1920: Mathilde sta ancora aspettando il ritorno di Manech, il suo fidanzato disperso in guerra, di cui non ha piu’ notizie dal 1917. Con la sua caparbieta’ riuscira’ a ricostruire la storia del suo amato: dichiarato colpevole di automutilazione, assieme ad altri quattro compagni e’ stato condannato a morte. La pena consiste nell’esser gettato fuori dalla trincea dell’avamposto francese di Bingo Crepuscule per finire nella terra di nessuno davanti alla postazione nemica ed attendere di essere colpito senza aver nessun riparo o modo di difendersi. Mathilde spinta dalla sua incrollabile speranza cerca di ricostruire anche le storie degli altri commilitoni..
Le peculiarita’ di questo film sono quelle che lo fanno amare
incondizionatamente oppure lo rendono insopportabile. Io ho trovato perfetto il
meccanismo di ricomposizione di questa vicenda corale attraverso l’analisi delle
varie tessere del mosaico, con episodi che rimangono apparentemente sospesi per
riannodarsi poi alla storia principale. Sono stata affascinata
dall’affabulazione di Jeunet, e dalla sua fotografia surreale che pone l’ampio
respiro del film quasi ad un livello mitologico. Un surrealismo che rimanda piu’
a Delicatessen che ad Amelie, senza pero’ assumere toni troppo
grotteschi ma ben evidenziando gli orrori e l’assurdita’ della guerra.
Molti
i rimandi cinefili: il postino ripropone fedelmente le gag di Giorno di
festa di Tati, e l’apparizione di Pina Lombardi, la prostituta corsa, al
colloquio in prigione con Mathilde ricorda La passione di Giovanna d’Arco
di Dreyer.
E’ uno dei film piu’ hitchcockiani degli ultimi anni: quando
Mathilde si alza dalla sedia a rotelle come non pensare all’apparizione di Hitch
in Topaz che fa la stessa cosa dopo esser stato spinto da un’infermiera
per tutto un corridoio e a Marnie, al famoso momento di suspense della
scarpa, rimanda il montaggio della sedia a rotelle mentre la ragazza cerca di
trafugare alcuni documenti secretati dal ministero della guerra.
Il sogno di
Mathilde bambina che rischia di cadere dal faro, trattenuta dalla mano di Manech
ha la stessa costruzione del prefinale di Intrigo internazionale con Eve
Marie Saint che pencola nel vuoto dal monte Rushmore, ma soprattutto Jeunet si
ispira alla migliore tradizione hitchcockiana quando nell’inquadratura
d’apertura del film racchiude la chiave che risolvera’ la vicenda.
Pluripremiata ai Cesar, la pellicola non ha potuto rappresentare la Francia
agli Oscar per una assurda questione burocratica: essendo stata prodotta con i
soldi della Warner, ha perso la paternita’ francese.
In ogni caso, a me il
film e’ piaciuto talmente che mi voglio comprare pure il romanzo di Sebastien
Japrisot da cui e’ stato tratto
#1 03 Marzo 2005 - 15:05
...dalle mie parti, della serie un film che non puoi pensare di vedere la prossima settimana perchè nel frattempo l'hanno tolto...
:(
ivan63
#2 03 Marzo 2005 - 17:44
anche qui stara' su solo una settimana, schiacciato tra un blockbuster e l'altro.. :-/
Avag
#3 03 Marzo 2005 - 18:56
Ce l'ho fatta a vederlo.
Davvero meraviglioso... io sono un poveraccio che si innamora dei film, e si commuove pure.
E con questo film, alla fine, commosso mi sono davvero...
gattonero
#4 03 Marzo 2005 - 19:07
Pluripremiata ai Cesar? Bah non mi pare proprio dato che ha perso in tutte le categorie che piu contavano
Jiro
#5 03 Marzo 2005 - 20:30
ti capisco gattonero :-)
Jiro, vincere 5 cesar, essere il film che ha vinto nel maggior numero di categorie anche se le nomination erano di piu' e le categorie principali sono state vinte da la schivata, credo si possa ben definire essere pluripremiati :-)
Avag
#6 04 Marzo 2005 - 18:04
Ok ok ok, non mi hai convinto ma accetto il pluripremiato ;)
Jiro
#7 04 Marzo 2005 - 18:09
non ho visto amelie, conosco poco e niente di jeunet. ma questo film mi ha entusiasmato tantissimo. per me una delle tre o quattro migliori pellicole europee degli ultimi anni.
claudio
#8 06 Marzo 2005 - 12:30
;-) jiro ;-)
clos, condivido il tuo entusiasmo :-)
Avag
#9 06 Marzo 2005 - 20:23
visto milion dollar baby.....'zzo che bello...
spider
#10 07 Marzo 2005 - 17:55
contenta che ti sia piaciuto, spider :-)
Avag
Scritto da: | 21 luglio 2005 a 20:38