Se
al teatro era arrivato senza una precisa volonta’ , altrettanto fu per il
cinema: il giovane Jean non pensava minimamente a una carriera in questo campo,
quando la Pathe’ lo cerca per in provino: siamo nel 1929, nel giro di dieci anni
Jean Gabin diventera’ l’eroe del cinema francese interpretando film come La
bella Brigata, (1936) di Dudivier, e sempre con lo stesso regista e nello
stesso anno Il bandito della Casbah (Pepe’ le Moko), a quell'epoca
Gabin non era solo l'attore ma partecipava attivamente alla realizzazione di fim
che sono entrati di diritto nella storia del cinema, stando anche fermo per
lunghi periodi pur di aspettare di lavorare con Dudivier, Carne' o "le Gros",
come affettuosamente chiamava Jean Renoir. Dopo la guerra Jean Gabin non sembra piu’ essere l’idolo
di Francia e inizia quello che lui definisce il suo “periodo grigio”. Ne esce
nel 1950 con Grisbi dove interpreta un vecchio gangster che progetta il
suo ultimo colpo; ritrovato il successo di pubblico, ormai sposato e con una
famiglia da mantenere, Gabin interpreta moltissimi film, alcuni non di
grandissima qualita’, ma ci regalera’ ancora uno strepitoso Commissario
Maigret e tra gli ultimi lavori della sua carriera vanno ricordati Le
chat, l’implacabile uomo di Saint Germain del 1971 e L’affare
Dominici dell’anno seguente.
In questo libro che forse non e’ piu’ in
commercio, (la prima edizione e’ del 1988) la vita del grande attore francese e’
raccontata da Andre’ Brunelin, suo amico e segretario personale per circa 25
anni. Il ritratto che esce da questo volume dedicato al mito della
cinematografia francese e’ quella di un uomo schivo, estremamente pudico ed
infastidito dai risvolti sociali che il suo lavoro comportava. Lavoro a cui era
arrivato per caso: Jean Monconge’ nasce il 17 Maggio 1904 da una famiglia
di attori e sara’ proprio il padre che quasi con l’inganno lo costringera’ a
calcare i palcoscenici: Gabin (nome d’arte ereditato dal padre) per tutta la
vita si sentira’ provvisorio nei panni dell’attore e sognera’ di ritrarsi a
vivere in campagna, comprando anche una grande tenuta in cui investirà quasi
tutti i suoi averi.
Nel 1937 gira La grande illusione di cui il libro svela un
gustoso retroscena raccontando come Erich Von Stroheim venisse assunto per un
ruolo marginale da un produttore che non ne conosceva minimamente la fama,
quando Jean Renoir si trovo’ davanti uno dei piu’ grandi registi del muto e suo
idolo personale per una particina secondaria fu imbarazzatissimo e non resto’
che sviluppare adeguatamente il personaggio di Von Rauffenstein. Nel 1938, sempre per Renoir, Gabin giro’ L’angelo del male e con Carne’ Il porto delle
nebbie, ancora con Carne’ nel 939 girera’ Alba tragica.
Con
lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale la carriera di Gabin subisce una brusca
interruzione, si trasferisce prima in America dove gira alcuni film e inizia il
lungo rapporto con Marlene Dietrich, poi si arruola nelle forze di liberazione
francesi.
Jean gabin muore il 15 novembre
1976.
che brutta notizia che mi dai passim, il mondo in queste occasioni mi sembra sempre un po' piu' triste e povero.
Fai buon viaggio tu.. ciao*
scritto da ava alle ore 17:51:35
Stavo per postare i soliti saluti-addii
ma é morto Brando
mi sarebbe piaciuto citare il tuo post su di lui ma non ho tempo di cercare nei tuoi archivi.
Parto triste e sconsolato.
Fai tu un bel post ava, lo leggerò
saluti molto cari
scritto da passim alle ore 17:39:24
Faccio un fuori topic per risponderti.
cultura da canzonette poca ohibò, italiane poi meno che mai. Troppi anni di conservatorio mi hanno rovinato!!
Sono più da canone "in"verso o sverso;-)
Mi darò da fare a cercare la canzone del fiore o il fiore della canzone. Sei d'accordo?
Intanto ti saluto perché vado ancora via per un po', un po' più del po' dell'altra volta.
sciauss :-)
scritto da passim alle ore 20:44:34
mmm Renzo, il tuo standard di giochi di parole solitamente e' piu' alto.. ;-)
scritto da ava alle ore 19:39:00
..."douce France..le pays de mon infance"...belli i film B/N di quell'epoca...
scritto da spiderfrommars alle ore 18:09:25
Gabin di regia, l'unica gabin di regia che vale la pena di stare a sentire.
;-)
Ava saluti.
Anzi, baciamo le mani verrebbe da dire, dopo il soggiorno siculo.
Sali uti li
scritto da Renzo alle ore 18:00:06
Scritto da: | 04 agosto 2005 a 22:42