Marco Pressi e’ un giovane formatore del personale in una multinazionale, gli affari dell’azienda vanno male e il nuovo assetto dirigenziale gli propone di diventare capo del personale con il compito di licenziare 25 persone nel giro di tre mesi..
Un film che avrebbe potuto gettare uno sguardo amaro sull’attuale mondo del lavoro ma che si perde in maniera indecorosa. Il carattere del protagonista non e’ delineato in maniera chiara: non si capisce il perche’ di alcune sue particolarita’ ai fini della storia e sinceramente non si capisce neppure se alla fine dei tre mesi infernali venga stritolato dal sistema o riesca a mantenere una sua integrita’ o per meglio dire, indifferenza.
Altra cosa estremamente irritante e’ l’ambientazione tipicamente milanese: gia’ e’ trito il cliche’ che la grande azienda senza scrupoli sia nel capoluogo lombardo, ma la caratterizzazione dialettale di alcuni personaggi e’ fastidiosa e peggiore e’ il tentativo di recitare in milanese da parte degli attori non lombardi: sembra di essere finiti in una parodia anni ‘80 degli yuppi!
La pellicola si rivela interessante per uno studio sociologico e dimostrare i danni di programmi televisivi come Zelig che hanno addormentato la gia’ scarsa attenzione del pubblico creando una reazione pavloviana tra tormentone e risata: il “ti stimo molto”, frase-difesa del protagonista, ripetuto anche a sproposito, e’ stato inteso come uno dei tormentoni del famigerato programma e non solo ha scatenato fragorose risate in sala ma e’ stato immediatamente assorbito e fatto proprio dal pubblico all’uscita dal cinema.
Cameo di Carlo Freccero nel ruolo dell’ ex capo di Marco Pressi.
#1 18 Marzo 2005 - 13:55
sì, il film non è granchè... Peccato - se c'è qualcosa che manca nella fimografia italiana è proprio quello che si potrebbero chiamare "film aziendali". Oltre Fantozzi chi ha provato a raccontare il mondo (spesso devastante, spesso "pieno" di storie) delle aziende italiane del "terziario" (film "operaistici" ce ne sono un po' di più). Eppure a me era piaciuto molto il libro da cui è tratto. saluti, antonio
#2 18 Marzo 2005 - 17:29
so che lo scrittore ha collaborato alla sceneggiatura ma purtroppo non conosco il libro.. in ogni caso peccato perche' lo spunto era interessante.. :-/
Avag
#3 18 Marzo 2005 - 21:43
OT
Ciao carissima.
Sul duo Arigliano/Cerri ricordi benissimo!
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Se non ti vuoi sbattere + di tanto (e spendere 1 capitale) possiamo organizzare del sano e vecchio tape trading!
Cheers.
#4 19 Marzo 2005 - 01:54
un titolo porno???
;-)
passim
#5 19 Marzo 2005 - 12:23
...beh Passim...se poi alla fine si dorme,non mi sembra proprio il trionfo del porno :)...
spider
#6 19 Marzo 2005 - 13:20
veraj, grazie assai, sei il mio salvatore musicale! :-*
passim, spider.. 'giorno: sentite il risveglio della primavera e dei sensi?
;-)
Avag
#7 19 Marzo 2005 - 19:19
...vista la mia età la choamerei la rianimazione dei sensi...:)
spider
#8 19 Marzo 2005 - 19:21
ooooops :-.pardon Ava...chiedo umilmente perdono...dimentico sempre che siamo coetanei....
spider
#9 20 Marzo 2005 - 15:45
Perché Zelig è negativo?
Ciao,
angelocesare
P.S.: buona primavera!
#10 21 Marzo 2005 - 09:02
Ava, Spider
la mia rovina é lo spam che ricevo: una quantità industriale di offerte di viagra tutti i santi giorni.
E poi creme, unguenti e pillole per far crescere .... anche il seno!!!!
:D
passim
#11 21 Marzo 2005 - 10:20
Ieri notte su una privata di casa mia mi sono imbattuto in una puntata di NoStop...
Cavolo si potrebbe rifare tale e quale e vincere le battaglie con qualunque Zelig svuotato.
Canale 5 ammazza la tivvù e l'intrattenimento in genere.
Il film sospettavo fosse troppo figlio del cine-italia-primipiani e poche idee.
Nighty
Nightfreeqnc
#12 21 Marzo 2005 - 13:15
Nighty, hai perfettamente centrato il punto: i continui tormentoni di zelig (io non sono riuscita a vederne una puntata per intero neppure quando non era questo mastodontico carrozzone mediatico) rimbambiscono non solo lo spettatore ma uccidono anche la fantasia degli artisti:basta azzeccare una battuta e campi per anni di rendita con libri e film, vedi la terza stella con Ale e Franz, cioe' non vedetela al cinema se potete!;-)
in questa noiosa melassa comica riesco a capire anche la rivalutazione della commedia pecoreccia degli anni '70/'80: almeno erano vivi!
Nonostante il parere discorde ti auguro una buona primavera, angelo cesare! :-)
Passim, che dirti... coraggio? resisti?
;-)
Infigardissimo spider, sai benissimo che ho un anno piu' di te, ma e' la gioventu' mentale che fa, tie'! :-P
Avag
#13 21 Marzo 2005 - 20:03
...quella della gioventu' mentale è l'ideologia dei vegliardi come me...
:)
dai Avuska...lo sai che scherzo...
spider
#14 21 Marzo 2005 - 20:05
Passim...se ti crescono le tette giuro che ti chiedo di sposarmi :D!!
Ava...sulla storia di Zelig hai ragione da vendere....ma che siamo diciamolo sottovoce :)
spider
#15 22 Marzo 2005 - 18:22
cito "ma che siamo diciamolo sottovoce": guarda spider che l'incomprensibilita' di linguaggio e' il primo sintomo di Alzheimer e compagnia bella non un fulgido esempio di gioventu' mentale (poi si sa che voi uomini campate meno! :-P)
Avag
#16 22 Marzo 2005 - 19:25
...se viviamo di meno è tutta colpa delle ulcere duodenali che certe frequentazioni in rete possono provocare....
TU,QUINDI, sei un fattore di rischio... ;)
spider
Ps...se l'incomprensibilità verbale è sintomo dell'Alzheimer, temo di esserci nato con l'Alzheimer :(
Scritto da: | 17 luglio 2005 a 15:24