratura). Dopo essersi data la loro sommaria giustizia, il drappello incontra lo sceriffo che non ho solo ha arrestato i veri colpevoli ma li informa che l’allevatore creduto morto in realta’ e’ solo leggermente ferito.
La mediocrita’ o meglio la banalissima normalita’ dei personaggi risalta tutta nell’infilata di facce desolate al bancone del saloon, mentre si raccolgono una colletta per la vedova di Martins, non si salva quasi nessuno: anche Fonda non e’ l’onesto ostinato di La parola ai giurati, il suo personaggio decide di unirsi ai giustizieri per evitare che la loro attenzione si rivolga verso lui e il suo amico, a loro volta stranieri in quelle terre.
Quando si dice andamento circolare di un film: la scena di apertura vede l’arrivo in paese di Fonda e il suo amico mentre un cane attraversa la strada da destra verso sinistra; nella scena di chiusura i due cowboys lasciano il villaggio per la stessa strada che il cane riattraversa in senso contrario.
Una volta questi film li chiamavano Bmovie, oggi viaggiano con quattro stelle sul Mereghetti ma passano su Rete4 alle quattro di mattina.
mi dispiaceva vederne venticinque sotto e nessuno qui.
Scritto da: claudio | 01 agosto 2005 a 18:34
:-)))
Scritto da: ava | 01 agosto 2005 a 19:32
capolavoro...altro non serve..
Scritto da: finalcut | 01 agosto 2005 a 23:50
per qualche strano fenomeno fisico il link non funziona...continuiamo così..facciamoci del male
Scritto da: finalcut | 01 agosto 2005 a 23:52
il fenomeno fisico e' il login a clarence..
:-/
Scritto da: ava | 02 agosto 2005 a 00:00
quindi i bmovies di oggi saranno i capolavori di domani?
Scritto da: abteilung | 02 agosto 2005 a 10:34
seee..magari abteilung!
nei bmovies di oggi (ma forse non sono in quelli) mancano alcune caratteristiche di qualita' fondamentali
Scritto da: ava | 02 agosto 2005 a 16:00
allora facciamo così..sono un uomo previdente (per questo spesso vengo ringraziato dal gentil sesso...vantiamoci pure!!!)...beccati il link!..vai al 10 aprile..certe cose si fanno per non perdere il "lavoro"...deformazione cinefila (vedi quadernetti..ehehehe)
Scritto da: nicoloa moroni | 04 agosto 2005 a 17:19
ci sono arrivata nicola, ma non si puo' commentare li'?
Scritto da: | 04 agosto 2005 a 17:36
commenti? what's commenti?.....posso dire:mai avuto commenti in vita mia!..solo ora mi accorgo dei danni che i pubblicitari hanno causato al mio cervello nei ruggenti anni '80..
Scritto da: nicola moroni | 04 agosto 2005 a 20:18