Lui e’ Jack,
Jack e’ partito soldato nella prima guerra del golfo del 1991, ferito alla testa viene creduto morto, ma riesce a salvarsi. Rimpatriato viene trovato svenuto su una strada deserta del Vermont accanto al cadavere di un poliziotto. Al risveglio Jack non ricorda quasi nulla ma e’ certo di non essere l’assassino. Processato, viene internato in manicomio; la casa di cura che lo ospita e’ diretta dal dottor Becker, che usa i suoi pazienti come cavie per bizzarri esperimenti con sostanze psicotrope che causano strane conseguenze..
lei e’ Jackie
e sono i protagonisti di The jacket
E' sufficiente notare questo monotono scioglilingua tra nomi e titolo per capire la genialita’ di questa bislacca vicenda, miei cari lettori! Ma se volete approfondire, posso continuare..
The jacket presenta al suo inizio brevi immagini che dipingono l’evoluzione della figura del soldato nella storia del cinema: e’ evidentissimo, in una fugace inquadratura dell’ospedale militare, il richiamo a Uomini di Zinnemann, esordio cinematografico di Marlon Brando, e la camminata solitaria lungo le strade del Vermont riprende il rientro dal Vietnam di Rambo. Se nel film del 1950 Brando esprimeva tutta la sua fisicita’ repressa nel ruolo di un reduce costretto su una sedia a rotelle, la pellicola con Stallone fu il trionfo della potenza umana, mentre questo reduce moderno ha il volto (e il fisico) scarno e quasi ascetico di Adrien Brody, quasi a dimostrare l’inadeguatezza psicologica dell’uomo nei confronti della guerra.
Con un incipit simile l‘opera avrebbe potuto prendere molte importanti direzioni: la denuncia degli abusi sui soldati inviati in Irak, lo psico-thriller, ma preferisce optare per la piu’ banale lovestory a lieto fine con venature paranormali.
Il regista John Maybury ha dichiarato di voler mischiare diversi generi in questa pellicola e la conseguenza e stata quella di ottenere un prodotto nebuloso, che non riesce ne’ a spaventare, ne’ tanto meno ad appassionare, anzi ci si domanda perche’ una volta di piu’ gli infermieri e i direttori delle case di cura siano, al solito, dei pazzi furiosi, per giunta sadici. Il rimando piu’ evidente, per fotografia e scenografia, non certo per qualita’, e’ con Qualcuno volo’ sul nido del cuculo.
Probabilmente emulo di Donnie Darko, il film sceglie di indagare la via dell’alterazione spazio-temporale, e se capisco le motivazioni che stanno dietro al desiderio di muoversi nel tempo nel tentativo di modificare una situazione mondiale che non piace certamente a nessuno, non trovo sufficiente quest’ inquietudine sotterranea per salvare un lavoro dalla sceneggiatura farraginosa, che scade nel ridicolo quando Jack, scivolato sul ghiaccio, chiede “ma muoio cosi’?” rovinando completamente la tensione che dovrebbe creare la vicenda di una persona che sa di esser sul punto di morire e che ha l’opportunita’ di modificare il suo destino.
Infastidisce molto quest’occasione sprecata del giovane Maybury, promessa del cinema indipendente, anche per il cast di tutto rispetto che da una buona prova delle proprie capacita’ recitative, in particolare e’ stato piacevole ritrovare sul grande schermo il vecchio leone Kris Kristofferson
Una curiosita’: il film e’ prodotto da George Clooney o meglio dalla casa di produzione che l’attore ha fondato insieme a Steven Sodebergh, la Section 8.
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#1 05 Aprile 2005 - 12:53
Ottimo... uh-uh :P Ma icq non lo apri mai? -_-
TerrorSwing
#2 05 Aprile 2005 - 13:28
...le tue recensioni trasudano di cultura cinematografica...talvolta sono piu' interessanti del film recensito...
spider
#3 05 Aprile 2005 - 15:12
spider,e' tutto il di' che non vedo il berluska: si e' impossessato di te?
;-)
scherzo, lo sai che i complimenti m'imbarazzano sempre..
Terror, sto poco su icq e quelle poche volte non ti trovo mai.. ufffa!
Avag
#4 05 Aprile 2005 - 16:08
uff... si può mai contare su di te :P ma usi altre chat? o proprio hai abbandonato tipo me negli ultimi 3 anni? P.s. Hai sentito del film documentario sul mc donald's?
TerrorSwing
#5 05 Aprile 2005 - 16:31
perchè hai ICQ e non mi dici nulla?????
:)))))
rc!!
#6 05 Aprile 2005 - 18:38
io e il berlusca avevamo in comune solo l'alopecia...poi grazie a dio lui si è fatto il trapianto...
:)
spider
#7 05 Aprile 2005 - 19:11
magari la mia claustrofobia è più claustrofobica della tua claustrofobia... o saranno le droghe leggere prima d'entrare in sala? ;-)
snorkrom
#8 06 Aprile 2005 - 10:52
Ciao...
son tornato breve e stanco ma son tornato...
Appre'
Nighty
Nightfreeqnc
#9 06 Aprile 2005 - 13:23
Terror, veramente e' due anni che ti dico che su icq ci sto poco o nulla: mi annoio in chat, mica ce l'ho con te, anche se apri e chiudi il blog senza avvisare, fetente! :-P
RC, sul vecchio blog c'era pure il numero di icq ma non mi si filava nessuno.. :'-(((
spider, quindi il beluska non c'ha neppure l'orgoglio calvo, eh?
;-)))
snorkom che ci posso fare se qui prima della proiezione NON offrivano le sostanze del dottor becker per una migliore immedesimazione con il film?
