USA, 1955, 20th Century Fox
con Ray Milland, Joan Collins, Farley Granger Regia di Richard Fleischer
La vicenda narrata dal film proposto al TorinoFilmFestival nella rassegna dedicata a Richard Fleischer e’ la vera e scabrosa storia del famoso architetto Stanford White, autore del Madison Square Garden.
L'uomo, sulla soglia dei cinquant’anni si invaghisce di una giovanissima ballerina di Broadway, Evelyn Nesbit, che diventa la sua amante. Soverchiato dai sensi di colpa nei confronti della moglie, White lascia la ragazza che finisce tra le braccia di Harry Thaw, ricchissimo e sadico rampollo dell’alta societa’. Thaw sposa la fanciulla anche se e’ sempre piu’ roso dalla gelosia nei confronti di White tanto che arrivera’ a ucciderlo in pubblico durante uno
spettacolo al Madison Square Garden, a colpi di pistola. Thaw rischia la pena di morte ma verra’ giudicato insano di mente e rinchiuso in un manicomio criminale grazie alla testimonianza della moglie che dichiarera’ di essere stata sedotta dall’architetto.
Non e’ un gran melo’ quello che gira Fleischer, e probabilmente e’ invecchiato anche male: e’ molto verboso e dispiega tutta il kitch di cui gli studios potevano essere capaci per girare un film ambientato solo 50 anni prima (evito la descrizione della camera dell’altalena rossa!).
Quello che c’e’ di veramente interessante in questa pellicola e’ il modo in cui il movimento della macchina da presa rivela i moti sinceri dell’animo dei personaggi: il film racconta una storia scabrosa che fece molto parlare di se’, svoltasi sotto gli occhi del bel mondo new yorkese, e Fleischer riprende i personaggi sempre in maniera frontale, come se si trattase di una ripresa teatrale, quando la passione o un moto istintivo dell’animo prende il sopravvento ecco che la macchina da presa ci offre una visuale del tutto diversa, come se anche lei uscisse dalla convenzione: le oscillazioni sempre piu’ veloci
che seguono l’altalena quando scoppia la passione tra White e Evelyn, il carrello a stringere sul volto della ragazza durante la prima fase del processo in cui non vuole testimonare contro il suo primo amore, la ripresa dall’alto quando va a giustificarsi con la moglie di White ecosi’ via.
Il cast e’ buono, a parte la leziosa Joan Collins, (che infatti non e’ passata alla storia per le sue qualita’ di attrice) e questo e’ un
peccato dato che lei e’ il vertice di questo triangolo amoroso. Ray Milland e’ misurato ed elegante mentre Farley Granger aggiunge alla sua galleria di vilain disturbati (Nodo alla gola, Senso) la figura di un cattivo grezzo, senza mezze tinte.
Una curiosita’: per chi fosse interessato alla vicenda di Stanford White, consiglio questo inquietante resoconto del viaggio sulle Alpi della coppia Thaw-Nesbit.
#1 19 Novembre 2004 - 19:35
...SIGNORINA AVA... POSSO ALZARE LA MANO E DIRE UNA COSA?
se il movimento di macchina è funzionale alla resa psicologica dei personaggi deve essere un gran bel film allora (per come vedo io il cinema...)
spider
#2 19 Novembre 2004 - 19:39
ti dico, era un po' pesantino per i ritmi a cui siamo abituati ma non era male (fiuuu.. credevo si fosse documentato sull'architetto con tanto di fotografie)
Avag
#3 19 Novembre 2004 - 19:42
...AAAGGGIA'....LO FACCIO SSSSSUBBBITO!!..
:DDDD
spider
#4 19 Novembre 2004 - 19:45
noooo! davvero spider non e' necessario che ti disturbi! Grazie lo stesso :----------->
Avag
#5 19 Novembre 2004 - 19:55
:)...pauuuuuura eh?....
spider
#6 20 Novembre 2004 - 13:07
ritornerò a leggere perché libero é disperante stamane. Cercherò una connessione più veloce
myr
#7 20 Novembre 2004 - 13:56
io di Fleischer sono riuscito a vedere solo Violent Saturday, martedì pomeriggio, con Victor Mature, Lee Marvin, Ernest Borgnine ed nu'attrice di rara bellezza di cui non ricordo il nome. due ore perfette, stupefacenti.
Hai visto altman? Tanner on Tanner era piuttosto interessante.
