GB, USA 1980
con John Hurt, Anthony Hopkins, Anne Bancroft, John Gielgud, Wendy Hiller, Freddie Jones, Michael Elphick, Hannah Gordon, Helen Ryan, John Standing, Dexter Fletcher, Lesley Dunlop
regia di David Lynch
Il capolavoro di David Linch, alla sua seconda regia, è il lucido e tragico spaccato della vita di John Merrick, persona realmente esistita, colpita da grave forma tumorale che ne deturpa orribilmente il viso e parte del corpo. Egli trascorse la sua vita come fenomeno da baraccone nella Londra vittoriana, sotto il nome di “uomo elefante” fino a che l’incontro con il dottor Frederick Treves non gli rese la dignità di un’esistenza umana.
Ineccepibile da un punto di vista stilistico, senza sbavature e girato in un raffinato e severo bianco e nero il film mette in scena tutte le componenti voyeristiche che la presenza di un “mostro” scatena in noi: ripugnanza, curiosità, compassione ma soprattutto si sofferma su quello che Merrick prova nei confronti degli altri esseri umani: la paura di spaventare,in altre parole la paura del rifiuto, un sentimento comune a tutti che ben presto ci porta ad identificarci con lo sfortunato personaggio.
Questo processo di identificazione passa tutto attraverso la tematica dello sguardo, come si intuisce gia’ dalle scena iniziale: infatti il film si apre sullo sguardo vacuo del bellissimo volto della madre del protagonista, vacuo perchè non sa vedere quello che dietro l'orrorifico aspetto John Merrick nasconde, e cio' la induce a lasciarlo alla mercè di un imbonitore senza scrupoli.
Il senso morale del film sta proprio in questo punto: superare l’impatto visivo e vedere cosa l’animo umano nasconde; di questo Merrick è solo l’emblema, il confronto con lui porterà a un svelamento della vera natura di tutti coloro che lo circondano: l’avidità senza scrupoli di chi a più riprese sfrutta il suo aspetto, la sensibilità mista a mero interesse scientifico dei medici che condurrà Frederick Treves, interpretato magistralmente da Antony Hopkins a un duro esame di coscienza quando capirà che il suo atteggiamento non è poi così differente dal crudele “padrone” che faceva esibire in precedenza l’uomo elefante, la compassionevole sfilata di signori e signore dell’alta società nella casa di Merrick quando questi diviene un personaggio di moda.
Curiosamente l’unico ruolo integralmente positivo viene affidato ad un’attrice e con questa scelta Lynch manifesta tutto il suo amore per il teatro, ed è in questo luogo dove i confini tra fantasia e realtà si mescolano, dopo una fantasmagoria che mette in scena tutta la follia visiva del regista, che l’uomo elefante verrà riconosciuto pubblicamente come degno appartenente del genere umano, anche se il suo riscatto era già avvennuto nella drammatica scena della stazione dove a seguito di un crudele inseguimento egli trova la forza di ribellarsi urlando tutta la sua disperazione e rivendicando la sua natura di uomo con un grido straziante: se la diffidenza passa per lo sguardo, la ragione trova espessione nella verbalizzazione del proprio dolore.
Giudizio sul dvd
Riversamento discreto, incredibile mancanza di extra: il film e' accompagnato solo da un'inutile galleria fotografica.
E solo per il cinema!
scritto da Nicola Moroni alle ore 12:36:03
nicola, ma sei bi-blog! :-O
scritto da ava alle ore 22:06:35
..ah ok...meno male perchè che io e i miei amici l'abbiamo usata come battuta per anni...che magra se per anni ci fossimo sbagliati...:-)
scritto da spiderfrommars alle ore 20:26:15
si,spiderfrommars.John Hurt(doppiato)si esprime definendosi mostro e non elefante.Forse mi sono confuso con la versione originale.Mi sembra che in quella il termine utilizzato fosse elephant
scritto da Nicola Moroni alle ore 20:24:28
..la recensione è bellissima...piu' del film...
:-)..io all'epoca l'avevo trovato un po' troppo buonista...pero' dovrei onestamente rivederlo...
l'urlo non era "non sono un mostro!"...?
scritto da spiderfrommars alle ore 19:30:10
k. sei giovane come l'acqua! ;-)
Esatto Nicola, l'urlo straziante che prima o poi tocca fare tutti..
scritto da ava alle ore 18:31:01
"io non sono un elefante,sono un essere umano!..."
scritto da Nicola Moroni alle ore 17:21:59
madonna quanto ho pianto quando ho visto questo film, forse avevo 7 o 8 anni...
scritto da k alle ore 15:16:29
Scritto da: | 04 agosto 2005 a 03:19
IO CONOSCO IL FILM, E' UN FILM BELLO... IO MI RICORDO A MEMORIA IL FILM....
UOMO
Scritto da: Uomo | 14 dicembre 2006 a 23:02
ricerca libro
Scritto da: ciao a tutti. sapete come troVare una copia del libro? ho fatto tante ricerche online ma sembra esse | 31 agosto 2007 a 12:16
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Scritto da: ciao a tutti. sapete come troVare una copia del libro? ho fatto tante ricerche online ma sembra esse | 31 agosto 2007 a 12:16
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Scritto da: ciao a tutti. sapete come troVare una copia del libro? ho fatto tante ricerche online ma sembra esse | 31 agosto 2007 a 12:18
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Scritto da: ciao a tutti. sapete come troVare una copia del libro? ho fatto tante ricerche online ma sembra esse | 31 agosto 2007 a 12:18
«Trrrr.... Si è verificato un errore nell'utente. Trrr... L'utente ha eseguito una operazione non valida. Trrrr... L'applicazione verrà terminta. Trrr...»
ihihih :D
Scritto da: TerrorSwing | 02 settembre 2007 a 18:07
Terror, mi fai morire, adesso non posso neppure cancellare gli errori senno non si capisce la tua battuta
:-DDDDDD
Scritto da: ava | 03 settembre 2007 a 19:25