:-(
noghty sei tornato!!! che bello! :-)))
Avag
#10 07 Aprile 2005 - 00:06
Se non disturbo troppo posto qui sotto il mio parere su questo film. Ciao!
BenSG
Voto da 1 a 5
***
Alzi la mano chi non subisce il fascino dei paradossi temporali! Come?? Tu hai alzato la mano??? …bene, ora tornerò indietro nel tempo e sferrerò un calcio secco sui maroni di tuo padre prima che i suoi spermatozoi possano fare danni, così poi vedremo chi alzerà ancora il braccino…
Ecco, quello era un paradosso temporale. Più o meno.
Bisogna riconoscere che lo spettatore questo “più o meno” lo deve sempre accettare quando è intento a seguire un racconto di viaggi nel tempo; tutti, ma proprio tutti, vanno a finire lì, nello stesso identico punto. Oltre non vado perché si è a rischio di spoiler, in ogni caso chi ha dimestichezza dei vari “Ritorno al futuro” o delle sue più attuali filiazioni, come “The Butterfly Effect”, avrà già capito. L’unica differenza con i film di qualche anno fa, nei quali era la tecnologia ad aiutare i salti temporali, è che recentemente le pellicole presentano gente mentalmente instabile che riesce a fare la stessa cosa fissando foto o restando rinchiusa in angusti loculi. Se non altro costa meno, un po’ come prenotare l’aereo in un’agenzia viaggi oppure su Internet…
“The Jacket”, però, vuole essere un prodotto non solo d’intrattenimento, ma anche un po’… “autoriale”, se mi si passa il termine (sì che mi si passa, l’ho messo tra virgolette apposta!); forse sarà per la produzione di Steven Soderbergh & George Clooney, ma la differenza con i film precedenti la si nota, nel bene e nel male. Per nostra fortuna la scelta degli attori è caduta sul “naso con attaccato un bravo attore”, cioè Adrien Brody e su “la sempre più graziosa, ma dopo Natalie Portman (si assomigliano molto, vedere “Star Wars – La minaccia fantasma” nel quale film si scambiavano i ruoli)” Keira Knightley: sono entrambi bravi e convincenti nei rispettivi ruoli e Brody, pur non essendo certo un figaccione come il suo produttore (non Soderbergh, l’altro, il Principe del Lago di Como…), ha un fascino molto particolare che ci porta subito a fare il tifo per lui.
La morale del film:
se hai una Beetle Volkswagen la tua vita dev’essere per forza migliore.
Nota per i Voyeur:
Keira, ad un certo punto, mostra fugacemente il proprio seno. Ma ne ho decisamente più io, perciò, se v’interessa, scrivetemi che vi comunico le mie coordinate bancarie per un bonifico; seguirà foto autografata.
Sito del film:
www.thejacket.it
BenSG - dal buio del suo (lo)culo
delikatessen
#11 07 Aprile 2005 - 12:15
...beh...non accettare virilmente l'alopecia genetica è un'altra cosa che non depone a suo favore
io e la mia fidanzata volevamo organizzare
IL BALD PRIDE e la relativa BALD PARADE
(sia ben chiaro:il bald sono io,non lei )
:)
spider
#12 07 Aprile 2005 - 15:45
uh che commento istruttivo spider! non sapevo che eri fidanzato e neppure che in inglese bald volesse dire calvo..
presumo che abbia la stessa radice dell'italiano baldo.. tipo baldo giovine? ;-)
Avag
#13 07 Aprile 2005 - 20:39
...seee....giovane
sono iscritto anche alle Pantere grigie
;)
spider
#14 07 Aprile 2005 - 20:51
crazy baldheads tra l'altro è anche una canzone di bob marley!
snorkrom
#15 08 Aprile 2005 - 15:33
cia' spider beccati anche il conforto dei giovani "veri" e poi piantala che non siamo ancora degli splendidi quarantenni! :-P
Avag
#16 08 Aprile 2005 - 16:20
parla per te :)
spider
#17 08 Aprile 2005 - 16:39
... ?
tu sei quarantenne o splendido a prescindere?
;-)
Avag
#18 08 Aprile 2005 - 19:04
"SPLENDIDO QUARANTENNE" nel mio caso è un ossimoro ;)
spider
#19 08 Aprile 2005 - 19:19
in confidenza spider: io spero tanto nel miracolo del trentanovesimo anno altrimenti gli venga un accidenti a Moretti e al suo splendidume degli 'anta.. :-/
Avag
#20 18 Aprile 2005 - 02:39
Lasciatemelo dire,un film banale e deludente su quasi tutti i fronti,guardatevi stati di allucinazione o anche donnie darko se volete capire.
statico
#21 18 Aprile 2005 - 12:11
ok per stati di allucinazione, ma per donnie darko.. :-/
Avag
#22 22 Aprile 2005 - 15:22
Vero, avevo letto una buona critica di Nepoti su "La Repubblica" e speravo in qualcosa di interessante, vista anche la presenza nel ruolo di produttori di Clooney e Soderberg (che magari ogni tanto è un po' snob, però qualcosa di superiore alla media la fa). E invece mi sono ritrovato a vedere un filmetto che butta là cento spunti per poi non risolverne nessuno, scopiazza da mille film e ci appiccica un finale telefonato alla "Terminator" (o "Ritorno al futuro" se volete) che fa solo sbadigliare, se non vi ha già irritato prima. E poi mi spiegate che c'entra la guerra del Golfo? Non avrebbe potuto avere semplicemente un incidente?
Luca
le_fate
#23 22 Aprile 2005 - 16:25
la guerra del golfo e' un bello specchietto per le alldole: io sono andata a vederlo sperando addirittura in un film di denuncia...
(polla io, lo so!) :-(
Avag
Scritto da: | 16 luglio 2005 a 01:55