Usa 1942
con Carole Lombard, Jack Benny, Robert Stack
regia di Ernst Lubitch
Era da tanto che non ridevo cosi’ per un film, ma del resto era una vita che non vedevo un fim di Lubitsch!
Stranamente non avevo mai considerato molto Vogliamo vivere!, quindi e’ stato con vero piacere che ho ritrovato le avventure di Maria e Joseph Tura, coppia di attori polacchi, sposati nella vita, la cui commedia Gestapo viene censurata perche’ nel 1939 i rapporti con la vicina Germania stanno precipitando vertiginosamente. La compagnia ripiega sull’Amleto di Shakespeare e il monologo di “essere o non essere” offre l’adito a Maria Tura per incontrare il suo spasimante, il pilota Sobinski; sarà proprio l'aviatore a scoprire, dalla sua base in Inghilterra, una spia nazista che si sta recando a Varsavia per sgominare la Resistenza proprio dal fatto che non conosce la fama della bella Maria.
Tornato in patria, Sobinski riuscira’ a salvare i partigiani dai nazisti grazie all’aiuto della compagnia dei Tura che utilizzano i loro costumi di scena di Gestapo per fingersi gerarchi in una girandola di equivoci e colpi di scena.
Una commedia divertentissima che se la gioca, a livello qualitativo, con Il grande dittatore di Chaplin: geniale soprattutto l’inizio quando una scena in un ufficio militare tedesco si rivela essere solo una prova teatrale, creando una distorsione della realta’ che pone su un livello surreale le graffianti battute che caratterizzano il film evitando che risultino solamente ciniche.
La tragedia della follia nazista e’ sempre ben presente sullo sfondo e Lubitsch ce la mostra con brevi dettagli, quasi delle pennellate impressioniste, del resto per me l’immagine che meglio rappresenta l’assurdita’ della guerra e’ proprio in un'opera del grande regista tedesco, in un film minore L’uomo che ho ucciso (Broken Lullaby, 1932) che inizia con una carrellata su un plotone di dragoni inginocchiati in una chiesa ognuno con la propria affilata lama la fianco: il contrasto tra le spade in primo piano e la spiritualita’ della liturgia e’ molto significativo.
To be or not to be e’ stato l’ultimo lavoro di Carole Lombard, scomparsa in un incidente aereo durante una campagna di raccolta fondi per le truppe americane, la sua tragica morte segno’ il declino della carriera del marito: “the king” Clark Gable.
Ho pensato che la bellezza della pellicola valesse senza alcun dubbio l’acquisto di un dvd, invece che tenere la copia un po’ rovinata ( anche se v.o.s.) trasmessa da FuoriOrario, ma una breve ricerca tra i piu grandi rivenditori di DVD in rete ha dimostrato che non esiste nessuna versione restaurata o con extra significativi di questo film, un vero peccato.
#1 10 Febbraio 2005 - 15:29
uno DEI film. splendidissimo.
kekkoz
#2 10 Febbraio 2005 - 18:36
dei sta per divino, i supposed.. :-)
Avag
Scritto da: | 23 luglio 2005 a 15:16
Esiste un dvd della ermitage distribuzioni.
concordo sul giudizio, un film grandioso.
per questo lo propongo nelle rassegne che organizza la mia associazione culturale, perchè tutti possano "inciampare" in questo capolavoro!
Arianna
Scritto da: Arianna | 03 ottobre 2007 a 15:50