LG
#8 20 Novembre 2004 - 14:35
no LG, purtroppo sono riuscita a fare solo due capatine in quel di Torino, Per To e questo film di Fleischer :-(
ciao Myr, sei sempre la benvenuta! :-)
spider non e' paura e' terrore puro: potresti attacare un pistolotto da qui all'eternita' capace di mandare in tilt splinder! ;-)
Avag
#9 20 Novembre 2004 - 15:15
rieccomi, grazie ava:-)
E non si può certo affermare che Fleischer sia stato tentato dalla figura di Lolita perché mi pare che il libro di Nabokov sia coevo all’uscita di questo film (?);
é più il drammone sentimentale, che si tinge di rosso-sangue, probabilmente a impressionarlo. Che poi, a pensarvi bene, é ciò che spesso impressiona (nel senso che attrae) il pubblico-medio e anche il lettore-medio; i fatti sanguinolenti narrati in cronaca annoverano un pubblico piuttosto vasto. Vi sono persone che acquistano il giornale solo per leggerne quelle pagine.
Ma quel castello ava, secondo te vale una gita? Vorrei che un fantasma finalmente si materializzasse e...uccidesse.
il mio scetticismo.
cari saluti
myr
#10 20 Novembre 2004 - 17:46
senza fantasmi che castello é?
passim
#11 21 Novembre 2004 - 10:39
...eh si'...un due locali piu' servizi infestato dai fantasmi non quadra.....quanti millesimi avrebbero gli spettri?
spider
#12 21 Novembre 2004 - 19:39
non so che dirvi, del castello in questione non c'era la foto, di millesimi non mi intendo,..
cmq invidio molto lo scetticismo di Myr: fantasmi e ufo si manifestano sempre a chi non crede, quindi a me non tocchera' mai nulla infatti ho visto solo un pallone sonda ufffaaaaa!
Avag
#13 22 Novembre 2004 - 17:00
Allora pensi che prima o poi ne incontrerò uno?
Vi sono vari episodi che varrebbe la pena di raccontare se non rischiassi di diventare verbosa.
Ava ma tu sei convinta che davvero esistano?
Pensate un po' che una notte son diventata matta per scovarne uno (nella speranza di scovarne uno forse?); sono riuscita a mettermi a letto alle sei del mattino dopo aver messo a soqquadro la mansarda dove ho abitato e aver scoperto che la musichetta che le mie orecchie percepivano arrivava da un pacco che una delle mie sorelle mi aveva spedito e che io non avevo ancora aperto: la musica proveniva da un cartoncino augurale sonoro. Pour Elise non era un fantasma...
Però in quella casa ne sono successe tante altre.
Mi diverte l'idea di più fantasmi litigare per i millesimi, in più o in meno, come in ogni condominio degno di tale nome.
myr
#14 22 Novembre 2004 - 20:18
l'argomento per me non sarebbe per nulla verboso, Myr, dato che in gioventu' lasciai un registratore al terzo piano disabitato per tentare di registrare "delle voci" ed in effetti un suono inquietante rimase, sembrava il canto di una balena..
Non e' che ci creda ciecamente, ma di certo fantasmi ed alieni renderebbero la vita un po' piu' interessante, non trovi?
Avag
#15 22 Novembre 2004 - 22:45
volevate un fantasma: eccovelo!
Siamo mal messi se sentite le voci, tra poco la beatificazione, poi la santità :-)
Ava quel canto lo voglio sentire
passim
#16 23 Novembre 2004 - 10:17
infatti io spero sempre d'incontrane uno ava, oltre a quello di passim naturalmente :-)
myr
#17 23 Novembre 2004 - 14:18
myr, ma che e' successo a passim? vabbe' spero di non arrecargli un dolore troppo grande dicendo che quella cassetta non ce l'ho piu'.. si sara' disintegrata negli eoni del tempo (qui Lovecraft cade proprio a fagiuolo)
Avag
#18 23 Novembre 2004 - 15:40
invece il dolore me lo arrechi eccome.
Cos'é successo a passim? Boh e chi l'ha visto...
passim
#19 23 Novembre 2004 - 19:38
:'-(
Avag
#20 23 Novembre 2004 - 20:51
piangi, piangi che non ti allungo un kleenex
:-)
passim
#21 23 Novembre 2004 - 21:05
sei sicuro di esere fantasma? hai piu' l'aria di un poltergeist dispettoso :-)
Avag
#22 24 Novembre 2004 - 14:25
:-)
passim
Scritto da: | 25 luglio 2005 a 20:20