Parlando come gattofila devo dire che il film e’ poco soddisfacente nella ricostruzione etologica della vita felina: oltre a qualche svarione comportamentale (difficilmente un micio si ingozza senza valutare bene i bocconi) si cade sempre nel solito cliche’ del gatto inteso come animale inaffidabile. Detto questo l’ unico interrogativo che solleva il film e’: meglio Halle Berry o Sharon Stone?
Patience Price e’ impiegata in una ditta di cosmesi che sta per lanciare sul mercato un prodotto innovativo. Casualmente la ragazza ascolta qualcosa di cui nessuno sarebbe dovuto venire a conoscenza e viene uccisa, ma un gatto dai poteri soprannaturali la riporta in vita facendole dono dei suoi superpoteri: nasce cosi’ Catwoman, la donna felino che vive al di fuori delle leggi del bene del male per inseguire la sua liberta’. La sua prima missione sara’ scoprire chi l’ha uccisa.
L’ennesima decostruzione di un supereroe stavolta si rivela un flop, artisticamente parlando e anche al botteghino. Piu’ che un modello di riscatto femminile (vedere due donne che lottano per una crema di bellezza seppure dagli effetti devastanti, dopo KillBill risulta quasi anacronistico!) la pellicola sembra puntare sulla rivincita del ghetto americano: il “fidanzato” di Catwoman e’ un poliziotto ispanico che impegna il tempo libero nelle scuole piu’ povere e la partita uno contro uno a basket tra lui e Patience e’ simile per movenze e struscii a qualsiasi video R’n’B che passa su MTV. Anche l’antagonista cattiva della nera Catwoman e’ una bellezza tipicamente wasp come Sharon Stone: questa patina vagamente sociale non ha certamente beneficato un film dalla storia risibile. Halle Berry e’ sicuramente molto bella e affascinate nella tutina fetish, ma la sua sensualita’ e’ limitata dall’eccessivo riferimento ad atteggiamenti felini (neanche troppo esatti, a parte il movimento di rotazione del gatto durante la caduta, mostrato in qualsiasi documentario). Molto piu’ felini risultano gli occhi ghiaccio e le movenze della Stone, tanto che piu’ volte si pensa che anche lei appartenga alla categoria delle donne-gatto e uno scontro tra l’eroina e il suo doppio avrebbe sicuramente reso piu’ interessante la storia.
#1 03 Settembre 2004 - 14:10
Meglio da quale punto di vista?
Solo per non creare equivoci ab initio ;-)
passim
#2 03 Settembre 2004 - 15:43
direi una disamina completa, anche le prove attoriali, ma i "giudici supremi" sarete sicuramente tu e spider..
Avag
#3 03 Settembre 2004 - 16:44
:P
a proposito di spider..
ti linkossi pur'io anche perchè ho dato a un certo ragno di nostra conoscenza troppi click al suo contatore per raggiungerti!
:P
RC
#4 03 Settembre 2004 - 18:04
...che domande...senza alcun dubbio LA STONE....
spider
#5 03 Settembre 2004 - 22:11
beh andate a vedere i miracoli della tecnica più sotto
passim
#6 04 Settembre 2004 - 02:00
RC, anche io passavo sempre da li'!:-)
beh spider anche la Berry c'ha il suo perche'..
passim non si pronuncia preso da una crisi di narcisismo.. e va beh ;-)
Avag
#7 04 Settembre 2004 - 09:29
...yessssAva....ma la Stone...sesso liquido colato in uno stampo e fatto solidificare....(PUM!!! stavolta ho fatto il botto...)
spider
#8 04 Settembre 2004 - 09:49
come no? Sharon Stone!
passim
#9 04 Settembre 2004 - 10:26
Perché tacciarmi di narcisismo?
che sarà anche vero ma... in questo caso.
Non siete mai contente, mai scendere a compromessi con voi. Imparo la lezione.
tsé
passim
#10 04 Settembre 2004 - 10:50
la vera faccia di passim
passim
#11 05 Settembre 2004 - 11:09
Ava vado a levarti un po' della spazzatura che ti ho lasciato.
saluti
passim
#12 05 Settembre 2004 - 16:36
PASSIM...SI' BELL COM' O' MULLAH!!!
spider
#13 06 Settembre 2004 - 01:40
spiderino ti sei persa la versione figa nei commenti di Keanu (potevi lasciarla passim ,era un bel vedere..)
Avag
#14 06 Settembre 2004 - 17:50
...:D!!...andro' sulla fiducia Passim...hai una sorella?...
spider
Scritto da: | 02 agosto 2005 a 23:25