Il settecento imperversa nelle fiction televisive: in un periodo non ben definito (non aspettatevi aiuto dal sito) sono collocate le vicende di Elisa Scalzi, la giovane cameriera che fara’ breccia nel cuore del nobile Fabrizio Ristori aiutandolo a sventare anche un’attentato al Re (Philippe Leroy). Ispirato al romanzo Pamela di Samuel Richardson, datato 1742 che e’ prontamente ricomparso nelle librerie, questo sceneggiato si limita a mettere insieme luoghi comuni e pruderie del secolo illuminista, con una regia anonima per non dire noiosa. L’unica cosa che mi pare degna di nota e’ il look adottato dalla perfida Lucrezia Van Necker che riprende quello della dama simbolo della casa di produzione Gainsbourg, grande produttrice del melodramma inglese anni 50.
Nell’ultimo anno del XIII secolo sono ambientate le vicende di Luisa SanFelice, eroina della rivoluzione napoletana contro i Borboni culminata nella Repubblica Napoletana del 1999 e protagonista del romanzo di A. Dumas. La Sanfelice
I fratelli Taviani ne hanno fatto una storia rocambolesca e drammatica dove una giovane fanciulla viene travolta dalla potenza dell’amore e piu’ ancora da quella degli eventi.
Tutto inizia con una lettura della mano che predice un futuro di sventura alla nostra eroina e al suo fratello di latte e benche’ ella cerchi di sottrarsi, la sua vita e’ segnata. Non sono mancati i momenti di vero pathos, come il rogo dei libri e pure del conte giacobino nel primo episodio e la tragica morte di Luisa con la mannaia che non va a segno anche se il finale e' aperto alla speranza garibaldina dell'unita' d'Italia con la nuova generazione.
I Taviani hanno saputo condensare in due episodi le 1700 pagine di Dumas, per arrivare alla fine delle melense avventure di Rivombrosa mancano ancora 2 o 3 episodi.. coraggio!
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